skin

Legge Bilancio: ok commissione Finanze e Affari Sociali, emendamento su gioco di Fdi

07 dicembre 2017 - 08:26

Presentato emendamento su gioco in Commissione Lavoro alla legge di Stabilità, approvata relazione in commissione Finanze e Affari Sociali, M5S contrario a disposizioni sui giochi.

Scritto da Sara
Legge Bilancio: ok commissione Finanze e Affari Sociali, emendamento su gioco di Fdi

Prosegue l'esame nelle commissioni della Camera dei deputati sulla legge di Bilancio, che contiene misure relative ai giochi e in particolare alle gare per scommesse e bingo.

Nella relazione approvata dalla commissione Finanze della Camera sul Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 e relativa Nota di variazioni, approvato dal Senato, si evidenzia: "I commi da 619 a 621 dell’articolo 1, i quali recano disposizioni volte a disciplinare i criteri per le concessioni in materia di giochi, contemperando i principi concorrenziali nella loro attribuzione con l’esigenza di perseguire un corretto assetto distributivo".

Tra gli emendamenti presentati in commissione Lavoro pubblico e privato c'è quello di Walter Rizzetto (Fdi) in cui si chiede: "Al fine di prorogare il regime sperimentale di cui all’articolo 1, comma 9 della legge 23 agosto 2004, n. 243, la facoltà ivi prevista è estesa anche alle lavoratrici che maturano i requisiti previsti dal medesimo comma, entro il 31 giugno 2018 ancorché la decorrenza del trattamento pensionistico sia successiva a tale data, fermi restando il regime delle decorrenze e il, sistema di calcolo delle prestazioni applicati al pensionamento di anzianità di cui al predetto regime sperimentale. Agli oneri derivanti dall’attuazione della proroga si provvede a valere sulle risorse residue dell’articolo 1, comma 281, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e, fino a concorrenza del relativo fabbisogno, con quota parte delle maggiori risorse derivanti dalle disposizioni di cui al periodo successivo. A decorrere dal 1o gennaio 2018 la percentuale del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b) del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 e successi modificazioni, come rideterminata dall’articolo 6, comma 1 del decretolegge 24 aprile 2017, n. 50, è fissata in misura pari al 7 per cento dell’ammontare delle somme giocate".
Ok anche in Commissione Affari Sociali, dove però è stata presentata la relazione di minoranza da parte di alcuni deputati del M5S in cui si delibera nagativamente e in cui si legge: "Da stigmatizzare sono infine le consuete disposizioni in materia di giochi che nulla recano in ordine alla necessità di intervenire sulla cura delle patologie legate al gioco d’azzardo".
LA WEB TAXGianni Melilla (Mdp), nel riservarsi di esprimere più compiutamente la posizione del suo gruppo in sede di discussione e votazione delle proposte emendative e nel preannunciare la posizione contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame, chiede chiarimenti al presidente e relatore, Francesco Boccia, in merito alla posizione che intenderà assumere circa la web tax, in considerazione dell’impegno nel merito assunto negli ultimi anni. In particolare, chiede se il relatore intenda presentare in Commissione una proposta volta a migliorare il testo approvato dal Senato.
Maino Marchi (Pd), rinviando il confronto sugli aspetti del disegno di legge di bilancio all’esame delle proposte emendative e evidenziando che c’è la volontà politica di apportare miglioramenti alle disposizioni introdotte al Senato in tema di web tax, rileva "che l’attuale legislatura lascia il Paese in una situazione migliore rispetto alla precedente, con una crescita che si sta avvicinando a quella media europea e fa presente che, solitamente, i Governi di centrosinistra lasciano il Paese in una situazione migliore".
Il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, afferma: "In merito alla cosiddetta web tax ricordo che sin dall’inizio della presente legislatura era stato proposto, forzando le regole europee, di applicare l’imposta alle società aventi stabile organizzazione in Italia".
Il vice ministro Enrico Morando aggiunge: "Per quanto riguarda invece l’introduzione della cosiddetta web tax, di cui all’articolo 1, commi 578 e seguenti, che di per sé considera un primo rilevante traguardo in tale delicata materia, anticipa la posizione di piena disponibilità e collaborazione del Governo in ordine ad eventuali correttivi o migliorativi che dovessero emergere nel corso dell’esame parlamentare sulla base di specifiche proposte emendative presentate dai gruppi. Analogamente, ritengo che importanti spunti di riflessione potranno provenire dalle forze parlamentari anche sul complessivo tema delle autonomie territoriali, le cui disposizioni non sono state oggetto di modifica nel corso dell’esame presso il Senato e che pertanto potranno essere oggetto di specifica attenzione durante l’iter presso questo ramo del Parlamento".
COMMISSIONE BILACIO - Il termine per la presentazione di emendamenti è fissato alle ore 16 della giornata odierna.

Articoli correlati