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Cura Italia, tutti ammissibili gli emendamenti sul gioco

02 aprile 2020 - 08:43

Gli emendamenti sul gioco presentati al Dl Cura Italia sono tutti ammissibili: la cernita della commissione Bilancio del Senato.

Scritto da Anna Maria Rengo
Cura Italia, tutti ammissibili gli emendamenti sul gioco

La commissione Bilancio del Senato, impegnata nell'esame del disegno di conversione in legge del decreto Cura Italia, ha provveduto alla dichiarazione di inammissibilità degli emendamenti. Tra quelli dichiarati improponibili per estraneità di materia, ai sensi dell'articolo 97, comma 1, del regolamento, non ne figura alcuno relativo al gioco. Queste proposte di modifica dunque, se non verranno ritirate, saranno votate.

 

In particolare, c'è da segnalare l'emendamento del Governo all'articolo 19, relativo (ma non solo, visto che è molto corposo) al Fondo Simesti, con il quale si prevede un articolo 54 bis, sulla base del quale "le disponibilità del fondo rotativo di cui all'articolo 2, primo comma, del decreto-legge 28 maggio 1981, n. 251, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 1981, n. 394, sono incrementate di 350 milioni di euro per l'anno 2020". E queste disposizioni si applicano a una vasta platea di soggetti, tra cui "soggetti che gestiscono teatri, sale da concerto, sale cinematografiche, ivi compresi i servizi di biglietteria e le attività di supporto alle rappresentazioni artistiche, nonché discoteche; sale da ballo, nightclub, sale gioco e biliardi", come pure a "soggetti che gestiscono ricevitorie del lotto, lotterie, scommesse, ivi compresa la gestione di macchine e apparecchi correlati".

LE VINCITE NON RISCOSSE AL SUPERENALOTTO - I senatori di Forza Italia Giammanco, Papatheu, Schifani, Siclari chiedono invece "Risorse finanziarie per l'acquisto di dispositivi medici", chiamando in causa le vincite non riscosse al Superenalotto. "Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro 15 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto - si legge nellaloro proposta di modifica all'articolo 15 - sono fissate le modalità per destinare al versamento sul conto corrente bancario di cui all'articolo 11, comma 1, del decreto-legge 9 marzo 2020, n. 14, per la durata dello stato di emergenza da Covid-19, dichiarato dalla delibera del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, il 30 per cento del valore in euro dei premi per i quali non sono risultati vincitori prima della sospensione disposta con la determinazione direttoriale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 21 marzo 2020, associati ai giochi Superenalotto e del suo gioco complementare e opzionale SuperStar, nonché dell'estrazione speciale del SuperEnalotto denominata SiVinceTutto SuperEnalotto".

VERSAMENTI E GIOCO - Gianluigi Paragone, del Gruppo Misto, chiede invece che la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria si applichi "a prescindere dal volume dei ricavi o compensi percepiti", a numerosi soggetti, tra cui quelli che gestiscono "sale gioco e biliardi", e "ricevitorie del lotto, lotterie, scommesse, ivi compresa la gestione di macchine e apparecchi correlati".

FORZA ITALIA E IL PREU - I senatori di Forza Italia Pichetto Fratin, Damiani, Fantetti, Ferro, Saccone, Siclari chiedono di modificare l'articolo 69, quello che prevede, al comma 1, la proroga del versamento del Preu di slot e Vlt. In dettaglio, chiedono che "Tutti i termini di riversamento all'erario ed all'Agenzia delle dogane e dei Monopoli da parte dei concessionari in scadenza entro il 30 maggio 2020 sono prorogati al 30 giugno 2020. Le somme dovute possono essere versate con rate mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno; l'ultima rata è versata entro il 18 dicembre 2020". Inoltre, "Fino al 31 dicembre 2020, il versamento del prelievo erariale, stabilito dal relativo regolamento di istituzione, emanato ai sensi dell'articolo 16 della legge 13 maggio 1999, n. 133, può essere effettuato dai concessionari del gioco del Bingo entro novanta giorni dalla data del ritiro delle cartelle e comunque entro il 15 dicembre di ciascun anno per il periodo relativo all'ultimo trimestre. Sull'importo costituente prelievo erariale, coperto da idonea cauzione definita ai sensi del citato regolamento, sono dovuti gli interessi nella misura del saggio legale, calcolati dal primo giorno e fino a quello dell'effettivo versamento". Infine, "Fino al 31 dicembre 2020, il versamento del prelievo erariale, stabilito dal relativo regolamento di istituzione, emanato ai sensi dell'articolo 16 della legge 13 maggio 1999, n. 133, può essere effettuato dai concessionari del gioco del Bingo entro novanta giorni dalla data del ritiro delle cartelle e comunque entro il 15 dicembre di ciascun anno per il periodo relativo all'ultimo trimestre. Sull'importo costituente prelievo erariale, coperto da idonea cauzione definita ai sensi del citato regolamento, sono dovuti gli interessi nella misura del saggio legale, calcolati dal primo giorno e fino a quello dell'effettivo versamento".

