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Scommesse: quante novita' ma sempre con il freno tirato

15 giugno 2013 - 07:44

Betting exchange, palinsesto complementare e alcune novità sulla gestione degli errori dei bookmaker che sembrano cambiare orientamento rispetto al modus operandi tenuto ora in Italia. Chi avrà pensato a un settore in stagnazione o in semplice stallo dovrà alzare le mani. Due buone novità, quelle dell'exchange e delle scommesse, che hanno sempre attratto il mondo e la stampa generalista ma che in Italia erano finora strettamente vincolate dalla gestione centrale.

Scritto da Cesare Antonini e Alessio Crisantemi
Scommesse: quante novita' ma sempre con il freno tirato

Tuttavia dobbiamo prendere con le molle queste apparenti iniezioni di fiducia in un mercato che, comunque, non se la passa proprio male. Sì perché, come tutte le aperture alla modernità, sembra che l'Italia abbia la capacità di rendere le innovazioni sempre meno performanti ed efficaci.

 

BETTING EXCHANGE SI' MA COME - Il discorso calza a pennello per il lancio del betting exchange che è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale a metà maggio dopo ben sette anni di attesa per un varo che sembrava ormai non dovesse arrivare più. Ad esprimere qualche preoccupazione sulla base di un'analisi precisa e dettagliata è l’avvocato Giulio Coraggio, senior counsel del dipartimento di Intellectual Property & Technology dello Studio Legale Dla Piper ed esperto di giochi. A lasciare un po' tutti perplessi, in effetti, è la forma dell'ultima versione del decreto approvato alla quale mancano due elementi importantissimi per il successo di questo gioco: la possibilità di offrirlo attraverso circuiti di operatori e la liquidità internazionale.

Insomma, il BE è decisamente una grande opportunità che andrà però gestita benissimo dal regolatore e dagli operatori stessi: “Dovremo capire la reazione degli operatori che vedono il Betting Exchange come un rischio visto che la tassazione su questo gioco è minore rispetto a quella prevista per le scommesse a quota fissa. Queste ultime, infatti, dovranno invece fare i conti con un aumento dello 0,5% previsto per il palinsesto complementare almeno stando alla bozza di decreto notificata alla commissione europea. Ora dipende da Aams se mantenere questo contributo aggiuntivo o fare un passo indietro, anche se in base alle ultime dichiarazione del direttore Luigi Magistro per combattere l'illegalità è preferibile mantenere una tassazione bassa almeno sull'online”, spiega Giulio Coraggio.

Dopo sette lunghi anni d'attesa arriva il BE ma senza alcuni elementi si potrebbe correre qualche rischio di troppo: “Di sicuro il BE completa l'offerta di gioco degli operatori di betting. Tuttavia dovremo capire quanti operatori saranno in grado di offrire questo gioco. Senza la possibilità di fare circuito tra gli operatori e senza la liquidità internazionale le possibilità sembrano ridursi. È un gioco che necessita di una liquidità molto elevata e se ci si riduce solo a quella nazionale il timore è che il BE potrebbe risultare poco profittevole per gli scommettitori. Tuttavia sarà vietato il circuito tra operatori/concessionari che poteva essere un'opzione di interesse per operatori non focalizzati su tale tipologia di gioco”.

Eppure il BE era visto anche come mezzo per recuperare ulteriori sacche di scommesse illegali: “Dobbiamo capire quanto il prodotto 'dot it' potrà competere col 'dot com', quanto sarà interessante l'offerta italiana. In ogni caso sarà interessante verificare se l'inizio dell'offerta del BE riuscirà a togliere grosse fette al mercato degli operatori privi di una concessione italiana che è ancora molto florido”.

Un'altra perplessità riguarda le caratteristiche di un gioco che sembra richiedere maggiori competenze rispetto al pronostico da una botta e via: “Il rischio è che si verifichi quello che succede spesso nel poker dove gli squali, i players più esperti, sopraffanno i cosiddetti 'fish'. Dovranno essere introdotti dei sistemi di controllo molto importanti specie in una fase come questa in cui gli scandali sulle scommesse illegali sono all'ordine del giorno sulla stampa nazionale e di settore. Tuttavia crediamo che Aams sia attrezzata per questo”.

Una buona notizia quella della pubblicazione in GU del decreto sul BE: ma non è che siamo arrivati troppo tardi per questa regolamentazione? “Potremmo essere ancora in tempo anche se, a causa del dell'offerta a favore dei giocatori residenti in Italia da parte di operatori di gioco privi di una concessione italiana, abbiamo perso notevoli entrate fiscali. I ritardi hanno fatto crescere un mercato non soggetto al monitoraggio di Aams che sembra solidissimo. Sarà difficile far ripassare al 'dot it' chi si è abituato al 'dot com'. Il rischio di rivivere il caso delle slot online è abbastanza elevato”, conclude Coraggio.

