skin

Mef: 'Nel gioco legale non ci sono rilevanti fenomeni di evasione'

25 settembre 2017 - 13:24

Nella Relazione sull'Evasione Fiscale al Def 2017 si sottolinea che nel 2016 sono stati effettuati 47.788 controlli nel gioco.

Scritto da Sm
Mef: 'Nel gioco legale non ci sono rilevanti fenomeni di evasione'

"Nel comparto del gioco pubblico, l’Agenzia verifica costantemente gli adempimenti cui sono tenuti i concessionari e tutti gli operatori del settore, esercitando una mirata azione di contrasto alle pratiche illegali; nel 2016 sono stati garantiti introiti erariali per 10,5 miliardi di euro". Lo si legge nella Relazione sull'Evasione Fiscale del Mef che accompagna la nota di Aggiornamento del Documento di Economia e finanza del 2017.

Nel settore dei giochi "non si riscontrano rilevanti fenomeni di evasione nel circuito legale in quanto tutto ciò che accade è registrato. Tuttavia, permangono aree di evasione connesse all’esercizio illegale delle medesime attività, nonché alla infiltrazione criminale nel mercato legale. È da notare che il gioco che si realizza attraverso gli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro contribuisce da solo a più della metà delle entrate erariali ed è quello maggiormente esposto. 

In generale, la lotta al fenomeno del gioco clandestino – e quindi alla evasione fiscale che ne deriva - interessa prevalentemente tre comparti: il gioco mediante rete fisica attraverso apparecchiature che si collegano ai siti illegali (i c.d. Totem); la manomissione/alterazione di apparecchi da gioco con vincita in denaro; le scommesse (sia mediante rete fisica sia mediante siti on line illegali). Il fenomeno dell’evasione totale si verifica, per esempio nel caso di gioco a distanza, anche attraverso l’utilizzo di apparecchi illeciti (totem), che si collegano a piattaforme estere prive di qualunque autorizzazione. Nella fattispecie si riscontra una doppia violazione in quanto si gioca con un concessionario non autorizzato tramite una intermediazione a sua volta vietata. Un fenomeno che sembra acquisire rilievo è anche quello dell’alterazione delle schede degli apparecchi da intrattenimento. Al riguardo, atteso il sempre maggiore livello di complessità tecnologica delle modalità di alterazione, è stato costituito un gruppo tecnico insieme al partner tecnologico e alla Guardia di Finanza permettere a punto le strategie di contrasto. Nel 2016 l’Agenzia ha effettuato 47.788 controlli. In gran parte, si è trattato di controlli sugli apparecchi da intrattenimento, nonché di controlli mirati a far rispettare il divieto di gioco per i minori. Sugli esercizi che raccolgono scommesse e/o gestiscono apparecchi da divertimento e intrattenimento, la percentuale degli esercizi controllati almeno una volta l’anno è stata, nel 2016, del 27,9 percento (27.564 controlli complessivi effettuati nel settore scommesse e apparecchi, rispetto al numero complessivo di esercizi gestiti di 98.749)".

Nel Def si legge come sia previsto "l’aumento delle accise sui tabacchi e l’inasprimento dei prelievi sui giochi". 

E in particolare le "disposizioni che disciplinano l’incremento dell’aliquota del prelievo erariale unico applicato sulla raccolta derivante dal gioco attraverso apparecchi automatici tipo slot machine, il contestuale aumento del prelievo sulle vincite superiori a 500 euro conseguite nel gioco del lotto e nelle lotterie istantanee e quelle che rideterminano l’aliquota percentuale per il calcolo del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio (Ace)". Le maggiori entrate ammontano a 238 milioni di euro per il 2017 e a 459 milioni per gli anni 2018, 2019 e 2020.
 

Articoli correlati