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Mantero (Movimento Cinque Stelle): 'Parificare tassazione giochi'

10 febbraio 2018 - 09:16

Matteo Mantero (M5S) analizza quanto fatto dal Governo Gentiloni sul gioco e sottolinea cosa farebbe il suo partito se fosse al Governo.

Scritto da Sara
Mantero (Movimento Cinque Stelle): 'Parificare tassazione giochi'

“Non ritengo che sul gioco ci sia stata una vera inversione di tendenza durante il governo Gentiloni, ma si registra solo una volontà di cambiare rotta a parole,e lo dimostrano i numeri, dato che il gioco continua a crescere”. Parola di Matteo Mantero, deputato uscente pentastellato, il quale è stato membro della commissione Affari Sociali della Camera.

“Anche la riduzione del numero delle slot, al momento, non è ancora visibile, ed è solo un palliativo, dato che restano in piedi giochi molto più pericolosi come Vlt e online, dove la tassazione continua a essere minore. Non ci sono stati da parte del governo interventi su giochi molto più aggressivi e molto meno controllabili. Nonostante il M5S abbia proposto in diverse occasioni di parificare la tassazione di questi giochi a quella delle slot machine”.

In legge di Stabilità “abbiamo proposto di seguire le indicazioni date dall'Osservatorio sulle dipendenze sia per slot che per Vlt (dal costo della partita al tempo di giocata). Questo avrebbe creato due macchine analoghe riducendo la tendenza a dare compulsività, ma differenti nella tipologia di gioco”, ricorda Mantero. 

Quali sono gli obiettivi in materia che ci si deve porre adesso? 
“Il nostro punto di vista è che il gioco è sicuramente completamente deregolamentato. Ci sono state troppe concessioni. Bisogna ridare o mantenere il potere degli enti locali sul settore, con la riduzione graduale dell'offerta di gioco sul territorio nazionale. Bisogna, inoltre, porre il divieto totale della pubblicità sia diretta che indiretta, come si fa con le sigarette. Se saremo al Governo la prima cosa che affronteremo sarà proprio questo”. 
Ma si arriverà a una riforma organica del settore del gioco, come del resto previsto anche nell'intesa in Conferenza unificata?
“Dipende da chi sarà al governo, se continueremo su questo passo credo proprio di no, dato che c'è un continuo tira e molla tra governo ed enti locali. Il primo cerca di voler accentrare il controllo del gioco, di contrasto gli enti locali tentano una regolamentazione locale per limitare i danni sul territorio. Inoltre ci sono contrasti tra concessionari e gestori”.
Cosa farebbe il Movimento Cinque Stelle?
“Lascerebbe il controllo del territorio agli enti locali, sia sugli orari che sulle distanze delle sale giochi da luoghi sensibili, e poi, anche per limitare il contrasto tra i vari attori della filiera, proporrebbe di riequilibrare la pressione fiscale su tutti i giochi, fermo restando l'obiettivo della riduzione dell'offerta”. 

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