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Padoan (Mef) su interrogazione Udc: 'Limiti pubblicità gioco esistono'

27 aprile 2017 - 13:58

Il ministro Padoan risponde all'interrogazione Udc su alcuni messaggi pubblicitari relativi ad alcune lotterie istantanee.

Scritto da Sm
Padoan (Mef) su interrogazione Udc: 'Limiti pubblicità gioco esistono'

"Ora, il fenomeno prospettato non rientra propriamente nella tipologia delle campagne pubblicitarie di prodotti di gioco, sottoposte al controllo dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli: la ricezione di e-mail indesiderate è caratterizzata dal collegamento con siti che il più delle volte non consentono attività di gioco, né alcuna attività, ma tendono ad acquisire informazioni e dati personali di incerto utilizzo, quando non sono finalizzati alla realizzazione di vere e proprie truffe online. Il fenomeno è dunque caratterizzato da aspetti di elevata insidiosità sotto il profilo dell'ordine pubblico, e richiede la specifica attenzione della Polizia postale.". Lo sottolinea il ministro all'Economia, Pier Carlo Padoan, che risponde all'interrogazione a firma Udc su campagne pubblicitarie sul gioco e su email di spam. 

Per quanto riguarda il gioco pubblico legale, "il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, cosiddetto decreto Balduzzi, ha introdotto precise limitazioni alla pubblicità; ulteriori limitazioni sono state introdotte dalla legge di stabilità per il 2016, che ha ampliato i divieti la cui violazione è sanzionata ai sensi delle disposizione del decreto Balduzzi. In particolare l'articolo 1 dell'accennata legge ha previsto, in linea con la normativa comunitaria, specifici requisiti che i messaggi pubblicitari di prodotti di gioco devono possedere per proteggere categorie a rischio; il comma 939 dell'articolo 1 della stessa legge di stabilità ha inoltre introdotto il divieto di pubblicità di giochi con vincita in denaro nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste in onda dalle ore 7 alle 22.

Da ultimo, per quanto riguarda l'affermazione che le lotterie istantanee sono al primo posto per numero di giocatori e per fatturato complessivo, si fa presente che, sulla base dei dati forniti dall'Agenzia delle dogane, negli ultimi anni la raccolta complessiva relativa alle lotterie istantanee ha subito una costante diminuzione, ed è stata pari nel 2016 a circa 8,9 miliardi di euro".

Paola Binetti (Udc), rispondendo alle parole del ministro, afferma: "È abbastanza evidente che l'insoddisfazione alla risposta non può che essere totale. Primo, si dice che la domanda è posta male: non è posta all'interlocutore responsabile, che non è il Ministro dell'economia e delle finanze ma avrebbe dovuto essere il ministro che si occupa piuttosto delle comunicazioni. Perfetto: potevamo aver cambiato l'interlocutore, ma certamente il problema sussiste. Dopodiché si fa una lunga lista di documenti, il decreto-legge cosiddetto Balduzzi, poi la finanziaria dell'anno scorso, dove si impongono limiti al gioco, ma solo limiti sulle televisioni generaliste: nulla si dice, in quelle leggi, dei limiti al gioco che arriva sullo smartphone, piuttosto che su qualunque altro computer personale.

Qui si sta semplicemente eludendo il problema! Il Governo, nella sua funzione ultima di monopolista, dovrebbe mettere in porto tutte le misure necessarie ad evitare. Poi, mi scusi, Ministro, va bene che si è ridotto il gettito e peccato che ci muoviamo sull'unità di grandezza degli otto miliardi; una cifretta così, che sarà pure meno dei nove miliardi dell'anno precedente, o qualcosa di meno, ma in realtà ci troviamo davanti a cifre estremamente consistenti, davanti ai quali il Governo non prende posizione. L'unica cosa di cui si fa responsabile è assicurarsi che il gettito fiscale resti lo stesso, ma a parità di gettito i malati crescono.

Quindi, a me sembra veramente un modo molto elegante di dire: non è un mio problema lo passi al collega, noi la legge l'abbiamo fatta, peccato che l'abbiamo fatta su altri canali. Noi anzi ci guadagniamo un po' di meno, quindi per carità il problema non ci riguarda. Ma che modo è di affrontare una delle patologie più forti del nostro tempo? Ma che modo è, se non prendete in considerazione nemmeno i dati dell'Istituto Superiore Sanità, organismo tecnico del Ministero della salute? Veramente io credo che sono molti gli italiani sensibili a questo tema che considerano questa una delle débâcle più profonde di questo Governo".

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