skin

Gioco patologico, a Venezia al via i due tavoli tecnici in Prefettura e Questura

25 febbraio 2015 - 16:02

Un tavolo tecnico interistituzionale in Prefettura e uno tecnico in questura, entrambi per affrontare le tematiche legate al gioco. Sono stati ufficializzati stamattina in prefettura a Venezia, dando seguito a quanto era stato annunciato nei mesi scorsi.

Scritto da Redazione
Gioco patologico, a Venezia al via i due tavoli tecnici in Prefettura e Questura

L’obiettivo delle due iniziative è non solo quello di tutelare e aiutare quanti manifestano forme di gioco patologico, ma anche per trovare le forme migliori per informare e “formare” i cittadini e gli operatori economici. Il tavolo tecnico punterà “a definire le modalità operative connesse ai servizi di controllo sulla rete del gioco legale, finalizzati a verificare il rispetto delle norme a tutela dei minori e il possesso dei prescritti titoli autorizzatori, potenziando il sistema di interscambio informativo, utile alla programmazione dei controlli, specie sui punti di offerta posizionati in prossimità di luoghi sensibili”. Insomma, potrebbero stringersi le maglie dei controlli negli esercizi che si trovano vicino a scuole, punti di aggregazione giovanile o chiese.

Con l’aiuto della polizia postale, inoltre, verranno promosse specifiche campagne di sensibilizzazione rivolte ai minori e alle loro famiglie sui rischi derivanti dall’uso improprio e irresponsabile della rete e di quelli connessi ai giochi

Verrà poi potenziata ulteriormente la collaborazione tra i Sert delle Ulss e i servizi sociali dei Comuni, attraverso la costituzione di punti di ascolto/orientamento. In questo disegno, come spiega la Prefettura, naturalmente hanno una voce in capitolo importante anche le scuole, dove verranno avviati specifici percorsi di educazione ala legalità, di promozione della salute e di consapevolezza dei rischi. “In tale quadro, particolarmente significativa sarà inoltre l’azione delle associazioni di categoria e di volontariato, che avranno il compito di sensibilizzare gli operatori economici, bancari e finanziari sulla delicata e complessa problematica e le conseguenti ripercussioni negative sul piano sociale, familiare e lavorativo, attraverso l’attivazione di concrete misure di prevenzione, tra cui la riduzione della pubblicità indiscriminata e incontrollata all’esterno degli esercizi commerciali, l’istituzione di “marchi di qualità” che identifichino gli esercizi commerciali aderenti alle iniziative, l’organizzazione di occasioni pubbliche di confronto”.

Articoli correlati