skin

Legge Gap Marche, Confesercenti: 'Chiarire norme su formazione'

06 luglio 2017 - 10:56

Delibere sulla formazione sul Gap e sul rilascio del logo No slot al centro delle audizioni degli operatori alla II commissione del Consiglio Marche.

Scritto da Fm
Legge Gap Marche, Confesercenti: 'Chiarire norme su formazione'

 

"Abbiamo espresso un parere positivo sulle due delibere. Per quanto riguarda il logo 'No slot' abbiamo chiesto che venga concesso agli imprenditori anche per il singolo esercizio; a chi ha più locali e decide di rinunciare agli apparecchi in uno ma non in un altro, magari aperto in una zona industriale, è comunque giusto concederlo. Poi, per quanto riguarda le procedure di richiesta del logo c'è un eccesso di burocrazia, abbiamo proposto di attuare un meccanismo di silenzio-assenso, per cui se entro 30 giorni non si riceve una risposta negativa la richiesta può dirsi accettata".

 

Così Roberto Borgiani, direttore di Confesercenti Marche, commenta a Gioconews.it l'esito delle audizioni degli operatori del gioco tenutasi oggi, 6 luglio, nella seduta della II commissione del Consiglio regionale delle Marche, chiamata ad esprimersi su due delibere relative all'attuazione della legge sul Gap approvata a gennaio ed in particolare alle linee guida per la formazione obbligatoria degli esercenti e del personale impiegato in locali con apparecchi da gioco e ai criteri di rilascio ed utilizzo del logo "No slot".

 

Borgiani poi si esprime anche in merito alla delibera relativa alla formazione degli operatori del gioco. "In questo caso c'è un problema importante che non si risolve con una delibera: fra i dipendenti delle attività chi deve farla? Per esempio in un bar o in un ristorante va formato anche il cuoco o il barista? Attualmente sembra di sì, la norma di legge non specificando eventualità come queste obbliga tutti, quindi potrebbe rappresentare un problema in più. Inoltre, abbiamo chiesto un termine maggiore per svolgere i corsi di formazione (che secondo la delibera dovrebbero tenersi entro il 17 febbraio 2018, Ndr) e che venga tolto il limite di costo massimo di 100 euro, dato che si tratta di un corso di 12 ore e che docenti devono essere qualificati".
 
 
LA DELIBERA SULLA FORMAZIONE - Nelle intenzioni dell'amministrazione, secondo quanto apprende Gioconews.it, la prima delibera stabilisce che a proporre i percorsi formativi possano essere solo gli organismi accreditati dalla Regione Marche, e che l'obbligo di frequenza per gli operatori del gioco debba essere assolto entro il 17 febbraio 2018, mentre i nuovi gestori dovranno farlo entro sei mesi dalla data di installazione degli apparecchi. Per essere ammessi ai corsi gli esercenti devono essere maggiori di 18 anni e, se si è stranieri, bisogna dimostrare la conoscenza scritta e orale della lingua italiana. Il corso, della durata di 12 ore, ruota intorno alle caratteristiche del disturbo da gioco patologico e sui diritti, doveri e ruolo dei gestori, con un focus sui comportamenti di prevenzione  e contrasto e riduzione del rischio di dipendenza nei clienti. La frequenza è obbligatoria al 100 percento e non è consentita la formazione a distanza.
 
 
LA DELIBERA SUL LOGO - Secondo la delibera sul logo "No slot", in attuazione dell'articolo 10 della legge regionale delle Marche, i soggetti che intendono richiederlo devono presentare alla struttura regionale competente in materia di commercio domanda su apposito modulo e attestare, con una dichiarazione sostitutiva, di aver scelto di non installare o di aver dismesso tutti gli apparecchi da gioco installati nei locali in cui esercitano l'attività. Entro 60 giorni dalla presentazione della domanda la struttura regionale rilascia il diritto d'uso del logo. L'elenco dei soggetti è pubblicato sul sito istituzionale della Regione Marche e sul Bollettino ufficiale regionale entro il 31 dicembre di ogni anno, i Comuni istituiscono un elenco pubblico degli esercizi presenti sul proprio territorio in possesso del marchio "No slot" e possono prevedere forme premianti, nonché esercitare la vigilanza sul rispetto dei requisiti previsti per il mantenimento dei diritti d'uso del logo. In caso di decadenza si perdono anche i benefici derivanti dal possesso del logo. La durata del logoo e di tre anni e si intende tacitamente rinnovata a meno che la struttura competente non ne disponga la sospensione, la decadenza o la revoca.
 

Articoli correlati