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Manovra Bis: passa emendamento Governo su riduzione slot

25 maggio 2017 - 16:53

In Commissione Bilancio della Camera passa emendamento Governo su riduzione slot, bocciati tutti gli emendamenti all'articolo 6, tranne quello su bingo e sulle sanzioni.

Scritto da Sara
Manovra Bis: passa emendamento Governo su riduzione slot

Al via la discussione in Commissione Bilancio della Camera dell'articolo 6 della Manovra Bis, che contiene una serie di misure sul gioco. Passa l'emendamento del Governo sulla riduzione delle slot machine, mentre vengono bocciati tutti gli altri, tranne quello a firma Matteo Mantero (M5S) sulle sanzioni e relativo alla riduzione delle slot machine e quello di Marco Di Maio sul bingo. Trasformato in ordine del giorno un emendamento sulle distanze dai luoghi sensibili.

Tra i bocciati quello a firma M5S sull'aumento del Preu per le Vlt dal 6 percento al 19 percento. Non passa, sempre a firma M5S, l'emendamento sulla pubblicità: "È vietata qualsiasi forma, diretta o indiretta, di propaganda pubblicitaria, di ogni comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincita in denaro, offerti in reti di raccolta, sia fisiche sia on line. La violazione del divieto di cui al presente comma è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 500.000. La sanzione è irrogata al soggetto che commissiona la comunicazione commerciale, la pubblicità, la sponsorizzazione o la promozione, al soggetto che le effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale esse sono diffuse. I proventi derivanti dall'applicazione delle sanzioni di cui al presente comma sono destinati alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d'azzardo, ai sensi dell'articolo 1, comma 133, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. A partire dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge le clausole di decreti ministeriali ovvero di norme contrattuali previste da gare o bandi che destinano quote derivanti da giochi con vincite in denaro alla promozione pubblicitaria del gioco con vincite in denaro, sono nulle. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le modalità e i criteri finalizzati all'attuazione del comma 5, ivi comprese le modalità di monitoraggio delle entrate dei proventi derivanti dal secondo periodo del medesimo comma 5". 

Passa come detto, con riformulazione, il subemendamento a firma Matteo Mantero (M5S), in cui si legge: "I concessionari procedono al blocco degli apparecchi corrispondenti ai nulla osta eliminati entro cinque giorni lavorativi successivi al recepimento della comunicazione da parte dell'Agenzia, avviando le procedure di dismissione degli apparecchi stessi. La violazione degli obblighi previsti al periodo precedente è punita con la sanzione amministrativa di euro 10mila per ciascun apparecchio".
Mantero sottolinea a Gioconews.it: "Dopo anni di emendamenti presentati sull'azzardo e dopo che il Governo ci ha dato ragione, ma sempre in ritardo su diverse questioni, è stato riconosciuto che nell'emendamento dell'Esecutivo mancavano le sanzioni, anche se è stato un po' edulcorato. Ma abbiamo comunque accettato la riformulazione, perchè la presenza di una sazione rende cogente una prima riduzione delle slot machine".
Quello di Marco Di Maio (Pd), invece, recita: "Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
4-
bis. All'articolo 1, comma 838, lettera c), della legge 27 dicembre 2013, n. 147, dopo le parole: «e il divieto di trasferimento dei locali per tutto il periodo della proroga» sono aggiunte, infine, le seguenti: ad eccezion fatta per quei concessionari che, successivamente al termine del 31 dicembre 2016, si trovino nell'impossibilità di mantenere la disponibilità dei locali, per cause di forza maggiore e, comunque, non a loro imputabili o per scadenza del contratto di locazione oppure di altro titolo, e abbiano la disponibilità di altro immobile, situato nello stesso Comune, nel quale trasferirsi, ferma, comunque la valutazione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli". 

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