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Riordino giochi, Erbetta (Comune Rimini): 'Sconfessata legge regionale'

04 agosto 2017 - 10:07

Mario Erbetta (Comune di Rimini) commenta la proposta sul riordino dei giochi presentata in Conferenza unificata e punta il dito contro legge Emilia Romagna.

Scritto da Redazione
Riordino giochi, Erbetta (Comune Rimini): 'Sconfessata legge regionale'

Emergono reazioni contrastanti alla proposta del Governo per il riordino dei giochi presentata nella seduta del 3 agosto della Conferenza unificata Stato Regioni. Dopo il plauso sostanziale degli enti locali, con Anci e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori in testa, e i distinguo di Regioni e province autonome (con Viviana Beccalossi per la Lombardia e Marta Stocker per Bolzano), a commentare la pre-intesa annunciata dal sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta è il capogruppo di Patto Civico al Comune di Rimini, Mario Erbetta.


"Il Governo propone tramite Baretta alle Regioni le seguenti modifiche: 'Viene cancellato del tutto il tema delle distanze e rimesso a Regioni e Comuni il compito di fissare i principi. Saranno regioni ed Enti locali ad adottare,  nei loro piani urbanistici, criteri che consentano una distribuzione equilibrata dell’offerta di gioco evitando la creazione di aree nelle quali l’offerta di gioco pubblico sia del tutto assente o eccessivamente presente. II tutto tenendo conto comunque degli investimenti già in essere. Agli enti locali spetterà il  compito di fissare le fasce orarie di apertura dei punti gioco con massimo 6 ore di interruzione quotidiana'.
Insomma la nostra legge regionale dovrebbe essere cambiata radicalmente e recepire le nuove direttive. Niente più retroattività anticostituzionale, niente più 500 metri dai luoghi sensibili come è giusto (avete mai visto uno uscire da una chiesa o da un cimitero e scatenarsi alle slot?), salvaguardia dell'esistente", sottolinea il consigliere.

"Insomma tutto è il contrario di tutto da una politica miope, demagogica e schizofrenica. Il proibizionismo ha sempre fallito è questa è una realtà storica. La lotta va fatta con l'educazione delle giovani generazioni alla libertà e ai pericoli della libertà e quindi anche ad un gioco consapevole. Non serve distruggere aziende e posti di lavoro ma la lotta alla ludopatia deve partire dall'informazione e dalle scuole. Tutto il resto è una lotta alle streghe", prosegue Erbetta.
 

Il capogruppo di Patto Civico poi critica le posizioni del Movimento cinque stelle e del Pd al Comune di Rimini in materia di contrasto al Gap. "La mistificazione della realtà ha raggiunto il culmine. 'Minorenni vittime delle slot: ecco la mappa delle zone a rischio' peccato che: 1) a Rimini non esistono casi di minorenni vittime delle slot. Gli 80 casi di ludopatici in cura per la ludopatia (numero quasi costante dal 2013) sono tutti adulti con prevalenza tra i 35/50 anni. 2) i minorenni non giocano alle slot ma prediligono le scommesse sportive online e i gratta e vinci. 3) le postazioni gioco a Rimini dalla statistica della Provincia nel 2016 sono diminuite a livello medio regionale. Bastano questi dati per capire che la battaglia dei Grillini non ha fondamento scientifico. Però il loro furore ideologico e populista vorrebbe bruciare al rogo tutte le attività e le sale gioco del lungomare di Rimini. E tutto il Pd locale si inchina ed è pronto ad appiccare il fuoco mettendo sul lastrico migliaia di aziende e migliaia di famiglie senza alcun dato scientifico e senza pensare che a 20 chilometri a San Marino abbiamo il casino' più grande del centro Italia pubblicizzato su tutte le bacheche della start Romagna. E allora fuoco. Applichiamo il nuovo regolamento attuativo regionale che eliminerà dal lungomare tutte le sala giochi. Ma poi qualcosa si muove, e da Roma capiscono che questa deriva populista non solo porterà a migliaia di disoccupati ma anche alla perdita dei 10 miliardi e passa che lo Stato incassa dai giochi d'azzardo ogni anno".
 

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