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Taglialatela (Fratelli d'Italia): "Delega fiscale, buon inizio ma manca attenzione ad aspetto sanitario"

04 aprile 2014 - 08:47

“Può essere di certo un buon inizio, anche se la Delega Fiscale non tratta l’aspetto (per noi fondamentale) sanitario, patologico e quindi da sola non può bastare sicuramente. Può certamente servire per fare chiarezza dei ruoli tra Stato ed Enti Pubblici”.

Scritto da Sara
Taglialatela (Fratelli d'Italia): "Delega fiscale, buon inizio ma manca attenzione ad aspetto sanitario"

È questo il commento di Marcello Taglialatela, deputato di Fratelli d’Italia e firmatario di una proposta di legge sul contrasto al gioco patologico, oltre che dell'emendamento passato in Commissione Affari Sociali della Camera al ddl Ludopatia, in cui si chiede un fermo di 5 anni all’introduzione di nuovi giochi.

“Per Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale questo fermo può essere un modo per contrastare il fenomeno patologico, essendo già estremamente capillare la diffusione delle slot sul territorio nazionale e potendo potenzialmente rappresentare, i nuovi giochi, un input all’aumento di giocate e della dipendenza patologica”, continua.

L'inserimento del Gap nei Lea, come previsto dal decreto Balduzzi, è stato stoppato a causa di mancanza di fondi. Secondo Fi da dove dovrebbero arrivare?

“I fondi potrebbero arrivare in quota parte dai proventi delle concessionarie del gioco d’azzardo”.

Non crede che l'aumento della tassazione del gioco possa far decrescere ulteriormente le entrate erariali e aprire spazio all'illegalità?

“Non è un problema esclusivamente di quantità, ma anche di qualità delle entrate erariali. In uno stato che sia etico, attento alle tematiche sociali, alle fasce più deboli, non si può pensare di favorire quello che è a tutti gli effetti un aspetto patologico, che porta sofferenza”.

Nella Delega fiscale si ribadisce la necessità del sistema concessorio italiano, cosa ne pensa?

“Lo ritengo giusto. Trovo grave che le concessionarie del gioco d’azzardo, che hanno avuto contestazione di mancato pagamento, non abbiano utilizzato nemmeno il vantaggiosissimo ‘condono slot’ previsto dal Governo Italiano per mettersi in regola. Vi è assolutamente bisogno che lo Stato cominci ad avere più controllo sulle concessionarie stesse”.

Cosa pensa del codice di autodisciplina pubblicitaria di Confindustria Sistema Gioco Italia e Iap?

“Ben venga anche questa, prevedendo questa un codice di regolamentazione della pubblicità nelle ore sensibili o durante la messa in onda di programmi destinati ai minori. Riteniamo fondamentale dedicare sempre più attenzione ai minori ed alla loro tutela in tema di pubblicizzazione dei giochi d’azzardo”.

Cosa pensa degli incentivi fiscali per chi non installa le slot machine sostenuti da alcuni comuni? Non le sembrano discriminatori?

“Premesso che siamo convinti che non vi sia bisogno di nuove installazioni di slot machine se si vuole realmente combattere il fenomeno del Gap; detto ciò, è necessario che l’installazione delle slot avvenga in locali distaccati rispetto a quelli dove si svolge attività di somministrazione di cibi e bevande o dove comunque  vi è il fulcro dell’attività commerciale a cui i locali stessi sono destinati”.

C'è chi ha lanciato l'idea di aprire un casinò per regione, togliendo così le sale gioco. Cosa ne pensa?

“Personalmente ritengo che l’idea di aprire un Casinò per Regione possa essere positiva, privilegiando, magari, le località turistiche, così da poter creare un indotto di introiti ulteriori, che mirino a “fare cassa” sul divertimento estemporaneo dei turisti e non su forme patologiche”.

La mancata regolamentazione del poker live non potrebbe generare, come già in parte succede, l’espansione di forme di gioco illegali?

“Immaginare che il poker d’azzardo possa essere autorizzato in locali pubblici o privati è sicuramente un errore. Non si combatte l’illegalità semplicemente regolamentandola”. 

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