Ddl sicurezza, Pd: 'Più poteri ai sindaci in materia di gioco'

Si è parlato anche di gioco, nelle dichiarazioni di voto che hanno preceduto l'approvazione, in Senato, del disegno di legge sulla sicurezza della città. La senatrice Donatella Albano (Pd) ha affermato: “Grazie ad accordi tra Stato e Regioni e grazie all'istituzione di patti con gli enti locali, si vuole creare una nuova forma di governance tra i vari attori di governo del Paese, definendo ruoli e competenze con precisione. In tal modo lo Stato promuove accordi con Regioni e Comuni per realizzare la sicurezza integrata; così le competenze sono chiare e ogni soggetto istituzionale sa cosa fare senza sovrapposizioni. E soprattutto, si aumenta decisivamente il potere dei sindaci e dei Comuni nella prevenzione dei reati. I primi cittadini, infatti, potranno adottare ordinanze anche in presenza della necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria e degrado; potranno intervenire sugli orari di vendita delle bevande alcoliche e, cosa che mi piace sottolineare, sugli orari di apertura delle sale giochi”.

Il senatore Claudio Martini, vicepresidente vicario del gruppo del Pd, ha aggiunto: “Vi è un ruolo accresciuto e precisato dei sindaci e dei Comuni e più latamente delle autonomie, al di là delle retorica sui sindaci sceriffi. Potranno intervenire con più incisività sul degrado, sugli orari di vendita e di somministrazione degli alcolici e sugli orari delle sale giochi. È comunque un contributo al miglioramento della qualità delle città”.