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Comune Perugia, I commissione approva integrazione a regolamento giochi

10 febbraio 2017 - 18:23

La prima commissione del Comune di Perugia approva l'integrazione al regolamento per l'apertura di sale giochi e scommesse.

Scritto da Redazione
Comune Perugia, I commissione approva integrazione a regolamento giochi

 

La I Commissione Consiliare Affari Istituzionali del Comune di Perugia ha votato la proposta dei consiglieri Bori e Bistocchi, già fatta propria dalla commissione, sull’istituzione di un regolamento per l’apertura delle sale giochi, sale scommesse e installazione di apparecchi di giochi leciti, da integrare a quello già vigente.
La tematica era stata già discussa ampiamente e alla seduta di oggi 10 febbraio sono intervenuti anche la consigliera regionale Carla Casciari, promotrice di una modifica alla legge regionale 21/2014, presentata lo scorso 28 dicembre, e il dirigente comunale Ciccarelli.
“L’attuale legge regionale –ha spiegato Casciari- riguarda l’apertura di sale giochi e prevede, tra le altre cose, percorsi di formazione anche per i gestori e l’attivazione di un numero verde regionale a disposizione dei giocatori d’azzardo patologici e delle loro famiglie, gestito dal Sert di Foligno. Di recente ha previsto anche la riduzione dell’Irap per quei gestori di locali pubblici che dismettono le slot machines. Dl 16 dicembre scorso –ha spiegato ancora Casciari- che ha riconosciuto la pericolosità delle sale scommesse, equiparandole alle sale giochi.”

La consigliera ha quindi spiegato che nell’ultima discussione della proposta in commissione regionale era stato proposto un emendamento da parte del consigliere Smacchi per la riduzione dell’orario di apertura, tuttora in fase di valutazione da parte degli uffici, e che il testo di legge dovrebbe tornare di nuovo in commissione la prossima settimana, per poi approdare in assemblea per l’approvazione definitiva.
Il consigliere M5S Giaffreda ha ribadito l’importanza della prevenzione e, quindi di un percorso di formazione e di sensibilizzazione dei giovani, a partire dalle scuole “perché –ha detto- quando si arriva a chiamare il Sert il danno è già fatto, tenuto anche conto del fatto che coloro che chiamano il Sert sono una minima parte dei giocatori patologici.”.
Giaffreda ha anche richiamato l’attenzione sul fatto che la prima forma di gioco d’azzardo a cui si avvicinano i giovani e i giovanissimi sono i gratta-e-vinci, o il lotto, che si trovano liberamente in vendita, senza limiti. “Alle sale giochi possono accedere solo i maggiorenni –ha spiegato- ma se un minore va a comprare un gratta-e-vinci dal tabaccaio non c’è nessun controllo e se è vero per gli alcolici e per le droghe che si può cominciare da quelli più leggeri per arrivare a quelli più pesanti, lo stesso discorso vale anche per il gioco.”
I consiglieri di Fratelli d’Italia Stefano Mignini e Clara Pastorelli hanno ricordato come l’amministrazione già nel 2015, grazie ad un analogo odg presentato dal gruppo, abbia attenzionato la materia, e come, in questo frattempo, ci siano stati confronti e scambi di lettere tra i competenti assessori comunale, Casaioli e regionale, Barberini. Tuttavia, come poi ha ribadito il dirigente Ciccarelli, prima della sentenza del Consiglio di Stato, che ha riconosciuto la competenza comunale in materia, la giurisprudenza andava in senso contrario, per cui senza una regolamentazione regionale a monte, qualsiasi regolamento o attività avesse adottato l’ente sarebbe stata illegittima.
Per il collega di partito Sorcini, ciò che è preoccupante che dal 2015 ad oggi non sia stato fatto nulla da parte degli uffici per mettere in esecuzione un odg del consiglio, peraltro, approvato all’unanimità.
Il consigliere PD Bori ha tenuto a ribadire, piuttosto, la necessità e l’urgenza di colmare un vuoto normativo che poi è stato ciò che ha permesso l’autorizzazione alla sala scommesse di Porta Pesa (di competenza della questura e, peraltro, già concessa), malgrado la vicinanza a luoghi sensibili come le scuole che gravitano in quella zona.
Al termine del dibattito, con la collaborazione del dirigente, è stata redatta una precisa formulazione di deliberazione, riguardante in particolare l’art.8 del regolamento (distanze minime e contingenti degli apparecchi), che così recita, al comma 1: “l’apertura e il trasferimento di luogo di sale giochi sono autorizzati nel rispetto delle distanze minime previste dalla L.R. 21/2014, calcolate secondo il percorso pedonale più breve. Le medesime distanze minime devono essere osservate anche per l’apertura e il trasferimento di sale scommesse, autorizzate ai sensi dell’art. 88 del TULPS, nonché per la collocazione in locali pubblici e aperti al pubblico o circoli privati di apparecchi da gioco con vincite in denaro, di cui all’art. 110 del TULPS. La disciplina delle distanze minime si applica con riguardo ai luoghi sensibili definiti dalla L.R. 21/2014 e ss.mm.ii. e per le finalità da detta normativa perseguite.”
La proposta così formulata è stata quindi approvata all’unanimità dei presenti dalla commissione.

 

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