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Sinistra Italiana: 'Rivedere circolare Adm su nulla osta slot'

12 maggio 2016 - 07:11

Due interrogazioni di alcuni deputati di Sinistra Italiani chiedono di rivedere la circolare dei Monopoli sui nulla osta new slot.

Scritto da Sm
Sinistra Italiana: 'Rivedere circolare Adm su nulla osta slot'

Alcuni deputati di Sinistra Italiana tra cui Giovanni Paglia e Stefano Fassina e Marisa Nicchi hanno presentato due interrogazioni di natura simile al ministro dell'Economia e delle Finanze e a quello della Salute in cui si chiede "se non ritenga doveroso assumere iniziative affinché si rivista la sopracitata circolare dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli al fine di confermare il regime già stabilito dalla legge di stabilità 2016 di cui in premessa, e sulla base di quale interpretazione si sia arrivati alla stessa".

Secondo i deputati Adm ha emenato "una circolare al fine di calmare gli animi e chiarire che la base di calcolo era costituita dagli apparecchi operanti non più al 31 luglio 2015, ma al 31 dicembre del 2015, dando così ulteriori sei mesi di tempo alle concessionarie di mettere in funzione, rendendole pienamente operative, le 40.000 macchinette ancora ferme nei magazzini; la suddetta formulazione, facendo lievitare di fatto del 10 per cento il numero delle concessioni, ha praticamente sconfessato l’intento della norma contenuta nella legge di stabilità 2016 che, di contro, mira ad una riduzione delle stesse, entro il 2019, in misura non inferiore al 30 percento, con il risultato finale che per tutto il 2016 resteranno in vita 418.210 slot machine, circa una ogni 143 italiani; il rapporto fra la raccolta annua generata negli ultimi anni dai diversi segmenti del gaming ed il prodotto interno lordo, permette di apprezzare il peso dell’industria del gioco pubblico e delle scommesse sportive sull’economia nazionale: infatti, nonostante i costi sociali del gioco d’azzardo interessino diversi ambiti la sfera delle relazioni familiari, l’assistenza sanitaria specifica per la cura delle ludopatie, le implicazioni sul piano lavorativo e le attività illegali che hanno a che fare non solo con la condotta del giocatore patologico, ma anche con gli interessi della criminalità organizzata), tale rapporto è cresciuto costantemente, con un’incidenza della raccolta sul prodotto interno lordo, nell’ultimo decennio più che quintuplicata".

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