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Damiani (FI): 'Gioco, ripartire dalla legalità'

23 gennaio 2021 - 09:50

Dario Damiani, senatore di Forza Italia, sottolinea come il prolungato lockdown del settore del gioco pubblico rischi di favorire la malavita organizzata.

Scritto da Amr
Damiani (FI): 'Gioco, ripartire dalla legalità'


“Non possiamo non partire dal sostegno di famiglie e imprese. Ma il sostegno a cui pensiamo noi di Forza Italia non è solo quello economico ma è soprattutto accompagnare il tessuto produttivo verso un sentiero virtuoso fatto di competitività nei mercati interni e internazionali”.
A chiederlo, per l'anno appena iniziato, è il senatore di Forza Italia Dario Damiani, alla luce della perdurante emergenza Covid, e del reiterarsi delle misure restrittive che, mese dopo mese, stanno mettendo in ginocchio gran parte delle attività, fra cui ovviamente figurano quelle di gioco, sempre più a rischio default, e sempre più "insidiate" dall'avanzata dell'illegalità.

Come giudica l'operato del Governo Conte 2 nel gestire l'emergenza derivante dal Covid-19, in generale e per quanto riguarda il particolare il settore del gioco?
“Guardi, basta osservare i nostri voti in Aula. Questo Governo passerà alla storia come il peggior governo nel peggior momento della storia repubblicana. Nessun atto di natura governativa potrà essere giudicato con positività. Basta chiedere in giro ai cittadini”.

Di quali misure avrebbe bisogno, il gioco, per sopravvivere a questo perdurante lockdown? I ristori previsti sono sufficienti?
“No, non sono sufficienti. Il gioco, visto come spazio di relazioni tra persone e come momento di svago dovrebbe ottenere maggiore attenzione sul tema della fiscalità e del controllo da remoto. Oggi esistono diverse piattaforme online, molte delle quali illegali che danneggiano anche quelle perfettamente in linea con la legislazione vigente in Italia e in Europa”.
 
Il prolungato lockdown del gioco fisico ha portato, da un lato, allo spostamento verso il gioco online (legale ma purtroppo anche illegale) come pure verso il gioco fisico illegale. Quanto è importante al momento agire sul fronte del gioco responsabile, anche online, e della lotta all'illegalità sia fisica che online?
“Lo dicevo prima. È fondamentale. Viaggiare sul solco della legalità garantisce tanto gli imprenditori quanto gli utenti ed emargina conseguentemente la malavita organizzata”.
 
Nel 2021, come più volte affermato dal sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta e auspicato anche dal direttore generale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli Marcello Minenna, si dovrebbe avviare l'attesa riforma dell'offerta di gioco. Quali dovrebbero essere, a suo avviso, gli obiettivi e i capisaldi di questa riforma?
“Accessibilità, controllo, fiscalità”.
 
Alla luce delle grandi difficoltà riscontrate dal settore dello sport, sarebbe a suo modo opportuno rivedere il vigente totale divieto di sponsorizzazione e pubblicità del gioco, sancito dal decreto Dignità?
“È un tema caldo perché urta diverse sensibilità, certamente occorre mettere mano ad una riforma complessiva”.
 
Secondo lei si può tassare ulteriormente il gioco, o il carico andrebbe alleggerito?
“In questo momento nessun comparto può essere sovraccaricato da ulteriori oneri. Sarebbe una follia”.
 

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