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Covid-19, Regione Umbria conferma: 'Slot vietate anche nei bar'

30 ottobre 2020 - 12:56

L'ordinanza Tesei per le slot nei bar resta valida fino al 14 novembre, la Regione conferma: dal Tar annullate solo disposizioni in materia di sale gioco, poi chiuse dal Dpcm.

Scritto da Marta Rosati
Covid-19, Regione Umbria conferma: 'Slot vietate anche nei bar'

"Fino al 14 novembre è sospeso il gioco operato con dispositivi elettronici del tipo slot machines, comunque denominati, situati all’interno degli esercizi pubblici, degli esercizi commerciali e di rivendita di monopoli". È quanto previsto da un articolo dell'ordinanza della presidente dell'Umbria Donatella Tesei del 19 ottobre scorso, tesa a contrastare la diffusione del Covid-19, che vale su tutto il territorio regionale, nonostante il successivo Dpcm, la circolare dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e il decreto del Tar che aveva consentito la riapertura di sale giochi, scommesse e bingo, durata ben poco. A confermarlo a Gioconew.it, dalla Regione, è il dirigente del servizio Affari Generali, Luca Conti.

La circolare dell'Adm, in riferimento al Dpcm del 24 ottobre, nei giorni scorsi ha chiarito: "Per quanto riguarda la raccolta del gioco pubblico presso pubblici esercizi cosiddetti 'generalisti' (con codice Ateco principale diverso dal gioco, come a scopo esemplificativo bar e rivendite di tabacchi) non sono previste disposizioni specifiche e, di conseguenza, troveranno applicazione le norme del Dpcm che riguardano tali locali, fatte salve le norme più restrittive adottate dalle singole Regioni". Quest'ultimo è proprio il caso dell'Umbria.

 A sollevare la questione, a seguito di un riscontro effettuato con l'ufficio di polizia municipale del proprio Comune, il sindaco di Arrone (un paese di circa 3mila abitanti, in provincia di Terni), Fabio Di Gioia, che ha portato immediatamente il caso all'attenzione dell'Anci e delle autorità competenti "con il solo obiettivo - spiega - di informare puntualmente gli esercenti locali che dispongono di tali apparecchiature sulle attività effettivamente consentite alla luce dell'ultimo Dpcm, ma anche dell'ordinanza regionale e del decreto del Tar e per evitare dunque che gli stessi siano soggetti a sanzioni o ancor peggio sospensione dell'attività in un momento già complicato".

È emerso così che qualora un bar, o un qualunque altro esercizio pubblico disponga di slot, mantenga in funzione tali apparecchi da gioco, può essere sanzionato. A confermarlo ufficialmente da Palazzo Donini è il dirigente Conti che fa notare come il decreto del Tar annulli di fatto, in via cautelativa in attesa della discussione, esclusivamente la sospensione delle attività delle sale giochi, scommesse e Bingo disposta dall'ordinanza della governatrice Tesei.
 
Almeno fino al 14 novembre dunque, essendo la disposizione della presidente umbra del 19 ottobre considerata maggiormente restrittiva rispetto anche al successivo Dpcm del 24 ottobre, l'esercizio delle slot in Umbria è vietato in qualunque esercizio. La conferma, è bene sottolinearlo, arriva comunque in un momento particolarmente delicato, in cui il rischio di un lockdown morbido si è fatto decisamente concreto.

 

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