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Gioco: limiti orari a Vigonza e Zanè, operatori chiedono modifiche

31 maggio 2017 - 09:34

I Comuni di Vigonza (Pd) e Zané (Vi) vietano il gioco dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, ma gli operatori non ci stanno.

Scritto da Fm
Gioco: limiti orari a Vigonza e Zanè, operatori chiedono modifiche

 

Mentre la Regione Veneto in Conferenza unificata continua a ribadire la sua contrarietà alla proposta del Governo per il riordino dei giochi, i "suoi" Comuni non restano con le mani in mano e vanno avanti nel disporre nuovi limiti. Gli ultimi della lista sono Vigonza, provincia di Padova, e Zanè, in provincia di Vicenza, che a maggio hanno emanato due ordinanze in materia, ma si trovano già a fare i conti con le proteste degli operatori e le prime violazioni.

"Abbiamo imposto un limite massimo al gioco pari a otto ore - dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 - ma abbiamo già ricevuto dai rappresentanti delle categorie di ampliare la seconda fascia oraria dalle 16 alle 2 di notte", sottolinea a Gioconews.it il sindaco di Vigonza, Nunzio Tacchetto.

Il provvedimento, pubblicato l'11 maggio, inoltre prevede multe comprese fra i 25 e i 500 euro, con la sanzione accessoria della sospensione dell'attività da uno a sette giorni in casi di particolare gravità o recidiva, per chi viola l'obbligo di esporre cartelli indicanti l'orario di apertura della sala gioco o di funzionamento degli apparecchi oltre alle formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro.
 

Stesso indirizzo a Zanè, dove il sindaco Roberto Berti ricorda che i controlli di Polizia locale e Guardia di finanza hanno già portato a tre sanzioni da 250 euro l’una, per il mancato rispetto dei limiti orari fissati dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. "Il nostro è un paese di 7mila abitanti con tre sale giochi, ma visto che per il 2016 l'Ulss Pedemontana ha stimato almeno 94 adulti malati di Gap evidenziando che l'aumento è stato rilevante abbiamo deciso di intervenire in accordo con i Comuni vicini. Abbiamo preso accordi nella Conferenza dei sindaci e deciso di emanare una serie di ordinanze gemelle con fasce orarie identiche, supportati dagli esempi delle città vicine, per evitare ricorsi al Tar".
 
Anche l'ordinanza sindacale di Zanè prevede per gli esercenti che installano apparecchi da gioco l'obbligo di esporre cartelli con formule di avvertimento sul rischio di dipendenza e con gli orari di funzionamento degli apparecchi: con la violazione di tutte le disposizioni previste si incorre in una sanzione pecuniaria compresa fra i 125 e i 2.500 euro, mentre in caso di gravità e recidiva (con due violazioni in un anno) si applica la sanzione accessoria della sospensione dell'attività da uno a sette giorni.
 

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