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Manovra bilancio, stangata sulle slot del Governo: Preu al 23,9 percento

07 dicembre 2019 - 08:56

Ecco i dettagli dell'emendamento alla Manovra che il Governo sta mettendo a punto sul gioco: più Preu per le slot, meno per le Vlt, tassa su vincite e riduzione payout.

Scritto da Anna Maria Rengo
Manovra bilancio, stangata sulle slot del Governo: Preu al 23,9 percento

Tutto è sospeso fino a lunedì prossimo, quando riprenderanno i lavori in commissione Bilancio del Senato, ma intanto, come del resto annunciato, il Governo ultima i dettagli di un emendamento al disegno di legge di bilancio 2020-2022 con cui chiede ulteriori 300 milioni di euro al settore del gioco, così da far quadrare i conti per ridurre e rinviare la plastic tax, oltre che far slittare la tassa sulle bibite a ottobre. E ancora una volta, a essere chiamato in causa è il settore delle slot, il cui prelievo erariale unico è già stato portato, con il decreto fiscale, al 23 percento a partire dal 10 febbraio del prossimo anno.

Tuttavia, l'intervento in Manovra è più pesante e si parla di portare il Preu al 23,9 percento sino al 31 dicembre 2020, per poi passare al 24 percento a partire dal 1° gennaio 2021: questo salvo correttivi dell'ultimo minuto o rilievi mosssi dalla Ragioneria dello Stato.

Invece, per quanto riguarda le Vlt, il prelievo passerà, rispetto al 9 percento sancito con il decreto fiscale (che ha ottenuto ieri 6 dicembre il via libera della Camera), all'8,5 percento fino al 31 dicembre 2020, e poi passare all'8,6 percento a partire dal 1° gennaio 2021.

LA RIDUZIONE DEL PAYOUT - A queste pesanti misure si accompagna la riduzione del payout, con una percentuale di restituzione minima delle giocate alle slot che scende al 65 percento, come previsto anche nell'emendamento Mirabelli (Pd) che resta tuttora all'esame della commissione Bilancio. 

LA TASSA SULLE VINCITE - Anche i giocatori sono chiamati a fare la loro parte, come del resto già prevede l'articolo 93 della Manovra, dedicato alla tassazione sulle vincite. Per quelle delle Vlt lo Stato tratterrà il 20 percento sugli importi superiori ai 200 euro, mentre per i fortunati di Gratta&Vinci, Superenalotto, Win for Fife, Win for Life Gold e SiVince tutto, lotterie nazionali, Enalotto, Superstar, il prelievo del 20 percento si applicherà alla quota di vincita superiore ai 500 euro. Inoltre, dal 1° gennaio 2021 dovrebbero essere tassate anche le somme superiori ai 25 euro vinte a Win for Life, SiVinceTutto SuperEnalotto e ai Gratta & Vinci, mentre resterebbe fuori il SuperEnalotto.

In totale, tra le misure previste nel decreto fiscale, quelle già in Manovra e quelle che stanno per entrarvi, il settore del gioco contribuirà ai conti pubblici per oltre 1 miliardo di euro.

I SUBEMENDAMENTI - Intanto, il Movimento 5 Stelle torna alla carica sul gioco, presentando dei subemendamenti all'emendamento del Governo all'articolo 17, nel quale, in realtà, non si parlava di ulteriore tassazione per il settore.

 

Vedono tutti come prima firmataria la senatrice Elisa Pirro che, con diverse finalità, chiede di introdurre un articolo 93-bis dal titolo "Prelievo sulle lotterie" e che prevede che "a decorrere dal 1º gennaio 2020 è dovuto un diritto pari al 15 per cento sulla parte della vincita eccedente euro 25, conseguita attraverso i seguenti giochi, anche se a distanza: Vinci per la vita-Win for life, Vinci per la vita - Win for Life Gold e «SiVinceTutto SuperEnalotto», lotterie nazionali ad estrazione istantanea" e che "il diritto sulla vincita di cui al comma 1, lettera a) è trattenuto all'atto del pagamento della vincita stessa e deve essere versato dal concessionario unitamente al primo versamento utile della quota della raccolta del gioco dovuta all'erario. Con successivo decreto direttoriale sono stabilite le disposizioni attuative e i controlli previsti ai fini dell'applicazione del presente comma".

 

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