FRATELLI D'ITALIA E IL PREU - Il senatore di Fratelli d'Italia Andrea De Bertoldi propone di sostituire il comma 1 dell'articolo 69 con il seguente: "Tutti i termini di riversamento all'Erario ed all'Agenzia delle dogane e dei monopoli da parte dei concessionari pubblici in scadenza entro il 30 maggio 2020 sono prorogati al 30 giugno 2020. Le somme dovute possono essere versate con rate mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno; l'ultima rata è versata entro il 18 dicembre 2020".

Inoltre, il senatore chiede di aggiungere dopo l'articolo 69 il 69 bis, intitolato "Regime straordinario di determinazione del prelievo erariale unico e del canone di concessione per gli apparecchi da intrattenimento".
Il testo è il seguente: "La determinazione del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n° 77, prevista con le modalità di cui all'articolo 6, comma 3, del decreto direttoriale del 12 aprile 2007 è sospesa dal mese di marzo 2020 e fino all'ultimo giorno del primo mese intero successivo alla conclusione del periodo dello stato di emergenza dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020. Fatto salvo il versamento del prelievo a titolo di saldo relativo al 2019 nonché il quarto versamento del prelievo relativo al primo periodo contabile 2020, il prelievo dovuto a decorrere del mese di marzo 2020 e per tutto il periodo di sospensione dell'attività è determinato in base alla raccolta effettiva registrata dai contatori degli apparecchi rilevati tramite la rete telematica pubblica".

GLI ORDINI DEL GIORNO - Ci sono poi due ordini del giorno che, indirettamente, si riferiscono anche al gioco. In particolare, i senatori di Liberi e Uguali Errani, De Petris, Grasso, Laforgia chiedono l'impegno del Governo "ad assumere iniziative normative atte a prevedere che dagli esercenti l'attività di commercio ambulante su area pubblica, come definita e disciplinata dagli articoli 27 ss. del decreto legislativo n. 114 del 1998, non siano dovuti relativamente al periodo di non effettiva occupazione degli spazi e delle aree pubbliche a seguito delle chiusure dei mercati e delle fiere disposte dai Sindaci con proprie ordinanze in occasione dell'emergenza epidemiologica Covid-19, i relativi tributi Tosap e Cosap" e in premesssa sottolineano che il Dl "al fine di mitigare e contenere le ricadute economiche e sociali determinatesi a causa dell'emergenza epidemiologica Covid-19, dedica l'intero Titolo IV ad una serie misure fiscali a sostegno della liquidità di famiglie ed imprese prevedendo, in particolar modo agli articoli 61 e 62, la sospensione, senza limiti di fatturato, per i settori più colpiti (turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cinema, teatri, sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse), dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi-per l'assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, e del relativo versamento dell'Iva, oltre alla sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi a carico dei contribuenti in scadenza nel periodo compreso tra 1'8 marzo 2020 ed il 31 maggio 2020". 

LA TUTELA DEGLI EQUIDI - Numerosi senatori della Lega, con Matteo Salvini come primo firmatario, chiedono invece che il Governo si impegni "a prevedere per le associazioni o società sportive dilettantistiche iscritte al registro, di cui all'art. 7, comma 2, del decreto legge 28 maggio 2004, n.136, che detengono equidi non D.P.A regolarmente registrati all'Anagrafe equina, istituita ai sensi dell'articolo 15 della legge 1 agosto 2003, n. 200 e impiegati per l'attiva sportiva, un bonus, per il mese di marzo, che non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, per il mantenimento e le cure veterinarie, non già a carico dei legittimi proprietari, al fine di garantire le condizioni minime necessarie alla salute e al benessere degli animali". In premessa, evidenziano che "in questo periodo emergenziale è necessario prevedere un sostegno economico per il mantenimento e la cura di un'altra tipologia di collaboratori sportivi presenti nelle associazioni o società sportive del comparto equestre, i c.d. cavalli atleti; le scuole di equitazione si sostengono esclusivamente con le lezioni effettuate dagli allievi che consentono di accudire gli animali presenti nel circolo ippico. In questo momento di sospensione delle attività, le scuole devono comunque garantire quotidianamente il benessere dei cavalli attraverso l'accudimento, il foraggiamento, la movimentazione e la stabulazione; il settore versa in un gravissimo stato di sofferenza con numerosi centri ippici che hanno seri problemi per reperire le risorse finanziarie necessarie per gli approvvigionamenti quotidiani e per pagare il personale specializzato all'accudimento dei cavalli; è prevedibile che la sospensione dell'attività si protrarrà più a lungo della data prevista, e la situazione delle associazioni o società sportive del comparto equestre potrebbe ulteriormente peggiorare con danni gravi e irreparabili soprattutto al benessere dei cavalli". 

