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Emilia Romagna: quasi fatta per il Testo unico sulla legalità

22 settembre 2016 - 10:04

Via libera della commissione Politiche economiche al Testo unico sulla legalità: sì anche alle norme contro l'usura connessa al Gap.

Scritto da Redazione
Emilia Romagna: quasi fatta per il Testo unico sulla legalità

Alla Regione Emilia Romagna si avvicina a grandi passi l'approvazione definitiva del Testo unico sulla legalità, che contiene anche una serie di misure contro l'usura connessa al gioco patologico.

Dopo il via libera in commissione Politiche sociali, oggi, 22 settembre, arriva quello delle Politiche economiche, mentre per il pomeriggio si attende il passaggio in commissione Legalità.

Il relatore Antonio Mumolo, ha ricordato come il disegno di legge, approvato dalla giunta regionale a luglio,“metta al centro delle politiche attive della Regione la prevenzione, la cultura della legalità e la cittadinanza responsabile, nella convinzione che alzare il tasso di legalità sia l’azione più potente per contrastare l’infiltrazione delle mafie”. Inoltre, il consigliere ha evidenziato i filoni d’intervento della proposta legislativa che maggiormente rientrano nelle competenza della commissione: la lotta all’usura, compresa quella connessa al gioco d’azzardo patologico, e l’assistenza alle vittime degli strozzini e del racket; la tutela della sicurezza sul lavoro e azioni di prevenzione e contrasto della corruzione; il sostegno per il recupero di immobili confiscati per finalità sociali, il tutoraggio per le imprese sequestrate, l’introduzione di incentivi fiscali per le imprese che accettano di sottoporsi a controlli, e la nascita di un osservatorio sulla criminalità. Per finire, il Piano integrato delle azioni, che la Regione deve mettere a punto con cadenza annuale, e la clausola valutativa della legge.
 
GLI ARTICOLI SUL GIOCO - Articolo 17, 'Interventi per la prevenzione dell’usura connessa al gioco d'azzardo patologico': "1. Al fine di prevenire il ricorso all’usura da parte di soggetti dipendenti dal gioco d’azzardo e delle loro famiglie, la Regione Emilia-Romagna, in coerenza con i principi e le azioni previste dalla legge regionale 4 luglio 2013, n. 5 (Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e patologie correlate), promuove: a) la diffusione della cultura dell’utilizzo responsabile del denaro anche per evitare situazioni di indebitamento e sovraindebitamento e di connessa maggiore esposizione al rischio di usura da parte di soggetti affetti da dipendenza dal gioco d’azzardo e delle loro famiglie; b) la formazione specifica degli operatori dei servizi di assistenza e di presa in carico delle persone affette da dipendenza dal gioco d’azzardo, nonché la collaborazione permanente tra tali servizi con le associazioni e i centri anti-usura per prevenire fenomeni di ricorso all’usura o sostenere chi ne è vittima; c) l'assunzione, ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 5 del 2013, da parte dei Comuni di previsioni urbanistiche in ordine ai criteri di localizzazione e di individuazione delle dotazioni territoriali per le sale da gioco e per i locali destinati alla raccolta di scommesse o che offrano servizi telematici di trasmissione dati finalizzati al gioco d'azzardo e alle scommesse, definiti dagli articoli 1, comma 2 e 6, commi 3-bis e 3-ter della medesima legge. 2. Le attività di cui al comma 1 sono realizzate nell’ambito del Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico di cui all’art. 2 della legge regionale n. 5 del 2013. Il presente articolo contiene una disciplina di tipo regolativo, che non comporta alcun onere a carico del bilancio regionale". L'articolo 3-bis sul patrocinio invece recita "1. In coerenza con le finalità ed i principi della presente legge, la Regione Emilia-Romagna non concede il proprio patrocinio per quegli eventi, quali manifestazioni, spettacoli, mostre, convegni, iniziative sportive, che ospitano o pubblicizzano attività che, benché lecite, sono contrarie alla cultura dell’utilizzo responsabile del denaro o che favoriscono o inducono la dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. Qualora nel corso di eventi già patrocinati, sia a titolo oneroso che gratuito, venga rilevata la presenza di tali attività, la Regione ritira il patrocinio già concesso e revoca i contributi qualora erogati. 2. Per le medesime finalità del comma 1, la Regione promuove la stipulazione, previo parere del Consiglio delle Autonomie Locali, di protocolli di intesa con le associazioni rappresentative degli enti locali affinché gli stessi si impegnino a non patrocinare e a non finanziare eventi in cui sono presenti, tra gli sponsor o gli espositori, soggetti titolari o promotori di attività che favoriscono o inducono la dipendenza dal gioco d’azzardo".
 

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