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Regione Lombardia al Governo: 'Coronavirus, prorogare ordinanza di una settimana'

29 febbraio 2020 - 08:26

Dopo essersi confrontata con vari esperti scientifici, la Regione Lombardia ha chiesto al Governo di prorogare l'ordinanza per il contenimento del Coronavirus per un'altra settimana.

Scritto da Redazione
Regione Lombardia al Governo: 'Coronavirus, prorogare ordinanza di una settimana'


La Regione Lombardia ha proposto al Governo di "mantenere per un'altra settimana le misure di contenimento già attuate (fino al 1° marzo), sia quelle nei comuni della zona rossa, che quelle previste per tutta la Regione".

Lo hanno comunicato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana (in collegamento video) e l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa convocata a Palazzo Lombardia ieri, 28 febbraio, per fare il punto sul Coronavirus, cui hanno preso parte anche il vice presidente Fabrizio Sala e gli assessori Davide Caparini (Bilancio) e Pietro Foroni (Protezione civile).

"È una decisione - ha spiegato il governatore - che nasce dopo un approfondito confronto con personalità tecnico scientifiche di grande spessore che possono aiutare a fare chiarezza sulla situazione".


GALLERA: VALUTAZIONI FRUTTO VALUTAZIONE DEI NOSTRI ESPERTI - "Otto giorni fa - ha spiegato Gallera - abbiamo registrato il primo caso di positività; venerdì abbiamo adottato le prime misure su un'area circoscritta dove si erano registrati i primi casi. Venerdì abbiamo emesso una prima ordinanza frutto della valutazione dei nostri esperti; domenica, dopo un'intensa giornata di confronti, sono state adottate misure di un certo tipo e zona rossa e zona gialla con una serie di restrizioni. Sono passati 6 giorni dall'ordinanza, abbiamo iniziato a tirare alcune somme sui dati che abbiamo raccolto in questi giorni".
 
 
I DATI AGGIORNATI - Gallera ha anche aggiornato i 'numeri': sono stati eseguiti 4835 tamponi e il 75 percento ha dato esito negativo, l'11 percento è risultato positivo e il 14 percento è in corso di valutazione.
Ad oggi le persone positive sono 531 (il 10 percento è personale sanitario), di questi 235 sono ricoverati e 85 in terapia intensiva. I decessi di persone con Coronavirus sono 17.
Ecco i dati per provincia: Bergamo, 103, pari al 19 percento; Brescia, 13, pari al 2 percento; Cremona, 123, pari al 23 percento; Lodi, 182, pari al 34 percento; Monza e Brianza, 6,  pari all'1 percento; Milano, 29, pari al 5 percento; Pavia, 49, pari al 9 percento; Sondrio, 3, pari all'1 percento; Varese, 3, pari all'1 percento. In fase di verifica: 20, pari al 4 percento.
 
 
LA SITUAZIONE DI LODI - Al Pronto soccorso di Lodi stanno arrivando circa 100 persone al giorno, tutte con un quadro clinico compromesso. Se prima si registravano circa 180 accessi al giorno, oggi hanno una media 100 ma tutti con situazioni compromesse e che arrivano ad un aggravamento molto veloce. Abbiamo subito individuato posti letti in sub intensiva, e 15 pazienti sono stati subito portati a Niguarda, la stessa cosa era successa la sera prima a Cremona.
"Il sistema sanitario - ha aggiunto Gallera - è in grado di gestire tutte queste situazioni e di farsene carico. Va anche tenuto presente che l'incidenza di questa infezione è alta, ma si registra in un territorio dove vive circa il 3 percento della popolazione regionale. Il virus clinicamente non dà problemi ed è facilmente risolvibile nel 90 percento dei pazienti.
Per favorire comportamenti virtuosi che evitano i contatti e la diffusione del virus, la Regione adotterà una campagna di comunicazione massiccia.
Per proteggere gli ospedali dalla diffusione interna del virus saranno effettuati tamponi all'ingresso delle patologie respiratore e tutto il personale sarà fornito di idonei dispositivi di protezione personale.
La rete ospedaliera sarà potenziata con interventi urgenti di rafforzamento delle terapie intensive e subintensive tramite: 1) l'assunzione straordinaria di personale; 2) la formazione rapida del personale per l'assistenza respiratoria; 3) l'acquisizione di respiratori, monitor, sistemi di ventilazione assistita.
Per raggiungere lo stesso obiettivo, sarà anche importante mantenere al domicilio i pazienti positivi che non manifestano gravi patologie.
 
 

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