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Manovrina: Curcio (Sapar) 'Ripartire peso fiscale anche su altri giochi'

09 maggio 2017 - 10:06

In Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato l'audizione informale di Sapar sulla Manovra Bis e le ricadute sul gioco.

Scritto da Sm
Manovrina: Curcio (Sapar) 'Ripartire peso fiscale anche su altri giochi'

"I numeri della filiera degli apparecchi da gioco, in termini di occupazione, sono ampi con circa 6.500 aziende di settore e con oltre 300mila impiegati tra diretti e indiretti e negli ultimi anni è stata oggetto di un inasprimento della tassazione che ci lascia perplessi. E' un segmento del gicoo che ha una dinamica diversa rispetto alle altre aziende, con una percentuale sul lordo di quello che entra negli apparecchi. Abbiamo due livelli di tassaizone differenti e negli ultimi anni c'è stato un aumento della tassazione che non è più sostenibile". Lo sottolinea Raffaele Curcio, presidente della Sapar in occasione dell'audizione informale nelle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla Manovra Bis, testo che contiene diverse misure sul gioco, tra cui l'aumento del Preu per slot machine e Vlt.

"Nel settore sono stati prelevati oltre un miliardo e mezzo negli ultimi due anni e ci troviamo ormai di fronte a manovre finanziarie non una tantum, ma strutturali e questo non è sostenibile per delle aziende", continua Curcio. Inoltre "il turnover degli apparecchi è costata alla filiera oltre 600 milioni di euro più Iva. Ma non è bastato e oggi ci troviamo con un aumento dell'1,5 percento del Preu senza toccare assolutamente gli altri giochi. Noi siamo per una riduzione degli apparecchi, anche perchè non abbiamo avuto un reale beneficio di maggior gettito con l'aumento del numero delle macchine. Il problema però è capire perchè l'inasprimento fiscale si è avuta solo sugli apparecchi, senza toccare gli altri giochi. Siamo arrivati a una tassazione del 66 percento. I livelli occupazionali stanno scendendo e abbiamo ricevuto dai nostri associati già le prime lettere di licenziamento del personale. Siamo qui a rappresentare che il peso fiscale deve essere ripartito in maniera equa anche in altri settori, come il gioco online".
Anche sul riordino proposto dal Governo "non si toccano gli altri settori del gioco. Chiediamo che ci sia maggiore equità, senza far male solo a un settore che rispetto agli altri crea maggiore occupazione". 
Michele Pelillo (Pd) condivide le dichiarazioni di Curcio: "Penso che questa audizione è molto utilie e ci deve far riflettere, soprattutto per capire come mai viene colpito solo il settore delle slot che offre maggiore occupazione".
Rocco Palese (Misto) aggiunge: "Spero che in sede di emendamenti l'inasprimento fiscale venga spalmato su tutti i giochi. Inoltre il Governo non deve solo fare cassa, ma deve soprattutto agire contro il gioco illegale, che è il vero problema. Auspico poi che l'accordo con Regioni e Comuni si faccia, ma credo che sarà difficile applicare la proposta del Governo visto lo scempio che c'è nei Comuni".
Il presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia (Pd) sottolinea: "Sarà necessario intervenire in sede emendativa su questo e c'è bisogno di un maggiore equilibrio e il fatto che l'inasprimento fiscale si concentra solo sul settore che ha maggiore occupazione si commenta da sola".
Domenico Distante, vicepresidente Sapar, chiede "maggiore attenzione sugli apparecchi da gioco illegali e sulle sanzioni che sono irrisorie".
LO STUDIO - Lo studio presentato da Sapar in Commissione dimostra, tra gli altri aspetti, che il settore delle Awp negli ultimi anni è cresciuto solo del 3.7 percento, mentre il contributo erariale garantito è aumentato del 42.9 percento, con una crescita di oltre 1,3 miliardi di euro. I giochi online, al contrario, sono cresciuti del 42.9 percento, ma la loro contribuzione erariale è aumentata di soli 30 milioni di euro. Singolare il caso dei giochi numerici a totalizzatore che, di fronte ad una raccolta lievitata del 33 percento, hanno versato all’erario 81 milioni di euro in meno. La proposta Sapar prevede un aumento dell’incidenza della tassazione per le offerte di gioco che ad oggi contribuisco meno, a partire dal gioco on line e dai giochi a base sportiva che potrebbero contribuire per 200 milioni ciascuno. “La scelta sta al Parlamento – afferma Curcio - si tutelino piccole e medie imprese e lavoratori. I gestori hanno già dato”.

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