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Camera: due interrogazioni su gioco e prevenzione da Pd e M5S

21 dicembre 2017 - 17:21

Due interrogazioni sul gioco e la prevenzione presentate alla Camera dei deputati da M5S e Pd.

Scritto da Sm
Camera: due interrogazioni su gioco e prevenzione da Pd e M5S

Due interrogazioni sul gioco e la prevenzione sono state presentate in Aula della Camera da Pd e M5S.

Marialucia Lorefice (M5S) chiede al ministro della salute sui Serd "quali iniziative fattive e concrete il Ministro interrogato intenda intraprendere, per quanto di competenza, per questo indispensabile servizio pubblico". "In Italia i pazienti con disturbo da uso di droghe o da comportamenti vengono curati nei servizi pubblici per le dipendenze (SerD). Sono strutture del sistema sanitario nazionale, di base e specialistiche, multidisciplinari, distribuite uniformemente nel territorio nazionale, in ogni asl, nel numero di 580. Operano in collaborazione e sinergia con le comunità terapeutiche, le amministrazioni comunali, la scuola, gli altri servizi della asl e il volontariato; i SerD sono stati istituiti dalla legge 26 giugno 1990, n. 162; ad essi sono attribuite le attività di prevenzione primaria, cura, prevenzione patologie correlate, riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo; le strutture sono distribuite uniformemente sul territorio nazionale, in ogni Asl, nel numero attuale di 580; nei SerD si curano ogni anno oltre 300.000 pazienti affetti da patologie da dipendenze, principalmente eroina, cocaina, alcol, tabacco, cannabinoidi, psicofarmaci, gioco d'azzardo patologico; per far fronte a queste molteplici attività c'è bisogno di risorse e dell'acquisizione di ulteriore personale, anche perché il fenomeno del consumo a rischio e delle dipendenze è in continua evoluzione ed espansione".

Marilena Fabbri (Pd) chiede invece se il Governo "intenda assumere iniziative per applicare quanto previsto nella manovra finanziaria 2016 in materia di regolamentazione oraria e riduzione delle occasioni di gioco sul territorio nazionale e come intenda tenere fede all'accordo sottoscritto in sede di Conferenza unificata, favorendo soluzioni che consentano il mantenimento di discipline regionali, facendo prevalere il diritto alla salute dei cittadini piuttosto che gli interessi economici". 

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