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Butti (FdI): 'Decreto Dignità, lotta a Gap va condotta su basi scientifiche'

21 luglio 2018 - 10:21

Il deputato di Fratelli d'Italia Alessio Butti evidenzia e conseguenze del decreto Dignità sui concessionari di gioco e anche sui consumatori.

Scritto da Anna Maria Rengo
Butti (FdI): 'Decreto Dignità, lotta a Gap va condotta su basi scientifiche'

 

“La ludopatia non si combatte per decreto ma su basi scientifiche, che devono supportare provvedimenti ad hoc. Invece, sul tema sono state diffuse tabelle che non hanno rispondenza scientifica: fermo restando che è un fenomeno serissimo, la ludopatia è un problema circoscritto a circa 400mila persone in Italia”. Torna a sottolinearlo il deputato di Fratelli d'Italia Alessio Butti, che già ieri 20 luglio aveva promosso un incontro pubblico a Como per parlare delle conseguenze del divieto di pubblicità del gioco introdotto con il decreto Dignità, soprattutto per i casinò italiani e per quello di Campione d'Italia in particolare.
“Il blocco della pubblicità – evidenzia – avrà conseguenze su chi ha pagato una concessione di gioco in Italia, mentre chi ha una licenza in paesi offshore avrà campo libero, come già si comincia a vedere su internet. Ho cercato di far capire al ministro di Maio che il blocco della pubblicità non combatte l'abuso, prendendo come esempio il tabacco. La legge che ne vieta la pubblicità risale al 1962 (ed è stata successivamente modificata Ndr) ma il consumo di tabacchi è aumentato, in Italia, fino al 2003, quando ha iniziato a scendere. Che cosa è successo nel 2003? Si è introdotto il divieto di fumo nei locali pubblici, è stato aumentato il prezzo delle sigarette, sono state avviate campagne di comunicazione sui rischi, compresa quella sui pacchetti di sigarette. Il divieto di pubblicità non ha avuto alcun effetto, sono altri gli interventi da mettere in atto per combattere il gioco patologico. In pù, il decreto Dignità introduce l'aumento del Preu per le slot e Vlt, e le relazioni dei tecnici parlamentari evidenziano che questo potrebbe portare alla riduzione del payout. Così facendo, il costo del divieto della pubblicità del gioco sarà scaricato sugli stessi giocatori!”.

GLI EMENDAMENTI DI FDI - Fratelli d'Italia ha presentato un centinaio di emendamenti all'intero decreto Dignità: “Su una quarantina saremmo anche disponibili a soprassedere, ma non su quelli sull'articolo 9. Auspichiamo che ci sia l'opportunità di avviare una discussione e che non si ponga la fiducia”.
La gamma di emendamenti di FdI all'articolo 9 apre a diversi livelli di “negoziato”, dal limitare la pubblicità del gioco alle fasce orarie no protette, all'istituzione di una commissione, della quale facciano parte gli stakeholder, per valutare la qualitè della comunicazione commerciale, fino all'abolizione del divieto. La prossima sarà la settimana decisiva, con la ripresa dei lavori delle commissioni riunite Lavoro e Finanze sugli emendamenti.

 

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