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Associazioni Gap a Baretta: 'Riordino giochi, le nostre proposte'

15 giugno 2017 - 09:39

Le principali associazioni contro il Gap presentano al sottosegretario Baretta le loro proposte per il riordino dei giochi. 

Scritto da Redazione
Associazioni Gap a Baretta: 'Riordino giochi, le nostre proposte'


"Sette punti inderogabili per fermare il gioco". Li presenteranno le principali associazioni contro il Gap, guidate dalla Consulta antiusura di monsignor Alberto D’Urso, all'incontro con il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta in programma mercoledì 21 giugno. 


"Al Governo si chiede un dialogo franco, onesto e sincero negli obiettivi da perseguire e negli strumenti da utilizzare al fine di tutelare il bene comune e salvaguardare l’interesse pubblico.
Nell'architettura del provvedimento presentato dal Governo, invece, alla riduzione tecnologica dell’offerta dell’azzardo non corrisponde affatto la previsione della contrazione del consumo. Proprio un taglio netto all'abuso di azzardo resta il nostro obiettivo principale. In questa cornice è richiesta la correttezza dell’interlocuzione con i rappresentanti dell’Esecutivo e del Parlamento, scevra da doppi sensi e obiettivi reconditi", sottolineano le associazioni.

"È inaccettabile, per esempio, che l'emendamento introdotto nella manovra correttiva finanziaria approvata alla Camera il 30 maggio, mentre fissa la riduzione del 34 percento del numero di slot machine installate nei pubblici esercizi, adotti l'ambiguo vincolo che ciò avvenga 'a introiti invariati'.
Se non si procede a identico taglio per le Vlt nelle sale gioco la conseguenza potrà persino essere quella di aumentare il rendimento di tale seconda (e ancor più aggressiva) tipologia di macchine da gioco d’azzardo. Anche per l’imposizione fiscale è necessaria una revisione, affinché siano eliminate inaccettabili franchigie delle quali beneficia il commercio dell'azzardo rispetto ad altre attività economiche.
Va inoltre sottolineato come l'appello in sette punti sia perfettamente in linea anche la giurisprudenza delle magistrature superiori, compresa la Corte Costituzionale. Come ribadito da recenti sentenze la Consulta, i Tar e il Consiglio di Stato hanno rigettato molti ricorsi sia contro i regolamenti comunali e sia contro le leggi regionali intervenuti a contenere l'impatto del gioco d'azzardo sulle popolazioni e sui territori", si legge nella nota diffusa dalle associazioni.
 
I SETTE PUNTI - Secondo la proposta in sette punti delle associazioni contro l'azzardo: 1. Ogni intervento nel settore dell’azzardo deve mirare a ridurre non solo l'offerta ma anche il consumo di gioco d'azzardo; 2. La pubblicità al gioco d'azzardo va, quindi, rapidamente estinta in maniera assoluta con l’impegno a discutere in Aula e approvare i progetti di legge presentati in tal senso alle due Camere da oltre 200 parlamentari; 3. La giurisprudenza favorevole a Comuni e Regioni deve tradursi in un concreto, esplicito e incondizionato riconoscimento agli Enti locali di totale autonoma potestà regolamentare e legislativa in materia. L’ultima bozza governativa del 2 maggio è di fatto superata dalle successive pronunce dei giudici della Corte costituzionale e del Consiglio di Stato che confermano la imprescindibilità del contributo normativo e regolamentare in materia di contrasto all’azzardo di Regioni e Comuni; 4. Le Aziende sanitarie devono dispiegare l'offerta di presa in carico terapeutico e predisporre la sorveglianza sanitaria su tutti i locali dove si esercita gioco d'azzardo, con divieto ovunque di consumo di alcolici e di fumo; 5. L'articolo 14 della legge antiusura va esteso rapidamente anche alle persone fisiche, a cominciare dalle vittime di usura connessa alla dipendenza da gioco d'azzardo; 6. Va stabilita una moratoria integrale di ogni tipo e struttura di nuovi giochi d'azzardo; 7. Per rendere efficace ogni azione di contrasto, vanno, infine, messi a disposizione di comuni, Asl, cittadini, ricercatori, i dati - scorporati per tipologia, provincia e città - dei flussi di denaro a oggi movimentati dall'azzardo".
Inoltre le associazioni chiedono al Governo di essere "aggiornate con largo anticipo sui testi delle norme che si intende inserire in materia di azzardo, anche come emendamenti, nella legge di Stabilità 2018".
 
I SOTTOSCRITTORI DELL'APPELLO - L'appello lanciato al Governo è sottoscritto da: monsignor Alberto D’Urso (Consulta Nazionale Antiusura), Attilio Simeone (Cartello “Insieme contro l’azzardo”), Francesco Marsico (Caritas Italiana), Don Armando Zappolini (Campagna Mettiamoci in gioco), Gianluigi De Palo (Forum Associazioni Familiari), Marco Dotti (Movimento No Slot), Carlo Cefaloni (Movimento Slot Mob), Maurizio Fiasco (Consulta Nazionale Antiusura), Maurizio Avanzi (Alea- Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio), Daniela Capitanucci (And - Azzardo e nuove dipendenze Aps), Roberto Gonter (Agesc - Associazioni genitori scuole cattoliche), Antonio Russo (Acli), Emma Ciccarelli (Forum famiglie).
 

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