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Curcio (Sapar): 'Orari gioco Torino, pronti a fare ricorso'

26 ottobre 2017 - 10:36

 Il presidente di Sapar, Raffaele Curcio, commenta gli esiti dell'incontro con l'assessore Alberto Sacco del Comune di Torino sull'ordinanza sul gioco e la legge del Piemonte. 

Scritto da Fm
Curcio (Sapar): 'Orari gioco Torino, pronti a fare ricorso'

"Abbiamo fatto presente all'assessore che la situazione ormai è peggio che delicata al di là dell'ordinanza comunale che ha limitato il gioco per 8 ore provocando la chiusura di molti locali, quindi abbiamo ventilato l'intenzione di fare ricorso contro i limiti orari vigenti perché il provvedimento si basa su dati che a nostro avviso non sono stati approfonditi e potrebbe esserci una carenza di istruttoria".

Lo anticipa a Gioconews.it Raffaele Curcio, presidente nazionale dell'associazione Sapar, dopo l'incontro con l'assessore allo Sviluppo economico del Comune di Torino, Alberto Sacco tenutosi oggi, 26 ottobre.

"Per quanto riguarda la legge regionale del Piemonte la situazione è altrettanto drammatica visto che il 20 novembre ci sarà l'effettiva entrata in vigore della normativa. Abbiamo fatto presente i numeri delle aziende e dell'indotto a rischio, e della possibilità che si apra un altro problema sociale oltre a quello sanitario: la disoccupazione del settore, visto che alla fine in pratica viene dismesso", dice ancora Curcio. 
 

"L'assessore Sacco ci ha assicurato che farà una riflessione sull'argomento, quindi aspettiamo sviluppi per i prossimi giorni. Inoltre, speriamo che il buon senso porti la Regione Piemonte a varare una moratoria della legge, per trovare il tempo per ragionare e trovare soluzioni che contemperino le problematiche delle dipendenze ma anche quelle delle aziende, che non sono di meno valore. Con la Regione il dialogo è costante, direi quotidiano, abbiamo fatto una serie di incontri ribadendo che la situazione per noi è grave e vanno rielaborare le strategie in campo: molte aziende, a seguito del calo dei ricavi provocati dall'ordinanza di Torino, hanno già operato dei licenziamenti. Se si arriva al 20 novembre con questi provvedimenti ancora in vigore mettiamo la parola 'fine' al gioco in Piemonte non pensando che poi si apre il crinale del gioco illegale, visto che abbiamo eliminato il competitor legale senza portare beneficio ai giocatori patologici", conclude il presidente Sapar.

 

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