Papa Francesco: 'Contro dipendenza da gioco serve prevenzione'
Papa Francesco scrive alla Consulta antiusura e si compiace per chi sostiene le vittime dell'usura e del gioco patologico.
Scritto da Redazione
“Compiacimento a quanti sostengono le vittime dell’usura e dell’azzardo, invitandole a un cammino di conversione e educazione, a un giusto rapporto con il denaro”. Lo dice Papa Francesco, in un telegramma, a firma del segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, indirizzato a mons. Alberto D’Urso, presidente della Consulta nazionale antiusura, in occasione dell’Assemblea nazionale e del convegno “22 anni a servizio delle persone vittime di usura”, in corso a Roma.
Il Papa auspica che “il fondamentale contributo della fede cristiana alla crescita della persona e della società stimoli a una sempre più incisiva azione di evangelizzazione e promozione umana, incrementando la fraterna solidarietà e il rispetto della dignità di ogni persona”. Francesco invoca “la luce e la forza dello Spirito Santo per sconfiggere queste diffuse piaghe sociali che generano continui fallimenti non solo economici, ma anche familiari ed esistenziali, alimentando la cultura della prevenzione, della solidarietà e dell’educazione alla legalità”.
LA CONSULTA ANTIUSURA - Nell'Assemblea Annuale della Consulta Nazionale Antiusura si fa un bilancio sulle attività portate avanti nel 2016. "In questo difficile contesto generale finanziario la Consulta Nazionale Antiusura ha dovuto fronteggiare le richieste dei tanti poveri che hanno bussato alle porte delle Fondazioni Antiusura.. Il 46,6 percento di essi si è indebitato a causa dell’azzardo. Ha visto nella Dea bendata la soluzione per affrontare un fallimento aziendale, un licenziamento o un divorzio. Tramite il Cartello Insieme contro l’azzardo, coordinato dall'avvocato Attilio Simeone, la Consulta Antiusura ha continuato la lotta al gioco d’azzardo. I richiami, gli appelli, le tavole rotonde, gli interventi effettuati dalla Consulta Nazionale Antiusura, anche tramite gli organi di informazione, sono stati numerosi. Purtroppo le controparti (governativa e parlamentare) si mostrano sorde ad ogni costruttivo dialogo. L’interesse delle istituzioni nazionali è orientato a racimolare pochi miliardi di euro dimenticando il danno grave che viene inflitto alla popolazione, al rispetto della legalità e all’economia nazionale. Grazie a un costante impegno (dibattiti, interventi sui mass-media, il lavoro sempre più 'in rete' con altre associazioni e movimenti anti-slot ecc.), ben17 Regioni italiane hanno legiferato in materia di azzardo. Mancano all’appello la Sardegna, la Calabria e la Sicilia, stranamente, tra le Regioni con un reddito pro-capite più basso e con una conseguente incidenza proporzionale della spesa in azzardo più alta", sottolineano in una nota.