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Sindaco Mirabello: 'Gioco, seguire legge Piemonte ma pure norme Stato'

30 novembre 2017 - 11:54

Il sindaco del Comune di Mirabello Monferrato (Al), Mauro Gioanola, difende la sua ordinanza sul gioco.

Scritto da Fm
Sindaco Mirabello: 'Gioco, seguire legge Piemonte ma pure norme Stato'

"La mia ordinanza oraria non è una soluzione al problema del Gap, ma solo un tentativo di tutelare le fasce più deboli della popolazione, minorenni in primis. Come sindaco devo rispondere alle leggi regionali, sì, ma la Regione fa parte di uno Stato, quindi devo tenere conto anche delle normative nazionali. Se i miei superiori mi diranno di cambiare o ritirare il provvedimento ovviamente lo farò, ma ritengo che al momento ci sia un po' di confusione".

 

Con queste parole Mauro Gioanola, sindaco del comune di Mirabello Monferrato (Al), commenta a Gioconews.it l'ordinanza con cui ha deciso di limitare gli orari di accensione degli apparecchi da gioco installati sul suo territorio, in modo meno restrittivo di quanto fatto da altri comuni piemontesi. 

La normativa regionale prevede per i Comuni l'obbligo di disporre limitazioni temporali all'esercizio del gioco "per una durata non inferiore a tre ore nell'arco dell'orario di apertura previsto" e a Mirabello Monferrato il funzionamento di slot machine e Vlt in esercizi pubblici e sale dedicate non sarà "consentito dalle ore 6 alle 8, dalle ore 12 alle 14 e dalle ore 22 alle 24, tutti i giorni, compresi i festivi".

Limiti particolarmente "apprezzati" dai rappresentanti dell'industria del gioco, in quanto privi dell'effetto espulsivo degli apparecchi e animata da buon senso. 
 
"Sui 1200 comuni della Regione Piemonte non mi sembra che tutti abbiano fatto ordinanze orarie, quindi sono andato a vedere come si sono comportati quelli che le avevano emanate e ho cercato di percorrere una via intermedia, interlocutoria, in attesa di capire cosa accadrà sia a livello nazionale sia regionale", rimarca il primo cittadino.

Quanto alla mappatura dei "luoghi sensibili", non obbligatoria per i Comuni ma finita al centro dei contraddittori amministrativi che a breve verranno presentati dagli operatori del gioco contro l'applicazione del distanziometro regionale (inferiore a 300 metri per i comuni con popolazione fino a 5mila abitanti e inferiore a 500 per quelli più grandi), Gioanola non ha dubbi: "Per i comuni piccoli come il mio la mappatura secondo tali distanziometri non ha senso, perché i bar, la chiesa, la scuola e la banca spesso si trovano tutti nella piazza principale, quindi dovrei far valere una distanza minima di 50 metri".
 

Per il sindaco di Mirabello Monferrato quella del Piemonte è "comunque una legge giusta, che ha il merito di aver mosso le acque sul fenomeno Gap. Ma ora bisogna capire dove si va a parare, se lo Stato o la Regione faranno un passo indietro".
 

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