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Delrio: “Lotta a match fixing priorità di presidenza italiana Consiglio Ue”

30 settembre 2014 - 07:34

Milano - “L’integrità dello sport è tra le priorità del nostro semestre e siamo in prima fila per combattere il fenomeno del match fixing, così come di tutte le forme di corruzione, devianza e violenza nello sport”.

Scritto da Alessio Crisantemi
Delrio: “Lotta a match fixing priorità di presidenza italiana Consiglio Ue”

Così il sottosegretario di Stato alla presidente del consiglio, Graziano Delrio, responsabile per lo sport, saluta i lavori del seminario ‘Match fixing: a key issue for sports integrity’, che si tiene oggi a Milano, organizzato dalla Direzione sport della Presidenza del Consiglio dei ministri in collaborazione con Sistema Gioco Italia. “L’obiettivo di questo seminario – prosegue Delrio – non è solo fare il piano su un fenomeno sempre più preoccupante, ma anche di avviare un percorso virtuoso e concreto per l’interscambio delle buone pratiche in Europa, favorendo il confronto e la collaborazione tra tutti gli stakeholders: dagli operatori sportivi alle organizzazioni internazionali, dalle autorità di polizia e di regolazione al mondo delle università della società civile”.

 

 MILANO E IL CODICE DI DISCIPLINA - "E’ un onore per la nostra città ospitare la presidenza italiana della commissione europea perché è fondamentale parlare dei temi che servono in Europa come è quello dell'integrità dello sport”, afferma l’assessore ai grandi eventi sportivi del Comune di Milano Chiara Bisconti. “In questi giorni stiamo portando avanti anche un codice di disciplina relativo alle società sportive che vuole creare una cultura e sensibilizzare il mondo dello sport su questi temi. Non c'è solo il doping a minare l'integrità dello sport ma ci sono anche e soprattutto le partite truccate perché quando si verifica un attività di questo tipo vengono danneggiati i rapporti con i media, l'immagine del mondo sportivo. La città di Milano è disposta a fare la sua parte in questo dibattito e la nostra presenza qui oggi è per ribadirlo".

 

 

 

LA POSIZIONE DELLA PRESIDENZA ITALIANA DEL CONSIGLIO UE - Le pratiche illecite nello sport sono ormai tra le principali fonti di preoccupazione e discussione degli ultimi anni: doping, partite truccate, scommesse clandestine, coinvolgimento della criminalità organizzata, riciclaggio, corruzione nell'ambito di grandi eventi, violenza, discriminazione, razzismo.

La Presidenza Italiana del Consiglio Ue ritiene che il potenziamento della cooperazione nel settore dell'integrità sportiva rappresenti una componente fondamentale non solo per l’efficienza e l’efficacia delle attività di contrasto alla corruzione, ma più in generale per lo sviluppo delle potenzialità dello sport ai fini del progresso civile, sociale ed economico dell’Unione.

Nel quadro di una crescente consapevolezza in merito alla necessità di rafforzare le azioni in grado di promuovere l'integrità nello sport e combattere la corruzione, la Presidenza Italiana organizza un seminario, quello di oggi, dedicato al match fixing, focalizzando le analisi sulle buone pratiche e sugli strumenti per migliorare il contrasto al fenomeno.

La realizzazione di una apposita piattaforma web è prevista per facilitare gli sviluppi delle attività scaturenti dal seminario. L’incontro, che si terrà in concomitanza con la prima riunione con la prima riunione del gruppo di esperti della Commissione Europea, è funzionale al consolidamento delle attuali dinamiche, con particolare riferimento ai vari livelli di cooperazione tra i diversi attori coinvolti, pubblici e privati.

 

CONVENZIONE CONSIGLIO UE, PRESTO ANCHE LA FIRMA ITALIANA - Sono sette i paesi dell’Unione Europea che hanno già firmato la convenzione internazionale contro il match-fixing, mente altri otto extra Ue hanno aderito dopo l’apertura di Macolin, in Svizzera, dello scorso 18 settembre. All’appello mancano - tra gli altri - i governi di Italia (la cui firma sarebbe comunque ormai prossima, complice anche il cambio di guardia alla presidenza della Lega calcio), Francia, Spagna, Inghilterra.

Tra i primi paesi europei a firmare sono stati: Germania, Olanda, Grecia, Finlandia, Danimarca, Bulgaria e Lituania, mentre tra i paesi extra Ue hanno già aderito Norvegia, Russia, Azeirbaijan, Serbia, Armenia, Montenegro, Kazakistan e Svizzera.

 

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