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Servizio bilancio: '143 mln di euro da rinnovo concessioni nel 2022'

11 novembre 2019 - 08:48

Il Servizio bilancio si sofferma su gioco, nell'esaminare gli effetti sui saldi e conto risorse e impieghi del disegno di legge 2020.

Scritto da Amr
Servizio bilancio: '143 mln di euro da rinnovo concessioni nel 2022'

Mentre si apre una settimana di lavori, in quinta commissione Bilancio del Senato, sul disegno di legge di bilancio 2020 tra audizioni e presentazione degli emendamenti (il termine ultimo scade nel primo pomeriggio di sabato 16 novembre, il Servizio bilancio esamina gli effetti sui saldi e conto risolse e impiegni del Ddl e si sofferma anche sul gioco. In particolare, "tra le maggiori entrate extratributarie, si segnalano quelle relative al rinnovo delle concessioni di giochi per circa 143 milioni di euro nel 2022, nonché il gettito derivante dall'eliminazione delle esenzioni riguardanti la coltivazione di idrocarburi, per circa 40 milioni di euro in ciascuno dei tre anni del periodo di riferimento".

Intanto, questa mattina, lunedì 11 novembre, scade il termine per presentare gli emendamenti, in commissione Finanze alla Camera, al decreto fscale e alle sue numerose disposizioni sul gioco: dall'aumento del Preu alla proroga dei bandi per bingo scommesse, dal rinvio del debutto della Awpr all'arrivo degli agenti sotto copertura.

LA NOTA DI LETTURA DEL SERVIZIO BILANCIO - Il Servizio Bilancio pubblica anche la nota di lettura delle disposizioni della Manovra. Ecco il testo integrale di quelle che riguardano gli articoli sul gioco, il 92 e il 93.

 

