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Manovra Bis, governo chiede fiducia e accoglie tre Odg sui giochi

14 giugno 2017 - 16:53

In commissione Bilancio il governo accoglie tre ordini del giorno alla Manovra Bis sui giochi e chiede la fiducia in Senato.

Scritto da Anna Maria Rengo
Manovra Bis, governo chiede fiducia e accoglie tre Odg sui giochi

Il governo, tramite il vice ministro dell'Economia, Enrico Morando, ha accolto, diversamente da quelli del M5S, tre ordini del giorno alla Manovra Bis sui giochi che erano stati presentati in commissione Bilancio (ora il testo è in Aula). 

Il primo Odg, a firma dell'Italia dei Valori, è stato riformulato e impegna il governo a "valutare l'opportunità di consentire l'accesso al gioco, in tutte le sue forme, solo attraverso l'utilizzo della tessera sanitaria, come a tutt'oggi avviene nei distributori automatici di tabacchi".

Il secondo è della senatrice Fucksia (Gruppo Federazione della Libertà) e chiede al governo di "di "impegnarsi efficacemente nella lotta e nel contrasto del mercato illegale dei giochi, in –particolare aumentando i controlli sul territorio con specifico riferimento agli esercizi che dispongono di macchine Awp".

Infine, il terzo emendamento, a firma del senatore Marcello Gualdani (Pd) chiede l'impegno del governo, "nella redazione delle modalià attuative dell’articolo 6-bis, da indicarsi con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze entro il 31 luglio 2017, a tenere conto delle effettive dinamiche concorrenziali del mercato delle Awp e delle vigenti condizioni convenzionali ed in particolari ad individuare modalità di calcolo della riduzione del numero di autorizzazioni per ciascun singolo concessionario sulla base della complessiva evoluzione del mercato realizzatasi fino alle scadenze previste dal richiamato articolo 6-bis".