 

LUDOVICO CALVI (BETTER) E LA NUOVA DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO -  Un settore in evoluzione quello del betting italiano. Soprattutto dopo il bando per le 2.000 nuove agenzie di scommesse e l'introduzione di nuovi giochi come il Betting Exchange. Come vede gli scenari uno dei manager più importanti, competenti e ovviamente più esperti del gioco italiano? Secondo Ludovico Calvi, amministratore delegato di Better Lottomatica, come cambierà il panorama del mercato delle scommesse italiane in seguito all'assegnazione di questi nuovi diritti?

“Ritengo che a seguito dell’incremento del numero di punti vendita potrebbe esserci una discreta emersione del mercato illegale, grazie alla ‘conversione’ di numerosi punti sprovvisti di concessione. Il network di Punti vendita autorizzati diventerà ancora più capillare e probabilmente ci sarà una diversa distribuzione della raccolta tra canali online e fisico”.

Per quanto riguarda Better, come si potrà potenziare la vostra rete di punti vendita? “I risultati dell’ultimo bando di gara non sono stati ancora resi ufficiali dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, riteniamo comunque di poter contare su un numero pari a circa 270 diritti per l’esercizio delle scommesse sportive in agenzie dedicate esclusivamente al gioco”.

Quando contate di attivare le nuove agenzie che vi siete aggiudicati dalla gara? “Non appena sarà reso noto il numero di diritti acquisti, partirà il processo di attivazione che riteniamo possa portare all’apertura dei primi punti vendita in concomitanza con l’inizio del prossimo campionato di serie A”.

Quale sarà, a suo giudizio, il contributo delle scommesse su eventi virtuali sulla raccolta generale? Avete delle stime al riguardo? “Le nostre indagini di mercato ci dicono che questa nuova modalità di gioco, già sperimentata da tempo sia all’estero che nel nostro paese in punti vendita sprovvisti di concessione, possa avere delle ottime potenzialità di crescita e potrà garantire continuità nell’offerta di prodotto anche in momenti della giornata in cui non sono presenti avvenimenti in palinsesto”.

Cosa ne pensa del Betting Exchange, prossima novità sul mercato italiano, sulla base dell’impostazione normativa che è stata prevista dai Monopoli di Stato nell’ultima bozza di decreto? “La prossima introduzione del Betting Exchange sul mercato italiano va a completare, insieme al virtual betting, l’offerta del comparto scommesse. Ovviamente ogni business proposto sul mercato Italiano è soggetto a regolamentazione e quella pubblicata di recente dai Monopoli sul Betting Exchange sembrerebbe poter complicare l’effettiva esplosione di questo nuovo prodotto. In particolare faccio riferimento alla liquidità che non sarà internazionale ma limitata a soggetti operanti nel confine italiano. Soggetti che non saranno di tipo giuridico come avviene all’estero. Poi un altro aspetto è legato alla non chiara possibilità di interconnettere le piattaforme tra più concessionari, consentendo, a una base allargata di conti gioco, di aumentare la stessa liquidità della piattaforma. Il ruolo di Lottomatica su questo argomento è in fase di definizione, stiamo lavorando per definire una strategia a lungo termine che possa arricchire il portafoglio prodotti scommesse, mantenendo alta l'attenzione sugli investimenti da affrontare”.

 

PALINSESTO COMPLEMENTARE: IN ARRIVO SCOMMESSE SU VIP, CALCIATORI E CRONACA - Finalmente l'Italia liberalizza, anche in questo caso dopo ben sette anni di attesa, proteste e promesse, le scommesse del palinsesto 'complementare', ossia quelle in cui i bookmaker possono sbizzarrirsi con operazioni di marketing, pubblicitarie o seguendo l'appeal delle notizie di attualità o dei vip o degli sportivi. L'operatore potrà offrire le scommesse del palinsesto complementare sia in quelle a quota fissa sia nei palinsesti del BE. “Aams ha pubblicato i risultati del primo quarter del 2013 e i dati delle scommesse sportive sembrano positivi anche se, analizzando bene, si percepisce come i risultati di questi mesi siano dovuti ad alcuni eventi casuali. Il trend rimane negativo, insomma, anche se un recupero potrebbe avvenire proprio grazie a queste nuove tipologie di scommesse”, spiega l'avvocato Giulio Coraggio.

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