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Proroga legge Gap Liguria, audizioni in commissione Salute il 26 aprile

19 aprile 2018 - 14:54

Il 26 aprile nuova seduta della commissione Salute del consiglio regionale della Liguria sulla proroga a legge sul Gap, in audizione operatori del gioco e istituzioni.

Scritto da Fm
Proroga legge Gap Liguria, audizioni in commissione Salute il 26 aprile

Nulla di fatto alla commissione Salute del consiglio regionale della Liguria che nella seduta di oggi, 19 aprile, era chiamata a discutere e ad approvare il disegno di legge sulla proroga del termine di cui all'articolo 2 comma 1 della legge regionale 30 aprile 2012, n. 17 “Disciplina delle sale da gioco”.

Nulla di fatto ma tutto rimandato al 26 aprile, secondo quanto apprende Gioconews.it dalla segreteria della commissione, quando sono in programma una serie di audizioni con alcuni operatori del settore del gioco e figure istituzionali.

Intanto sulla proroga della proroga alla scadenza delle concessioni in essere determinata dalla Giunta Toti nell'aprile 2017, preludio a una normativa sul Gap, piovono le critiche del Difensore civico della Liguria, che svolge anche le funzioni di Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Francesco Lalla, e del responsabile dell’Ufficio Dario Arkel.


"Si tratta di un’ulteriore proroga rispetto allo spostamento delle slot machine e videolottery situate entro i 300 metri da cosiddetti luoghi sensibili quali scuole, chiese e palestre. Riteniamo necessario che non solo le eventuali nuove macchinette vengano poste ad una più congrua distanza dai luoghi di socializzazione, ma che ciò avvenga, senza eccezioni né riserve, anche per quelle già situate nelle vicinanze di 'siti sensibili' frequentati da adolescenti". Tutto ciò per Lalla e Arkel determinerà "una sempre costante, se non maggiore, affluenza di partecipanti a questi giochi che, a dire degli specialisti, sovente creano dipendenza e sono, pertanto, ritenuti nocivi per la salute se utilizzati in modo compulsivo. Rileviamo come tali pratiche possano coinvolgere minori in modo diretto poiché i controlli non sono effettuati a tappeto e svolti con sistematicità. Come per qualsiasi pratica che crea dipendenza, anche quella del gioco d’azzardo, se può legalmente essere svolta, deve essere posizionata e controllata per salvaguardare gli adolescenti, per non dire i bambini. E’ doveroso, inoltre, considerare che l’uso-abuso di queste macchinette non solo può causare gravi perdite economiche, ma anche distogliere i genitori dal tempo e dall’attenzione da dedicare ai propri figli".
 

Critiche anche dal capogruppo Gianni Pastorino e dal consigliere regionale Francesco Battistini (Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria): "Questo pomeriggio la commissione regionale sanità ha iniziato a discutere l’ennesima proroga “salva-slot”, che di fatto impedisce l’applicazione delle misure sulla ludopatia e sul gioco d’azzardo contenute nella legge del 17/2012. Provvedimento che sarebbe entrato in vigore nell’aprile 2017, se solo non fosse stato affossato dalla giunta Toti. 

Da una regione che poteva essere all’avanguardia, rischiamo di diventare lo zimbello legislativo d’Italia. Dopo aver promesso dei correttivi in tempi stretti, oggi la maggioranza rifila ai liguri un’altra proroga scandalosa.
Grave: prima di tutto perché questo è un attestato di incapacità. È chiaro che Toti, Rixi e Viale non abbiano saputo gestire il problema, visto che la proroga 2017 doveva essere l’ultima.
E poi: mentre lo scorso anno i termini di applicazione slittavano solo di 12 mesi, stavolta il termine è indefinito. Almeno fintanto che, e qui sta l’assurdo, non ci sarà una legge regionale sulla ludopatia che per ora rimane chiusa in un cassetto.
A noi sembra un cortocircuito creato ad arte. Chi ci assicura una discussione e dunque un’approvazione delle misure sul gioco d’azzardo patologico, visto che le uniche proposte concrete arrivano dall’opposizione? Su questo punto la maggioranza ha fatto solo chiacchiere, per ora; ma nel frattempo fa l’occhiolino alle lobby del gioco.  Risultato: proroga 'ad libitum' e nessuna restrizione contro un fenomeno che negli ultimi anni si è trasformato in una vera piaga sociale. Siamo onesti, a noi questa sembra l’anticamera di una sanatoria, senza peraltro assumersi la responsabilità di una decisione chiara e trasparente. Come mai, ci chiediamo, la giunta Toti tiene così tanto al gioco d’azzardo, proprio mentre crollano l’occupazione e le performance industriali in settori chiave della nostra economia?
L’assessore Viale non si azzardi a dire che i tempi si sono allungati per le troppe proposte messe in campo dalle opposizioni. Lo abbiamo sentito quest’oggi in commissione, ma tutti noi partivamo da un dato preciso: applicazione subito della legge regionale 17/2012".

 

LA PRESA DI POSIZIONE DEL PD DI GENOVA - "Di fronte alle diverse proteste che si stanno alzando rispetto alle decisioni della Giunta regionale in tema di gioco d'azzardo e di eventuali sanatorie, constatiamo con stupore come il Comune di Genova continui a non pronunciarsi in materia. Da parte degli assessori Francesca Fassio, Paola Bordilli e del sindaco Marco Bucci il silenzio è tombale": così Cristina Lodi, capogruppo Pd Comune di Genova e Alberto Pandolfo, segretario Pd Genova. "Oggi l'allarme è arrivato anche da un osservatore di rilievo come il Difensore Civico e Garante dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Francesco Lalla - proseguono - Quest'ultimo, insieme al responsabile dell'Ufficio, Dario Arkel, ha sottolineato quanto il gioco d'azzardo possa avere gravi conseguenze sui bambini e sui ragazzi e nel complesso sulle famiglie. Quelle stesse famiglie che la giunta Bucci dice di voler aiutare e tutelare, anche attraverso l'Agenzia dedicata. Ma allora perché non si pronuncia e non prende una netta posizione su questo problema? E come pensa di conciliare l'assessore Bordilli la tutela dei minori e delle attività produttive?. Come Gruppo consiliare del Pd chiederemo la convocazione di una apposita Commissione sul tema. Ci auguriamo che, in quell'occasione, la maggioranza si pronunci contro eventuali sanatorie per le slot machines, nell'interesse di tutti i cittadini, a cominciare dai più piccoli e indifesi", concludono.

 

Sul tema prende posizione anche la deputata del Pd Raffaella Paita: "Nascondere le slot sotto al tappeto, come ha fatto Toti con la sua sanatoria, non serve a nulla. A dirlo non è solo il buon senso e una politica attenta al contrasto della ludopatia, quella messa in campo dal Pd, a dirlo oggi è anche il garante per l'infanzia. Slot machine e videolottery sono diventate una vera e propria piaga sociale. Una cosa che a noi era già chiara sei anni fa: per questo approvammo la legge 17, al solo scopo di dare il tempo agli esercenti di riorganizzare la loro attività, per arrivare a una stretta per salvaguardare le vittime della ludopatia. Esattamente il contrario di quello che vuol fare la giunta Toti, che di proroga in proroga sta sempre coi più forti abbandonando i più deboli a loro stessi".

 

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