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Baretta: 'Gioco da riordinare, non da proibire'

11 agosto 2017 - 09:20

Chiarimenti sulla riforma del gioco pubblico dal profilo Facebook del sottosegretario all'economia Pierpaolo Baretta. 

Scritto da Gt
Baretta: 'Gioco da riordinare, non da proibire'

Non si ferma l'attività del sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta. Arrivano ulteriori chiarimenti sulla riforma del settore sul suo profilo Facebook dove l'esponente del Governo Gentiloni tocca un po' tutti i punti delle novità in arrivo. "Siamo partiti dalle Awp per il loro elevato numero (oltre 400mila apparecchi contro 50mila Vlt), dalla loro diffusione capillare e dall’assenza di controlli strutturati per l’accesso al gioco, circostanza che non permette di tutelare i minori. Interveniamo, però, anche sulle Vlt riducendo da 500 euro a 100 l’introduzione massima della banconota. Sono 1/8 delle Awp e sono concentrate in circa 3.000 sale, contro oltre 69mila bar e tabacchi dove sono presenti le Awp".

Le slot e il gioco non sparirà dai circa 35 mila bar e tabacchi che resteranno dopo la riduzione (comunque più del doppio dei 18 mila tra sale, negozii, compresi i corner): "Le Awp rimanenti in esercizio, dopo il taglio, saranno circa 1 ogni 191 residenti di età superiore ai 18 anni. Per la sostituzione delle Awp con le nuove Awpr, che prevede un impegno rafforzato della filiera, abbiamo avviato un tavolo di confronto con le Associazioni dei gestori e, come richiesto più volte da concessionari e gestori, abbiamo inserito nel documento l’impegno di “predisporre le normative necessarie per il passaggio al sistema del "margine" per il calcolo delle entrate pubbliche”.
Secondo Baretta "crediamo che in buona parte il problema dipenda dall’eccessiva diffusione nel territorio dell’offerta di gioco che in questi anni è cresciuta in modo disordinato. Anche dopo la riduzione delle slot prevista dall’ultima manovrina, approvata lo scorso giugno, le 265mila Awp rimanenti saranno distribuite negli oltre 50mila punti vendita (di cui oltre 35 mila sono bar e tabacchi). Saranno 1 ogni 191 abitanti maggiorenni: non credo che possiamo parlare di scomparsa del settore", ha spiegato Baretta che spera di trovare un equilibrio per scongiurare il proibizionismo.
Il sottosegretario fa anche il punto sull’accordo tra Governo ed enti locali in Conferenza unificata sul riordino delle norme sui giochi: "Non è la conclusione di un processo, ma la prima tappa di una strategia che vuole salvare il gioco pubblico contro quello illegale, il gioco normale contro quello patologico, tutelando, così, la salute e la sicurezza e salvaguardando gli investimenti economici esistenti, sia pure riorganizzati nel miglioramento della filiera".

 

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