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Gori: 'Giochi, bene intesa su riordino ma non fermarsi qui'

07 settembre 2017 - 13:53

Gori (Bergamo) chiede altre azioni sul gioco dopo l'intesa sul riordino in Conferenza Unificata, soddisfatti gli assessori Garavaglia (Lombardia) e Lanzarin (Veneto).

Scritto da Sara Michelucci
Gori: 'Giochi, bene intesa su riordino ma non fermarsi qui'

 


Roma - "Quella appena raggiunta è una intesa importante e che recepisce le richieste dei territori, mantenendo la loro autonomia su distanze delle sale dai luoghi sensibili e sugli orari di accensione delle macchine da gioco".


Così Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e delegato Anci in materia di gioco, commenta l'intesa sul riordino dei giochi raggiunta in Conferenza Unificata Stato-Regioni ed enti locali nella seduta di giovedì 7 settembre. 


"La certificazione delle sale poi è un passo ulteriore che consentirà di avere locali super controllati, senza accesso dei minori e con l'uso della tessera sanitaria. I passi da fare sono però ancora tanti, soprattutto per quanto riguarda la pubblicità, altro tema caldo e che verrà affrontato successivamente dal Governo", conclude Gori.

 

GARAVAGLIA SODDISFATTO - Restando nella stessa regione, si registra la soddisfazione del coordinatore della Commissione Affari finanziari delle Regioni e assessore al Bilancio della Lombardia, Massimo Garavaglia. "In Lombardia
l’offerta di gioco diminuirà drasticamente. Appena scadranno le concessioni, bisognerà rispettare le regole esistenti, quindi ci sarà una forte riduzione.
Noi manterremo la nostra legge. Temevamo che con l’intesa ci sarebbe stata una riduzione dell’efficacia della nostra normativa, ma così non è stato e quindi siamo soddisfatti perché si ottengono due benefici: da un lato l’intevento nazionale consente il dimezzamento delle macchinette, dall’altro sono salve le prerogative regionali sulla distribuzione sul territorio".
 

LANZARIN: "DIFESA AUTONOMIA REGIONI" - Sulla stessa lunghezza d'onda l’assessore al Sociale della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, commenta l’esito dell’intesa raggiunta oggi tra le Regioni e lo Stato sulla regolamentazione del gioco legale. “Finalmente il Governo ha riconosciuto l’autonomia delle Regioni e lo sforzo degli enti locali nel predisporre misure restrittive al proliferare del gioco d’azzardo. In Veneto si calcola che siano almeno 32.500 le persone ‘malate di gioco’: il nostro obiettivo prioritario è e resta quello di tutelare le persone e le famiglie, non favorire gli interessi delle lobbies.
Da parte nostra proseguiremo sulla strada intrapresa con il piano di prevenzione al gioco patologico e con le misure finanziarie e urbanistiche volte a contenere il proliferare di una dipendenza che appare particolarmente insidiosa nei confronti di giovani, donne e anziani”, prosegue l’assessore.
Mi auguro che, in virtù dell’intesa raggiunta il Governo collabori con tutte le iniziative, locali e regionali, in materia di prevenzione, dissuasione e cura, volte ad anteporre la salute delle persone e il benessere della comunità all’interesse economico. Anzi, ci attendiamo già un primo riscontro nella disponibilità a divulgare in modo trasparente i dati analitici sulla raccolta monetaria dell’industria del gioco, sinora possesso esclusivo dei Monopoli di Stato”.

 

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