Articolo 92
(Concessione per il gioco mediante apparecchi da intrattenimento)
La proposta normativa in commento prevede che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli – con gara da indire entro il 31 dicembre 2020, mediante procedura aperta, competitiva e non discriminatoria – attribuisca le seguenti concessioni:
1) 250.000 diritti per apparecchi Awp (di cui all’art. 110, comma 6, lettera a) del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps)  con una base d’asta non inferiore ad euro 1.400 e che consentono il gioco da ambiente remoto;
2) 58.000 diritti per apparecchi Vlt (di cui all’art. 110, comma 6, lettera b), con base d’asta non inferiore ad euro 15.500 per ogni diritto, con una offerta minima di 2.500 diritti;
3) 35.000 diritti per l’esercizio di punti vendita presso bar e tabacchi in cui poter collocare gli apparecchi Awp che consentono il gioco solo da ambiente remoto, con base d’asta non inferiore ad 11.000 euro per ogni punto vendita, con una offerta minima di 100 diritti;
4) 2.800 diritti per l’esercizio di sale in cui è possibile collegare gli apparecchi Vlt che consentono il gioco solo da ambiente remoto, con una base d’asta non inferiore a 30.000 euro per ogni punto vendita con un’offerta minima di 100 diritti;
5) 50 diritti per poter offrire il gioco a distanza, con base d’asta non inferiore ad euro 2.000.000 per ogni diritto.
Gli apparecchi Awp e Vlt sono collegati alla rete per la gestione telematica del gioco lecito da collocare nei punti vendita indicati nonché nelle sale scommesse e nelle sale bingo.
Le concessioni hanno durata di 9 anni, non rinnovabile. In caso di aggiudicazione le somme devono essere versate in due rate: la prima pari al cinquanta per cento della base d’asta entro trenta giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione della concessione, e la differenza tra l’offerta presentata ed il versamento effettuato entro 30 giorni dalla sottoscrizione della convenzione di concessione.
Alle gare possono partecipare i soggetti che già esercitano attività di raccolta di gioco in uno degli Stati dello Spazio economico europeo, avendovi la sede legale ovvero operativa, sulla base di valido ed efficace titolo abilitativo, dimostrata qualificazione morale, tecnica ed economica.
Al fine di assicurare lo svolgimento delle gare e la collocazione dei punti vendita di gioco si fa rinvio ad un Dm del Ministro dell’economia e delle finanze per fissare regole uniformi per tutto il territorio nazionale in ordine alla distribuzione dei punti vendita.
Come chiarito dalla relazione illustrativa, la gestione di tali concessioni è attualmente affidata a 11 soggetti fino alla scadenza della convenzione che avrà luogo nel marzo 2022. La disposizione in esame rivede l’oggetto e il modello del rapporto concessorio per la specifica tipologia del gioco.
L’attuale concessione infatti, riguarda la “gestione della rete telematica” cui tutti gli apparecchi da gioco devono essere collegati, mentre nessun rapporto diretto ha l’Agenzia per quanto riguarda la gestione degli apparecchi e i locali in cui essi sono installati; attività questa svolta autonomamente dai concessionari che vi rispondono direttamente nei confronti dell’Agenzia. Il nuovo modello concessorio – sempre secondo la relazione illustrativa – avrebbe il pregio di:
a) ridefinire la rete distributiva dell’offerta di questa tipologia di gioco, prevedendo un numero massimo di punti di raccolta del gioco mediante apparecchi, oltre al numero massimo di macchine;
b) razionalizzare il mercato nel suo complesso, diminuendo il numero complessivo degli operatori (che diventano, peraltro, tutti “concessionari”), che assumerebbero dimensioni medio/grandi, con semplificazione e maggiori efficacia dei controlli e una migliore compliance.
La Rt, dal punto di vista della quantificazione degli introiti, prevede:
a) 250.000 diritti per la gestione degli apparecchi da gioco di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a) con una base d’asta di 1.400 euro per ogni diritto, da cui consegue un valore totale a titolo di una tantum non inferiore a 350 milioni di euro;
b) 58.000 diritti per la gestione degli apparecchi da gioco di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), con base d’asta di 15.500 euro per ogni diritto, da cui consegue un valore totale a titolo di una tantum non inferiore a 899 milioni di euro;
c) 35.000 diritti per l’esercizio dei punti vendita in cui è possibile installare apparecchi da gioco di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a), con base d’asta di 11.000 euro per ogni diritto, da cui consegue un valore totale di 385 milioni di euro;
d) 2.800 diritti per l’esercizio dei punti vendita in cui è possibile installare apparecchi da gioco di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), con base d’asta di 30.000 euro per ogni diritto, da cui consegue un valore totale di 84 milioni di euro.
e) Stante la prossima scadenza delle concessioni di gioco on line, la norma prevede altresì la messa a gara di 50 concessioni per l’offerta del gioco a distanza, con base d’asta di 2.000.000 di euro per ogni diritto, con conseguente introito complessivo a titolo di una tantum di almeno 100 milioni di euro.
f) La disposizione prevede inoltre che la una tantum venga versata in due rate: la prima, pari al cinquanta per cento della base d’asta, entro 30 giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione della concessione e la differenza tra l’offerta presentata ed il versamento effettuato entro 30 giorni dalla sottoscrizione della convenzione di concessione. Tali pagamenti avranno verosimilmente luogo rispettivamente nel corso del 2021 e del 2022.
In termini di cassa l’entrata erariale è quantificabile in 909 milioni di euro per il 2021 e 909 milioni di euro per il 2022.

In termini di competenza, tali cifre vanno ripartite per la durata novennale delle concessioni a partire dalla data della loro decorrenza, fissata nel 2022 per gli apparecchi e nel 2023 per le concessioni on line.
Al riguardo, si riscontrano positivamente i conteggi effettuati sulla cui base la Relazione giunge a stimare un gettito complessivo di 1.818 milioni di euro, suddiviso in due quote in ragione delle modalità di pagamento che si ipotizza possano interessare due esercizi finanziari (2021 e 2022) sulla base di una ragionevole previsione sui tempi di pagamento.
Tuttavia, si rileva che l’avvenuta contabilizzazione ex ante nei saldi di finanza pubblica di tali incassi non considera l’impatto finanziario che potrebbe derivare da eventuali contenziosi in ordine alla regolarità delle procedure di gara; la qual cosa potrebbe avere riflessi in ordine ai tempi di acquisizione degli incassi attesi rispetto a quanto ipotizzato nella Rt.

