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Osservatorio Gap Toscana, Neri (Anci): 'Fare sistema ed educare'

18 dicembre 2018 - 08:51

Ecco le proposte presentate da Simona Neri di Anci Toscana all'Osservatorio regionale per il contrasto al Gap, si punta su formazione, tavoli territoriali e comunicazione.

Scritto da Redazione
Osservatorio Gap Toscana, Neri (Anci): 'Fare sistema ed educare'

Impostare un monitoraggio continuo e verificare l’effetto delle politiche applicate; massimizzare le azioni di governance per evitare sovrapposizioni operative; promuovere la raccolta di buone pratiche territoriali, rafforzare il sistema territoriale di presa in carico come delineato nelle linee guida regionali.

Sono alcune delle azioni proposte da Simona Neri, responsabile di Anci Toscana per il tavolo sul Gap, durante la riunione dell'Osservatorio regionale per il contrasto al gioco d’azzardo tenutasi ieri, 17 dicembre, nella sede del consiglio regionale della Toscana.

 

Il documento, presentato agli assessori e ai consiglieri regionali, rappresentanti di Comuni, organizzazioni di volontariato, esperti in materia di contrasto al Gap e rappresentanti dei SerD delle 3 Asl toscane seduti al tavolo, ha “lo scopo di sottoporre una proposta di 'intelaiatura' delle azioni volte al contrasto della patologia da gioco d’azzardo che permetta di rendere più efficace la progettazione sia dal punto di vista tecnico/metodologico che della governance. Le misure principali in buona parte sono già presenti nell’ultimo Piano di contrasto regionale e corrispondono ad alcune priorità che il tavolo toscano di Anci intende promuovere”.
 
Nella proposta presentata all'Osservatorio, Neri ricorda: “Il mondo dell’azzardo è in continua evoluzione, la prima importante misura è quindi la conoscenza. Occorre impostare un monitoraggio continuo di questo complesso fenomeno in relazione ai diversi tipi di gioco, ai fattori territoriali (antropologia, economia), ai diversi target coinvolti (adolescenti, adulti, anziani, stranieri), verificare l’effetto delle politiche applicate con occhio attento sulla presenza delle mafie in Toscana in collegamento con questo comparto.
Le azioni di comunità comprendono invece il potenziamento e/o la creazione di tavoli territoriali, lo sviluppo delle azioni di contrasto svolte a livello comunale, prevenzione e promozione della salute a scuola. Ovviamente tema centrale della proposta riguarda l’azione di presa in carica rafforzando il sistema territoriale di presa in carico come delineato nelle linee guida regionali.
Ultima ma non per importanza, la comunicazione e quindi le azioni di 'de-slottizzazione' di imprese commerciali, circoli etc. ed eventi che possano sensibilizzare la popolazione generale”.
 
 
Inoltre, “occorre massimizzare le azioni di governance per evitare sovrapposizioni operative e interventi i cui esiti non possono essere monitorati e valutati. Ciò che si propone oggi ai soggetti dell’Osservatorio regionale per la definizione del prossimo Piano regionale di contrasto è quindi un approccio di tipo partecipato ed inclusivo attraverso il quale si coinvolgano una pluralità di soggetti (amministrazioni pubbliche di diverso livello e funzione, associazioni di varia natura e orientamento ecc.) ai quali consentire una partecipazione attiva alla definizione di politiche pubbliche rispetto ad un tema, come quello del gioco d’azzardo patologico, che ha ricadute a volte disastrose sulla vita delle singole persone, delle famiglie e della collettività. L’obiettivo di fondo è quello di 'fare sistema', avanzando nuove regole e metodologie di programmazione al fine costruire interventi fortemente integrati con il territorio e misurabili sugli effetti”.
 
 
“Attualmente Anci Toscana è coinvolta nell’ambito di un progetto di formazione per i tecnici comunali (Polizia Municipale e Suap) per migliorare i sistemi di regolamentazione, controllo e sanzione. Nell’ambito di questo progetto verrà promossa la raccolta di buone pratiche territoriali, utili per fornire riferimenti di benchmarking per la rete dei comuni toscani.
Lo sviluppo di questa azione, insieme alla necessità di fornire ai territori della Toscana un 'luogo' di raccolta non solo delle buone prassi, ma del monitoraggio scientifico, delle iniziative e dell’apparato normativo, rendono strategica la creazione di un portale dedicato al gioco d’azzardo patologico cui Anci è interessato a partecipare. Particolarmente strategica sembra essere inoltre la metodologia della 'peer education' nelle scuole e dell’utilizzo positivo delle piattaforme web rivolte ai giovani”, conclude la responsabile del tavolo di Anci Toscana sul Gap.
 

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