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Beccalossi a Baretta: 'Giochi, Governo riveda sue posizioni'

23 maggio 2017 - 14:31

L'assessore lombardo Viviana Beccalossi invia lettera al sottosegretario Pier Paolo Baretta e chiede di tutelare poteri delle Regioni sui giochi.

Scritto da Redazione
Beccalossi a Baretta: 'Giochi, Governo riveda sue posizioni'

"La recente sentenza della Corte costituzionale n. 108/2017 segna un ulteriore riconoscimento della legittimazione del legislatore regionale ad adottare misure di contrasto al gioco d'azzardo patologico, con particolare riguardo al tema delle distanze degli apparecchi per il 'gioco d'azzardo lecito' dai cosiddetti luoghi sensibili".

Inizia così la lettera che Viviana Beccalossi, assessore all'Urbanistica di Regione
Lombardia, ha inviato al sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, e per conoscenza a tutti presidenti di Regione, in vista della Conferenza Unificata Stato-Regioni ed enti locali in programma giovedì 25 maggio a Roma sul tema del riordino del gioco pubblico.

GARANTIRE IL DISTANZIOMETRO - Viviana Beccalossi nella lettera ribadisce "la necessità che il Governo riveda le proprie posizioni rispetto alla proposta in merito al riordino del gioco, illustrate alle Regioni nella seduta tecnica del 3 maggio scorso, prevedendo a livello nazionale, una distanza minima di almeno 300 metri dai luoghi sensibili, misurata in linea d'aria, riconoscendo ai Comuni la facoltà di innalzarla sino a un massimo di 500 metri".
 
I LUOGHI SENSIBILI - Per quanto, invece, riguarda i luoghi sensibili, nella lettera inviata al sottosegretario Baretta, l'assessore Beccalossi precisa che "dovrebbero essere
considerati tali: istituti scolastici di ogni ordine e grado, asili nido d'infanzia, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito
sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori".

RICAVI PER CURA PATOLOGIE - Infine, un ultimo passaggio è riservato ai profitti che lo Stato trae dal gioco: "Si ritiene indispensabile che una percentuale maggiore dei ricavi
provenienti dalla gestione del gioco venga destinata dal Governo alla prevenzione e alla cura delle patologie derivanti dagli eccessi nel gioco d'azzardo e che venga stabilito l'obbligo da parte dei giocatori di utilizzare la Carta Nazionale dei Servizi, o altro strumento similare, per poter tutelare maggiormente i minori, tracciando e quindi limitando il volume di gioco del singolo giocatore".
 

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