Padova, sindaco Bitonci firma ordinanza sugli orari delle sale da gioco
Non solo distanze dai luoghi sensibili: l'attenzione delle amministrazioni locali sembra adesso spostarsi sugli orari delle sale da gioco e degli apparecchi, oggetto del contendere anche di recenti sentenze del Tar Lombardia, che si è espresso, spesso in maniera contrastante, sulle ordinanze in materia varate dai Comuni di Milano e Pavia. L'ultimo della serie è il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, da tempo in prima linea contro slot e agenzie di scommesse, che ha firmato un'ordinanza attualmente al vaglio del prefetto.
Scritto da Fm
"Una slot machine su tre, secondo la Commissione antimafia, è truccata" ricorda il sindaco. Allo scopo, il primo cittadino veneto ha firmato un'ordinanza che riduce l'orario delle sale con slot machine, per tutelare minorenni, famiglie e anziani dalle patologie del gioco patologico. Obiettivi paralleli sono la lotta all'usura e agli interessi illeciti e il contrasto dei "fenomeni di degrado che fisiologicamente, si osservano nei pressi delle sale".
GOVERNO NON DA RISPOSTE - "Le parole pronunciate dal vescovo di Padova nell'ambito di un convegno sulla ludopatia - ribadisce il sindaco Bitonci - ci illuminano. La mia personale linea di pensiero è nota da anni: il gioco d'azzardo è un piaga sociale e lo Stato non può guadagnare sulle sofferenze della gente. Se Roma e il Governo centrale non danno risposte, se ignorano il grido di dolore che si alza da quelle periferie esistenziali in cui, quotidianamente, si consumano veri e propri drammi per colpa del gioco d'azzardo, spetta all'amministrazione dare un contributo".