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Panini su ordinanza Napoli: 'Nessun proibizionismo, ma regolazione del gioco'

27 ottobre 2017 - 07:27

Il punto dell'assessore del comune di Napoli, Enrico Panini, sulla nuova ordinanza in materia di gioco.

Scritto da Sm
Panini su ordinanza Napoli: 'Nessun proibizionismo, ma regolazione del gioco'

"Il sindaco, Luigi de Magistris ha firmato un'ordinanza che introduce, in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2019, una disciplina che mira a rafforzare la capacità di autovalutazione dei giocatori, per evitare la perdita del controllo". Lo sottolinea l'assessore al bilancio, al lavoro e alle attività economiche del Comune di Napoli, Enrico Panini in relazione alla nuova ordinanza sul gioco.
"La sperimentazione si avvarrà, per la sua attuazione, della collaborazione dei titolari delle sale da gioco, i quali, se decideranno di aderirvi, assumeranno specifici impegni per introdurre nella propria organizzazione aziendale rigorose misure di regolazione del fenomeno del gioco d’azzardo patologico. L’ordinanza giunge a valle di una lunga e rigorosa istruttoria svolta da un gruppo di lavoro interno all’amministrazione comunale con il prezioso contributo del Coordinamento Dipendenze dell’Asl Napoli 1 ed è stata condivisa con i vertici di 'Mettiamoci in gioco' e con Federconsumatori Napoli, da sempre impegnata nel contrasto al Gap (Gioco d'Azzardo Patologico)".
Questo provvedimento conferma che "l’orientamento del Comune di Napoli rispetto al gioco d’azzardo non si configura in una logica di proibizione ma di regolamentazione, orientata a mettere in condizione il cittadino di potere scegliere in modo consapevole, riducendo al minimo influenze e condizionamenti tipici di un’offerta capillarizzata e invadente". 
Il lavoro di chi opera sulle dipendenze "è tanto più efficace in quanto può svolgersi in un contesto cittadino nel quale vige una politica di regolamentazione, quale quella avviata dal Comune di Napoli verso una minore pervasività dell’offerta di giochi d’azzardo". 
Dall’intreccio delle due prospettive, "regolazione sociale del fenomeno attraverso la disciplina comunale e sostegno alle competenze personali e collettive di controllo e di autoregolazione, ad opera dei servizi sanitari, nasce un 'modello napoletano' in grado di avere una efficacia diffusa, senza creare nuovi mostri né inutili 'guerre' tra interessi (sociali ed economici) inevitabilmente contrapposti.

 

Gli impegni che i titolari delle sale da gioco devono assumere vanno dall’eliminazione di ogni forma di pubblicità relativa al gioco, alla messa a disposizione all’interno dei locali materiale informativo sulle offerte dei servizi socio-sanitari, dalla partecipazione a seminari formativi, finalizzati alla conoscenza e alla prevenzione dei rischi connessi al gioco d’azzardo, alla partecipazione a campagne di comunicazione mirate che rafforzino la capacità di autovalutazione dei giocatori. 
Tale impegno darà loro la possibilità di accedere ad una disciplina oraria alternativa rispetto a quella attualmente in vigore che, ispirata a criteri di maggiore tutela della popolazione, potrebbe essere maggiormente aderente alle rispettive strategie di impresa. 
Tali orari, sempre in misura non superiore a complessive otto ore giornaliere, differenziati per i periodi scolastici e per quelli non scolastici, potrebbero essere individuati nelle seguenti fasce A e B, per le quali i titolari potrebbero alternativamente optare: Fascia oraria A nei periodi non scolastici (dal 16 giugno al 14 settembre) dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 17:30 alle 22:00, tutti i giorni, festivi compresi; nei periodi scolastici (dal 15 settembre al 15 giugno): dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 18:00 Fascia oraria B: nei periodi non scolastici (dal 16 giugno al 14 settembre) dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 19:00 alle 24:00, tutti i giorni, festivi compresi; nei periodi scolastici (dal 15 settembre al 15 giugno): dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 24:00, tutti i giorni, festivi compresi", conclude l'assessore.

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