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Baretta: "Con Delega maggiore tutela di minori e operatori"

11 marzo 2015 - 11:57

Roma- Anche il sottosegretario con delega al gioco, Pier Paolo Baretta, ha partecipato al forum promosso a Roma da Obiettivo 2016.

Scritto da Ac
Baretta: "Con Delega maggiore tutela di minori e operatori"

"Abbiamo lavorato molto sul decreto giochi della Delega fiscale e siamo praticamente pronti. Penso che in un paio di settimane sarà presentato al Consiglio dei Ministri, insieme agli altri decreti. Ci saranno successivamente altri due mesi di discussione parlamentare per chiarire alcune questioni", sottolinea Baretta.

LA RISERVA DELLO STATO - Inoltre, secondo il sottosegretario, occorre ribadire la bontà della riserva statale sul settore dei giochi, che garantisce ordine nella distribuzione dell'offerta sul territorio. "Lo Stato ha ben chiaro che si sta assumendo un rischio finanziario, ma è necessario trovare un punto di equilibrio tra la tutela della salute pubblica, la lotta all’illegalità, rafforzando il settore lecito e il mercato".


I PRINCIPI BASE - Baretta spiega però i capisaldi della riforma : "Conosciamo le necessità della filiera e siamo molto sensibili alle necessità di tutela sociale e sanitaria. Stiamo cercando soluzioni che siano sostenibili su tutti i fronti. Per quanto riguarda le imprese stiamo per esempio introducendo la tassazione sul margine che avrà benefici per gli operatori. Mentre per quanto riguarda la tutela sociale vogliamo introdurre norme che disciplinino in maniera più efficace il divieto di accesso ai minori nei locali di gioco, chiamando a una responsabilizzazione degli esercenti. Il principio è quello di disciplinare l'accesso al gioco. Come avviene - a titolo di esempio - per giocare al biliardo, per il quale devo chiedere al titolare della sale di avere le bilie per giocare e attivare il tavolo, lo stesso deve avvenire per gli apparecchi da gioco".

 

LUOGHI SENSIBILI E DISTANZE - “Tutti devono fare uno sforzo in questo momento, perché è cambiata la percezione del gioco. In questi anni abbiamo esagerato con la distribuzione e ci sono troppi apparecchi. Per questo dobbiamo moderare il mercato e così facendo lo salviamo. Il gioco pubblico deve essere organico e sostenibile per poter avere un futuro. Per questo stiamo facendo un testo unico che sia in grado di definire il quadro di regole, che possa garantire gli operatori in termini di certezze. Per quanto riguarda i luoghi sensibili, è nostro obiettivo riaffermare la centralità dello Stato nella regolamentazione del gioco e la riserva esercitata dallo stesso. Credo che il tema delle distanze vada affrontato, ma in maniera seria e coraggiosa, pensando non soltanto ai bar, ma anche alle densità geografiche. C’è chi non vorrebbe il gioco nei centri cittadini, ma sarebbe ancora peggio forse rilegare il gioco nelle periferie. Per questo serve una riflessione attenta e un confronto serio su questo tema".

Quanto poi alla riorganizzazione dell'offerta di gioco "questo risultato si ottiene con il dialogo: dobbiamo decidere insieme la strada da percorrere, perché se il Governo è disposto a dialogare e la risposta è un ricorso al Tar, non andiamo da nessuna parte”.

 

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