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Rapporto sulle Mafie nel Lazio: criminalità guarda anche al gioco

07 luglio 2016 - 14:20

Presentato oggi, 7 luglio, il Rapporto sulle Mafie nel Lazio e si evidenziano anche i casi di cronaca legati al settore del gioco.

Scritto da Mc
Rapporto sulle Mafie nel Lazio: criminalità guarda anche al gioco

“A Roma e nel Lazio l’usura si configura come uno dei reati cui sono dedite tutte le organizzazioni criminali che operano sul territorio, come dimostrano le inchieste giudiziarie e i processi degli ultimi vent’anni. Si tratta di un reato, spesso commesso con modalità mafiose, che consiste nel 'fornire prestiti a tassi di interesse considerati illegali, socialmente riprovevoli e tali da rendere il rimorso molto difficile, quando non impossibile. Di solito le vittime di usura sono soggetti a rischio (per esempio, giocatori d’azzardo) o piccole imprese in difficoltà economiche ma negli ultimi anni il mercato del credito illegale e dell’usura hanno registrato un vero e proprio boom che ha visto il coinvolgimento di classi sociali un tempo considerate immuni da forme di indebitamento estremo478». L’usura è un fenomeno che talvolta viene commesso insieme ad altri reati, si va dalle estorsioni, al recupero crediti, dal narcotraffico e al gioco d’azzardo”.

È quanto si legge nel Rapporto Le Mafie nel Lazio a cura dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione.

Nella Rapporto si ripercorrono le vicende di cronaca legate alle infiltrazioni criminali nel settore del gioco. “Negli anni, l’ingresso strutturato della criminalità organizzata in questo settore, infatti, ha fatto cambiare faccia al fenomeno e ha generato la nascita di 'reti usuraie', attraverso cui passano i soldi delle mafie, la loro forza di intimidazione e quella di 'relazione', con il settore del commercio, della piccola e medio impresa infine dei business che possono generare un aumento della domanda, come quello del gioco d’azzardo”, si legge.

Inoltre “da circa vent’anni, come scrive il gruppo di lavoro della Commissione Chiaromonte, è ampiamente attestata da indagini e processi la presenza stabile di molteplici clan mafiosi nella filiera del gioco d’azzardo, anche online. Nel Lazio - secondo i dati forniti dal ministero dell’Economia, in risposta ad una interrogazione parlamentare - nel 2015 sono stati immessi nel gioco d’azzardo, 7.611 milioni di euro, una cifra che posiziona la regione al secondo posto in Italia, dietro soltanto alla Lombardia 494 . In questo vorticoso giro di affari le organizzazioni criminali di stampo mafioso sono presenti attraverso differenti modalità d’azione: dalla gestione delle scommesse online, all’imposizione delle slot machine a bar e esercenti pubblici, dal controllo delle forniture, alla sofisticazione delle macchinette, in danno all’Erario, sino al prestito usuraio ai giocatori d’azzardo, come sopra menzionato”.  

"Il rapporto è un contributo importante per far crescere la consapevolezza di quello che ci accade intorno. Ed è importante perché è un testo che finalmente unisce tutto ciò che è avvenuto senza paura di denunciare". Lo afferma il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: "Ringrazio della collaborazione il procuratore Michele Prestipino, le forze dell'ordine, l'associazionismo perché in questo caso la regione ha svolto un ruolo che gli è proprio: quello di chiamare a raccolta lo Stato che combatte e produrre un testo molto molto importante".

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