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Padova, sindaco Bitonci firma ordinanza sugli orari delle sale da gioco

03 novembre 2014 - 10:51

Non solo distanze dai luoghi sensibili: l'attenzione delle amministrazioni locali sembra adesso spostarsi sugli orari delle sale da gioco e degli apparecchi, oggetto del contendere anche di recenti sentenze del Tar Lombardia, che si è espresso, spesso in maniera contrastante, sulle ordinanze in materia varate dai Comuni di Milano e Pavia. L'ultimo della serie è il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, da tempo in prima linea contro slot e agenzie di scommesse, che ha firmato un'ordinanza attualmente al vaglio del prefetto.

Scritto da Fm
Padova, sindaco Bitonci firma ordinanza sugli orari delle sale da gioco

 "Una slot machine su tre, secondo la Commissione antimafia, è truccata" ricorda il sindaco. Allo scopo, il primo cittadino veneto ha firmato un'ordinanza che riduce l'orario delle sale con slot machine, per tutelare minorenni, famiglie e anziani dalle patologie del gioco patologico. Obiettivi paralleli sono la lotta all'usura e agli interessi illeciti e il contrasto dei "fenomeni di degrado che fisiologicamente, si osservano nei pressi delle sale".


GOVERNO NON DA RISPOSTE - "Le parole pronunciate dal vescovo di Padova nell'ambito di un convegno sulla ludopatia - ribadisce il sindaco Bitonci - ci illuminano. La mia personale linea di pensiero è nota da anni: il gioco d'azzardo è un piaga sociale e lo Stato non può guadagnare sulle sofferenze della gente. Se Roma e il Governo centrale non danno risposte, se ignorano il grido di dolore che si alza da quelle periferie esistenziali in cui, quotidianamente, si consumano veri e propri drammi per colpa del gioco d'azzardo, spetta all'amministrazione dare un contributo".

 

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