LA FIDUCIA E I SUOI TEMPI - Come previsto, inoltre, Il ministro per i Rapporti col Parlamento, Anna Finocchiaro, ha chiesto - in Aula al Senato - la fiducia sulla manovra, nel testo identico rispetto a quello già approvato dalla Camera. La discussione generale sulla questione di fiducia posta sull'approvazione del provvedimento di conversione in legge del decreto-legge in materia finanziaria si tiene oggi 14 giugno. Giovedì 15 giugno, alle 9,30, iniziano le dichiarazioni di voto; la votazione nominale con appello è prevista alle 11.
L'INTERVENTO DI ENDRIZZI - Molto critico l'intervento sui giochi del senatore Giovanni Endrizzi, del M5S: "La manovra dispone una riduzione dell'offerta di gioco, ma in realtà le slot si tolgono da dove rendono di meno e inoltre esse soffrono della concorrenza delle Vlt, dove si giocano delle banconote. Nessuna limitazione è prevista per le Vlt nella manovrina. Si tolgono rami secchi da un settore saturo e si lascia stare quello che pompa maggiormente. Inoltre, il governo si prepara a mettere una museruola alle regole comunali spingendo per un accordo in Conferenza Unificata che consentirebbe sale slot vicine a chiese o scuole. Ora ci sono orari comunali di funzionamento degli apparecchi fino a 8 ore, mentre il governo vuole portare questo orario a 18. Nessun mio emendamento è stato fatto passare, e neanche l'Odg che avevo presentato sulle Vlt. Tutto questo mentre è stata inserita nel testo originario una disposizione sui trasferimenti delle sale bingo, contrariamente agli obblighi prescritti dalle concessioni".
Intervenuti in Aula anche la senatrice Paola De Pin (Gal), secondo la quale "si parla di riduzione del numero di apparecchi per il gioco, ma non c'è nessuna disposizione specifica che punti, nel lungo periodo, a destabilizzare la lobby dell'azzardo e a prevenire a monte il gravissimo problema sociale della ludopatia, che ormai affligge la nostra società; vengono sempre e solo ipotizzate irregolarità da sanare", e Paolo Arrigoni (Ln) che evidenzia che gli interventi sul prelievo erariale unico sui giochi, "di cui peraltro diminuite il pay out, ovvero la percentuale di vincita".
Il provvedimento, lo ricordiamo, contiene diverse misure sui giochi: in particolare l'aumento del Preu per slot machine (al 19 percento) e Vlt (al 6 percento), il raddoppio della tassa sulla fortuna (al 12 percento) l'aumento della ritenuta sulle vincite al lotto (all'8 percento) la riduzione del 34 percento delle slot machine entro il 2018, sanzioni di 10mila euro per le slot non rimosse e questo è il suo testo coordinato:
Articolo 6 (Disposizioni in materia di giochi)
1. La misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettera a), del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, è fissata nel 19 per cento dell'ammontare delle somme giocate. La misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettera b), del predetto testo unico, è fissata nel 6 per cento dell'ammontare delle somme giocate.
2. La ritenuta sulle vincite del lotto di cui all'articolo 1, comma 488, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 è fissata all'otto per cento a decorrere dal 1º ottobre 2017.
3. Il prelievo sulla parte della vincita eccedente euro 500, previsto dall'articolo 5, comma 1, lettera a) del decreto del direttore generale dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato 12 ottobre 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 265 del 14 novembre 2011, adottato ai sensi dell'articolo 2, comma 3, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, trasfuso nell'articolo 10, comma 9, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012 n. 44, è fissato al 12 per cento, a decorrere dal 1º ottobre 2017.
4. Il prelievo sulla parte della vincita eccedente euro 500, previsto dall'articolo 6 del decreto del direttore generale dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato citato al comma 3, è fissato al 12 per cento, a decorrere dal 1º ottobre 2017.
4-bis. All'articolo 1, comma 636, lettera c), della legge 27 dicembre 2013, n. 147, dopo le parole: «e il divieto di trasferimento dei locali per tutto il periodo della proroga» sono aggiunte le seguenti: «fatta eccezione per i concessionari che, successivamente al termine del 31 dicembre 2016, si trovino nell'impossibilità di mantenere la disponibilità dei locali per cause di forza maggiore e, comunque, non a loro imputabili o per scadenza del contratto di locazione oppure di altro titolo e che abbiano la disponibilità di un altro immobile, situato nello stesso comune, nel quale trasferirsi, ferma, comunque, la valutazione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli»
Articolo 6-bis (Riduzione degli apparecchi da divertimento)
1. La riduzione del numero dei nulla osta di esercizio relativi agli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettera a), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, attivi alla data del 31 luglio 2015, prevista dall'articolo 1, comma 943, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è attuata, secondo le modalità indicate con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze da emanare entro il 31 luglio 2017, nei seguenti termini:
a) alla data del 31 dicembre 2017 il numero complessivo dei nulla osta di esercizio non può essere superiore a 345.000;
b) alla data del 30 aprile 2018 il numero complessivo dei nulla osta di esercizio non può essere superiore a 265.000.
2. A tal fine, i concessionari della rete telematica procedono, entro la data indicata alla lettera a) del comma 1, alla riduzione di almeno il 15 per cento del numero di nulla osta attivi ad essi riferibili alla data del 31 dicembre 2016 e alla riduzione sino al numero di cui alla lettera b) del medesimo comma 1, entro la data ivi indicata, in proporzione al numero dei nulla osta a ciascuno di essi riferibili alla predetta data del 31 dicembre 2016.
3. Qualora alle date di cui alle lettere a) e b) del comma 1 il numero complessivo dei nulla osta di esercizio risulti superiore a quello indicato, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli procede d'ufficio alla revoca dei nulla osta eccedenti, riferibili a ciascun concessionario, secondo criteri di proporzionalità in relazione alla distribuzione territoriale regionale, sulla base della redditività degli apparecchi registrata in ciascuna regione nei dodici mesi precedenti. I concessionari, entro i cinque giorni lavorativi successivi al recepimento della relativa comunicazione da parte dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, provvedono a bloccare gli apparecchi i cui nulla osta di esercizio sono stati revocati, avviando le procedure di dismissione degli apparecchi stessi. La violazione dell'obbligo previsto dal periodo precedente è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria pari a 10.000 euro per ciascun apparecchio.
 

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