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Grosseto: Comune approva Regolamento per l'esercizio del gioco

27 marzo 2018 - 08:21

Il dispositivo specifica alcuni dettagli per le nuove aperture: spazi previsti, requisiti e caratteristiche in linea con la normativa regionale e nazionale.

Scritto da Redazione
Grosseto: Comune approva Regolamento per l'esercizio del gioco

Approvato dal Consiglio comunale di Grosseto il suo primo “Regolamento per l'esercizio del gioco lecito”.

“Questo è un tema molto delicato che come amministrazione pubblica non vogliamo e non possiamo trascurare – dice il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna –, cercando, con gli strumenti a nostra disposizione e per le nostre competenze, di dare un contributo importante per arginare i rischi del gioco d'azzardo patologico. Il messaggio che vogliamo far passare è quello della massima attenzione al rispetto delle regole per limitare il propagarsi di questo fenomeno tra i giovani e gli adulti che spesso ha effetti devastanti per intere famiglie. È uno dei modi da parte del Comune di combattere il fenomeno del gioco illecito e d'azzardo a tutela dei cittadini e del tessuto economico e sociale”. Il Regolamento, composto da 14 articoli, disciplina l'esercizio del gioco lecito nel territorio comunale, tenendo conto delle disposizioni regionali e la normativa nazionale, con finalità volte a prevenire il gioco cosiddetto 'problematico', a promuovere il gioco responsabile e a contrastare il rischio della diffusone dei fenomeni di dipendenza, ma anche per salvaguardare la tutela del contesto urbano, compresi la sicurezza, la viabilità e l'inquinamento acustico.

“Per la prima volta il Comune di Grosseto si dota di un documento per regolamentare sulla base delle direttive regionali e nazionali una materia così sentita e dibattuta – spiega l'assessore al Commercio, Riccardo Ginanneschi -. Vorrei sottolineare che la nuova disciplina non interessa l'esistente e non contrasta con chi è già legittimato a svolgere questa attività. E pur nel rispetto delle libera iniziativa economica, era importante fare chiarezza e  mettere nero su bianco l'iter burocratico e una serie di vincoli rispetto alle aperture di nuovi spazi dedicati al gioco, oltre che disciplinare eventuali modifiche alle attività già esistenti. Il Regolamento chiarisce i procedimenti amministrativi necessari per l’apertura, il trasferimento di sede, le variazioni e la cessazione delle attività imprenditoriali connesse all’intrattenimento, così come i requisiti strutturali e igienico-sanitari dei locali, l'identificazione di ulteriori luoghi sensibili oltre quelli già individuati dalla Regione, i divieti e le prescrizioni per l'esercizio delle attività di gioco e la scelta di un logo comunale che individui gli esercizi che non ospitano apparecchi per il gioco, la vigilanza e le sanzioni. É inoltre specificato il divieto di aprire centri di scommesse e spazi per il gioco con vincita in denaro, nonché la nuova installazione di apparecchi per il gioco lecito all’interno dei centri e degli stessi spazi a una distanza inferiore a 500 metri, misurata in base al percorso pedonale più breve, rispetto a luoghi sensibili quali: istituti scolastici di qualsiasi grado, comprese le scuole dell’infanzia e gli asili nido, i luoghi di culto, i centri socio-ricreativi e sportivi, le strutture residenziali o semiresidenziali che operano in ambito sanitario o socio-assistenziale, gli istituti di credito e sportelli bancomat, gli esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati. La stessa indicazione sulla distanza riguarda i parchi pubblici di via Giotto e di  via Leoncavallo, la biblioteca Chelliana e l'ospedale Misericordia.
È inoltre vietata l’installazione di sportelli bancari, postali e bancomat all’interno dei locali di esercizio del gioco. Per esigenze di decoro urbano e tutela del patrimonio storico-monumentale, nel centro storico del capoluogo e delle frazioni non è consentito l’insediamento di nuovi spazi per il gioco con vincita in denaro e di nuovi centri di scommesse. Infine l'installazione di apparecchi per il gioco non è consentita  nei locali di proprietà del Comune e delle società partecipate, negli esercizi situati su area pubblica rilasciata in concessione temporanea, compresi i dehor/gazebo seppur debitamente autorizzati.

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