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Neri (Anci Toscana): 'Regione modifichi legge vigente sul Gap'

23 novembre 2016 - 10:34

Simona Neri (Anci Toscana) presenta progetto di modifica della vigente legge regionale sul Gap, si pensa anche a regolamento valido per tutti i Comuni.

Scritto da Fm
Neri (Anci Toscana): 'Regione modifichi legge vigente sul Gap'

 


Che fine faranno le leggi regionali sul gioco dopo il riordino in Conferenza unificata Stato-Regioni? Mentre slitta ancora la seduta 'decisiva', gli enti locali non stanno certo con le mani in mano. Dopo la corsa all'approvazione delle normative in materia - all'appello ad oggi mancano solo Marche, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna - si moltiplicano le proposte di modifica di quelle già vigenti. Dopo il Friuli Venezia Giulia tocca alla Toscana, dove l'Anci regionale ha preparato una sua proposta, illustrata a Gioconews.it da Simona Neri, coordinatrice del Progetto speciale contro le ludopatie e il bullismo.

 

INCLUDERE TUTTI I PUNTI GIOCO - "Abbiamo chiesto alla Regine Toscana di cambiare la definizione dei centri scommesse contenuta nella legge. Per il momento vigono limitazioni in termini di distanze dai 'luoghi sensibili' ma queste sono valide solo per i centri dedicati in via esclusiva al gioco: restano esclusi tabaccherie, bar, edicole, gli esercizi più diffusi nelle città più piccole. Per questo vorremmo includere nella normativa anche i centri dedicati non in via esclusiva e i centri misti con doppia licenza, tutti i punti che vendono gioco", sottolinea Neri.


FORMAZIONE OBBLIGATORIA - Altro punto fondante è l'inserimento della formazione obbligatoria per i gestori dei punti gioco. "Vogliamo che l'osservatorio regionale sul Gap (che si insedierà a breve, appena terminate le ultime procedure da parte della Giunta regionale riguardo alle designazioni, Ndr) abbia fra le sue competenze anche la definzione dei tempi e dei modi di attuazione della formazione, nonché dei soggetti attuatori. Si potrebe fare come in Emilia Romagna, dove l'Osservatorio ha fatto un regolamento interno per la certificazione dei corsi di formazione, promossi dalle Asl insieme alle associazioni del terzo settore. E' importante che vengano certificati corsi che possono arrivare anche dall'esterno", afferma ancora la coordinatrice del progetto di Anci Toscana.

SANZIONI E PREMI - A questo proposito la modifica della legge toscana prevede anche sanzioni per chi non rispetta l'obbligo della formazione "con sanzioni da mille a 5mila euro, con l'auspicio che si possano introdurre anche premialità per gli esercenti che mettono a disposizione dei giocatori in sala uno psicologo che si occupi di monitoraggio e sostegno. E in questo caso invece di ridurre gli orari di apertura a 8 ore consentirne 12", prosegue Neri.

NUOVI 'LUOGHI SENSIBILI' - Inoltre, "si chiede di valutare la possibilità di introdurre tra i luoghi sensibili anche le scuole materne, le strutture ricettive per categorie protette ed i luoghi di aggregazione giovanile e oratori. I luoghi di aggregazione giovanile compaiono nelle leggi delle regioni Lombardia, Puglia, Friuli, Umbria, Piemonte e Basilicata".

UN SOLO REGOLAMENTO PER TUTTI I COMUNI - L'intenzione poi è quella di scrivere un regolamento base da distribuire a tutti i Comuni, con il contributo dei sindaci di 25 città, a cominciare da Firenze Prato, Arezzo, Grosseto, Livorno, solo per citarne alcune. "Bisogna vedere se la Regione Toscana ci viene incontro per avere più margine di manovra e soprattutto cosa verrà deciso in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni. In caso di riordino 'nazionale' ci saranno ripercussioni a cascata e dovranno cambiare anche le normative regionali, specie se passa la certificazione A e B dei punti di gioco. Di conseguenza dovranno essere modificati tutti i regolamenti comunali attivi. percià restiamo in attesa, proprio per evitare di mandare ai sindaci una bozza che non sia definitiva", conclude la coordinatrice di Anci Toscana.
 

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