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Castelfiorentino, Rimi: 'Regolare tutte le forme di gioco'

22 luglio 2017 - 07:31

Laura Rimi, consigliere alla Legalità del Comune di Castelfiorentino (Fi) anticipa a Gioconews.it i lavori sul futuro regolamento per il contrasto al Gap.

Scritto da Fm
Castelfiorentino, Rimi: 'Regolare tutte le forme di gioco'

 

"Il Gap non si risolve con un regolamento comunale, sappiamo che oltre agli apparecchi, ci sono anche il gioco online, i gratta e vinci, ma è bene che tutti facciano la propria parte, per promuovere il gioco responsabile".

Lo dichiara a Gioconews.it Laura Rimi, consigliere alla Legalità del Comune di Castelfiorentino (Fi), dopo le audizioni con gli operatori del gioco in vista del varo del regolamento sul gioco, previsto fra settembre ed ottobre. 

 

"Il nostro modello di riferimento è il regolamento proposto da Anci Toscana, ma è nostra intenzione calarlo nella peculitarita del nostro territorio, cercando una condivisione con gli operatori del settore e con chi ha a che fare tutti i giorni con questa materia", prosegue Rimi.


"Come amministrazione abbiamo intenzione di tenere presente che per gli esercenti spesso il gioco rappresenta una fonte di sostentamento. Stiamo ragionando tutti insieme e siamo d'accordo per proibire la pubblicita delle vincite all'esterno dei locali, organizzare corsi di formazione per gli esercenti, uniformarci al piano sanitario regionale, appena uscito. Il prossimo step, a settembre, è approntare una cartellonista sui rischi del Gap da apporre sugli apparecchi, stilata insieme ai dottori del Sert e agli esercenti, per far sì che abbiano più consapevolezza. Un altro punto su cui dobbiamo tornare è l'attuazione del logo regionale per gli esercizi senza offerta di gioco: la legge toscana prevede la dicitura 'no slot', ma effettivamente chi lo richiede non deve vendere né gratta e vinci né lotto. Va trovato un metodo che non sia discriminante. Poi vorremmo organizzare un concorso con le scuole, studiare la lista dei luoghi sensibili, per non stilare un elenco tanto per fare, va capito quali sono i punti effettivamente a rischio".
 
 
L'intenzione, sottolinea il consigliere alla Legalità, è quella di incontrare nuovamente le parti ai primi di settembre, a cominciare da psicologi del Sert ufficio tecnico, parti politiche, per poi arrivare all'esame delle commissioni competenti e quindi del consiglio. "Vogliamo fare un percorso il più condiviso possibile e creare una rete di persone che sappiano come agire quando ci si trova di fronte a certi casi".
 

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