Articolo 93
(Incremento del prelievo sulle vincite)
La proposta normativa in commento incrementa il prelievo sulle vincite conseguite mediante Vlt ed il diritto sulle vincite conseguite ai giochi numerici a totalizzatore nazionale ed alle lotterie nazionali ad estrazione spontanea.
Nello specifico si prevede:
– che per le Vlt, il prelievo erariale unico (Preu) sulle vincite è rimodulato come segue:
a) 1,9 per cento dal 1 maggio 2020 e 1,3 per cento dal 1 gennaio 2021, per la vincita o parte di essa fino a 500 euro;
b) il 15 per cento dal 1 maggio 2020, per la parte di vincita eccedente i 500 euro;
– che è elevato al 15% il diritto sulle vincite eccedenti i 500 euro conseguite attraverso i giochi vinci per la vita -win for life, vinci per la vita. win for life gold e SiVince tutto, lotterie nazionali ad estrazione istantanea, Enalotto, Superstar.
Con provvedimento del direttore dell’agenzia delle dogane e dei monopoli è modificata la percentuale del prelievo sulla vincita dei giochi Superenalotto e Superstar destinata al fondo per integrare i montepremi relativo alle vincite di quarta e quinta categoria dell’Enalotto al fine di adeguarla alle nuove aliquote del prelievo sulle vincite.
La Rt rappresenta che le vincite totali sulle Vlt registrate nel 2018 sono pari a 21,5 miliardi di euro, di queste 1 miliardo di euro costituisce la parte eccedente delle vincite superiore a 500. Pertanto, il prelievo sulle vincite fino a 500 euro, con l’aliquota dell’1,9% darebbe un maggior gettito annuo stimato pari a 389,5 milioni di euro (20,5 milioni x 1,9%).
Considerato che l’aumento del prelievo avviene a partire dal mese di maggio 2020, le maggiori entrate stimate per l’anno 2020 ammontano a 259,6 mln di euro.
A partire dal 2021, il prelievo sulle vincite fino a 500 euro, con l’aliquota dell’1,3% è stimato pari a 266,5 mln di euro/anno.
Il totale del prelievo sulle vincite superiori a 500 euro, registrato per il 2018 per le VLT, è pari a 120 mln di euro. L’aumento dell’aliquota dal 12% al 15% per queste vincite, con un incremento di 3 punti percentuali (pari al 25% dell’aliquota attuale), si stima porterà a un incremento delle entrate pari a 30 mln/anno. Considerato che l’aumento del prelievo avviene a partire dal mese di maggio 2020, le maggiori entrate stimate per l’anno 2020 ammontano a 20 mln di euro.
Il totale del prelievo sulle vincite superiori a 500 euro, registrato per il 2018 per i giochi numerici a totalizzatore e per le lotterie istantanee, è stato pari a 80 mln di euro.
L’aumento dell’aliquota dal 12% al 15% per queste vincite, con un incremento di 3 punti percentuali (pari al 25% dell’aliquota attuale), si stima porterà a un incremento delle entrate pari a 20 mln di euro/anno. Considerato che l’aumento del prelievo avviene a partire dal mese di marzo 2020, le maggiori entrate stimate per l’anno 2020 ammontano a 16,5 mln di euro.
Complessivamente, quindi, le maggiori entrate stimate sono le seguenti:

2020   2021   2022
296,1  316,5  316,5

Il precedente aumento disposto dall’art. 6, comma 3, del D.L. n. 50/2017, convertito dalla legge n. 96/2017, che ha portato il prelievo dal 6% al 12% non ha avuto apprezzabili effetti sui volumi dei giochi interessati, in quanto il prelievo incide sulle vincite di importo relativamente elevato. Analoghe considerazioni valgono per l’introduzione del prelievo sulle vincite conseguite con le Vlt per importi fino a 500 euro, considerando la misura del prelievo. Si osserva che per il gioco del 10&lotto, per il quale il prelievo si applica anche sulle vincite fino a 500 euro, l’aumento dal 6% all’8% (superiore a quello previsto dalla disposizione in commento), disposto dal citato art. 6 del D.L. n. 50/2017, non ha comportato alcuna flessione sulla raccolta.
Al riguardo, si rappresenta che la stima del gettito riveniente dall’aumento del Preu sulle vincite per le Vlt si fonda sul valore delle vincite. L’importo complessivamente indicato, pari a 21,5 mld di euro è positivamente riscontrato nel Libro blu 2018 – sezione giochi – organizzazione statistica ed attività – Agenzia delle dogane e dei monopoli – di cui si riporta di seguito un estratto riferito al riepilogo generale sui volumi di gioco.

Per le Vlt il dato relativo alle vincite è in crescita e nel 2018 è indicato pari a 21,517 miliardi di euro. Appare prudenziale il fatto che nella determinazione del gettito non si sia tenuto conto del trend in aumento di quanto giocato nel settore.
Anche le informazioni fornite in ordine all’impatto sulla domanda di gioco nel settore Vlt che sarebbe potuto derivare dall’incremento della tassazione va nella medesima direzione.
Non si hanno pertanto osservazioni per quanto di competenza.

 

 

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