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Riordino giochi, Baretta: 'Non si parli solo di distanziometro'

26 maggio 2017 - 16:21

Il sottosegretario Baretta replica alle affermazioni sul gioco del sindaco di Roma, Virginia Raggi.

Scritto da Redazione
Riordino giochi, Baretta: 'Non si parli solo di distanziometro'

“Ieri (25 maggio Ndr) abbiamo approvato (in commissione Bilancio della Camera Ndr) – spiega il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta - un emendamento che toglie dal mercato il 34 percento delle slot, il che rappresenta un significativo intervento di riduzione dell'offerta e di razionalizzazione del settore. In Conferenza abbiamo proposto il dimezzamento degli attuali 98mila punti gioco; l’introduzione della tessera sanitaria per poter giocare; tempi allentati di gioco per contrastare la compulsività; la riduzione a 100 euro per le Vlt; nonché lo stop al gioco per sei ore al giorno. Sono certo che su tutto questo ci troviamo d'accordo. Ma vedo che molti evitano una valutazione complessiva e si limitano alla sola, pur importante, questione che resta da chiarire: le distanze. Ebbene, se non è un modo strumentale per non arrivare a fare la riforma, discutiamone. Ma nel merito!".

Il sottosegretario chiede dunque "Quali conseguenze, ad esempio, ha la distanza di 500 metri per tutte le tipologie di gioco proposta anche oggi dalla sindaca di Roma e cioè: palestre, scuole, ospedali, parchi, centri anziani, stabilimenti balneari e, credo, luoghi di culto? Quante sale verrebbero proibite, vista la presenza contestuale di tutte quelle tipologie? Ed,  eventualmente, in quali periferie finirebbero per rialloccarsi i giochi espulsi dal centro? Tra regolare e proibire c'è una differenza, tra razionalizzare la presenza del gioco nel territorio e concentrarlo in aree ancora più a rischio c'è una differenza ancora più seria. Non ci si può sottrarre – conclude il sottosegretario - da questi nodi con affermazioni contraddittorie e non concretamente gestibili”.

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