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Prefettura Venezia stila regolamento sale gioco: 'Aperte solo fino alle 20'

20 maggio 2016 - 13:37

Pubblicato il modello di regolamento stilato dalla Prefettura di Venezia, sale da gioco a 500 metri da luoghi sensibili e fino alle 20, slot spente alle 19.30.

Scritto da Fm
Prefettura Venezia stila regolamento sale gioco: 'Aperte solo fino alle 20'

Dopo diversi mesi di lavori del tavolo tecnico che ha messo insieme rappresentanti della Regione Veneto, Anci Veneto, Comuni di San Donà di Piave e Venezia, forze dell'ordine, Confesercenti, l'associazione Avviso Pubblico e i Serd delle Ulss, la Prefettura di Venezia ha presentato il nuovo regolamento sulle sale e sugli apparecchi da gioco che interesserà i Comuni della Provincia che vorranno aderirvi. Fra i capisaldi figurano un distanziometro di 500 metri e limitazioni orarie comprese fra le 10 e le 13 e le 17 e le 20 di tutti i giorni, festivi compresi, per le sale da gioco.

 

IL DISTANZIOMETRO - In particolare, il Regolamento prevede che "l'attività di nuove sale giochi o la collocazione di nuovi apparecchi sia consentita in locali che distano almeno 500 metri lineari da istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili o altri luoghi frequentati da giovani e fra questi anche patronati e oratori, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socioassistenziale, strutture ricettive per categorie protette, giardini, parchi e spazi pubblici attrezzati, siti museali, caserme, aree a servizi, cliniche, luoghi di particolare valore civico espressamente individuati dai Comuni". 

 

LONTANO  DAI BANCOMAT - Inoltre, all'interno dei locali non potranno essere "presenti sportelli bancari, postali o bancomat; l'esercizio delle attività è vietato negli immobili di proprietà di Civica amministrazione che opererà affinché analogo divieto venga introdotto con riferimento agli immobili delle società partecipate e nei chioschi su suolo pubblico".
 
GLI ORARI - L'articolo 14 prevede limitazioni orarie comprese fra le 10 e le 13 e le 17 e le 20 di tutti i giorni, festivi compresi, per gli esercizi autorizzati. Invece, "gli apparecchi automatici comma 6 possono essere messi in esercizio fra le 12 e le 19.30; al di fuori di tale fascia dovranno essere spenti e disattivati. Nell'ambito di tale limiti il titolare della licenza ha facoltà di scegliere il proprio orario di apertura e chiusura".
 
APPARECCHI NON VISIBILI - I nuovi locali dovranno essere "ubicati esclusivamente al piano terra degli edifici, purché non all'interno o adiacenti a unità immobiliari residenziali; non è ammesso l'utilizzo di locali interrati o seminterrati e l'accesso ai locali dovrà avvenire direttamente dalla pubblica via. I giochi di cui ai commi 6 e 7 dell'articolo 110 del Tulps essendo riservati ai maggiorenni dovranno essere collocati in area separata ed opportunamente delimitata rispetto ad altri giochi o alle attività di diversa natura praticate nel locale".
 
SOLO PER NUOVE APERTURE - Come già previsto da altri regolamenti comunali vigenti, tali norme non hanno effetto retroattivo, poiché "sono fatti salvi i titoli abilitativi in essere prima dell'entrata in vigore del provvedimento ed in corso di validità salvo quanto diversamente verrà disposto, per tali situazioni pregresse, dalla Conferenza Unificata Stato Regioni ovvero dalla Regione Veneto".
 
DIMINUIRE OFFERTA DI GIOCO - "La proposta di mantenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi frequentati dai giovani e da persone vulnerabili, così come una limitazione degli orari di fruizione rientrano nell'obiettivo generale di diminuire la disponibilità generale di gioco", comunica la Prefettura a commento del documento. "Il divieto di utilizzare/installare dispositivi di pagamento a distanza (Pos) nei luoghi di gioco persegue la finalità di favorire nei giocatori un maggior controllo della spesa; la richiesta di spazi ben distinti dal resto dei locali, così come cartelli che indicano chiaramente l'autorizzazione al gioco solo per i maggiorenni intende tutelare la popolazione minorenne; l'obbligo di esposizione dei cartelli con chiara esposizione delle probabilità di vincita e le caratteristiche del gioco d'azzardo integrano le iniziative educative potenziandone gli effetti".

TUTELA DELLA SALUTE - Il protocollo sottoscritto - conclude la nota - "prevede il coinvolgimento di più attori, coordinati dalla Prefettura, che negli ambiti di propria competenza possono realizzare interventi educativi, di sensibilizzazione della popolazione generale, di precoce rilevamento delle situazioni di rischio, di controllo del territorio per la salvaguardia degli aspetti di salute".
 

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