IL DIBATTITO IN COMMISSIONE - Nel suo intervento in commissione, il presidente nonché relatore del Ddl, Daniele Pesco (M5S), ha auspicato che "le proposte emendative possano essere, per quanto possibile, oggetto di condivisione" e richiamato "le conclusioni della riunione dell'Eurogruppo" ove si prefigura, per fronteggiare l'emergenza, "un intervento del Mes subordinato a forme di condizionalità, per un ammontare di risorse peraltro marginale, e osserva al riguardo che dalle Istituzioni europee ci si aspetterebbe un approccio differente". E quanto allo specifico del provvedimento, a suo dire, è "prioritario apportare miglioramenti puntuali al testo, considerata la necessità di mantenersi entro le risorse stanziate".

Da parte sua, il sottosegretario all'Economia Antonio Misiani ha sottolineato come "il decreto in esame vada inquadrato in una strategia più ampia, che proseguirà con l'adozione di ulteriori provvedimenti". Dal punto di vista finanziario, "il decreto stanzia risorse per 25 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare, idonee a mobilitare attivi per 350 miliardi di euro, con una consistenza paragonabile a quella delle misure adottate da altri Stati membri dell'Unione Europea, anzi con un rapporto con il prodotto interno lordo superiore, pari al 20 percento". Inoltre, "l'emergenza in corso appare ancora più grave della recessione del 2008, e ciò renderà  necessario l'utilizzo, per i prossimi provvedimenti, di risorse finanziarie almeno equivalenti e probabilmente superiori a quelle attuali. In questo contesto va inserita l'attività emendativa, che il Governo intende affrontare, insieme al Parlamento, in uno spirito di apertura e in un'ottica di solidarietà nazionale. Il punto di partenza è, comunque, il fatto che tutte le risorse previste con lo scostamento autorizzato dal Parlamento sono state impegnate per le misure del decreto in esame e, di conseguenza, gli emendamenti onerosi possono assumere rilievo, essenzialmente, come concorso alla definizione degli interventi che si intendono adottare ad aprile". 

LE DISPOSIZIONI SUL GIOCO - Per completezza, riportiamo le disposizioni sul gioco contenute all'articolo 69 del testo, il cui disegno di conversione in legge è atteso in Aula il prossimo 8 aprile.

Esso dispone la proroga del versamento del prelievo erariale unico e del canone accessorio sugli apparecchi c.d. Amusement with prizes (Awp o new slot) e Video lottery terminal (Vlt), del canone per la concessione della raccolta del bingo, nonché la proroga dei termini per l'indizione, da parte dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, di una gara per una serie di concessioni in materia di apparecchi da divertimento e intrattenimento e gioco a distanza, la proroga dei termini per l'indizione di gare per le scommesse e il bingo, del termine per la sostituzione degli apparecchi da gioco e per l'entrata in vigore del Registro unico degli operatori del gioco pubblico.

In particolare, il comma 1 dispone la proroga al 29 maggio 2020 (in luogo del 30 aprile) della scadenza dei termini per il versamento del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettera a) (apparecchi c.d. Amusement with prizes (Awp) ovvero new slot) e lettera b) (apparecchi c.d. Video lottery terminal), del testo unico di cui al regio decreto n. 773 del 1931 e del canone concessorio. Le somme dovute possono essere versate con rate mensili di pari importo. Saranno addebitati gli interessi legali calcolati giorno per giorno. La prima rata è versata entro il 29 maggio e le successive entro l’ultimo giorno del mese. L’ultima rata è versata entro il 18 dicembre 2020.
Il comma 2 dispone la sospensione, a decorrere dal mese di marzo e per tutto il periodo di interruzione dell’attività, del versamento del canone di cui all'articolo 1, comma 636, della legge di stabilità 2014 (legge n. 147 del 2013). Ciò a seguito della sospensione dell’attività delle sale bingo prevista dal Dpcm dell’8 marzo 2020, articolo 2, e successive modificazioni ed integrazioni. 
Il comma 3 dispone la proroga di 6 mesi dei termini previsti dall’articolo 1,
comma 727, della legge di bilancio 2020 (legge n. 160 del 2019) e dagli articoli 24
(proroga dei termini per l'indizione delle gare scommesse e bingo), 25 (termine
per la sostituzione degli apparecchi da gioco) e 27 (entrata in vigore del Registro
unico degli operatori del gioco pubblico) del decreto legge n. 124 del 2019
(Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili).
Il comma 4 rinvia all'articolo 126 per la copertura degli oneri, quantificati dalla relazione tecnica, ai fini dell'indebitamento netto, in circa 29,4 milioni di euro per l'anno 2020.

 

 

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