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Magistro (Adm): "Delega fiscale necessaria per riordino del settore"

30 settembre 2014 - 11:37

Milano - Cosa si aspettano i Monopoli dall'attuazione della legge delega e quali sono le vere priorità? Le priorità sono varie, perché tante le problematiche a cui porre rimedio: sicuramente una di queste è il conflitto con gli enti locali che rispetto al quale ci si augura di poter assistere alla definizione di un quadro certo e di carattere generale che permetta un'interpretazione unica della normativa di settore, ma ci sono anche interventi rispetto alla fiscalità che devono essere affrontati. Questi però sono aspetti che riguardano il governo che è chiamato ad intervenire e bisognerà attendere il suo verdetto. A parlare è Luigi Magistro, direttore generale dei Monopoli di Stato, intervistato da Gioconews.it a margine del seminario governativo sul match fixing.

Scritto da Alessio Crisantemi
Magistro (Adm): "Delega fiscale necessaria per riordino del settore"

"Il tema del match fixing - spiega - è un argomento di primissimo piano che merita particolare attenzione e la convenzione europea sancisce dei principi utili che aiuteranno gli stati a intervenire in logica di prevenzione. Perché avere un approccio condiviso e puntare sulla collaborazione, è evidente, aumenta la capacità di intervento rispetto all'azione di un singolo paese. L'Italia - aggiunge - ha un sistema efficiente e più che collaudato per la prevenzione delle frodi sportive e il monitoraggio degli avvenimenti e questo permette di tenere sotto controllo l'andamento". Nonostante la crescente attenzione in ambito internazionale, tuttavia, in Italia il fenomeno del match fixing sembra essere più contenuto in questi giorni rispetto al passato: "In questi primi mesi della nuova stagione sportiva calcistica - spiega Magistro - non risultano situazioni particolari che abbiano richiesto un'attenzione specifica o un intervento".

LE SCOMMESSE - Ma il settore italiano delle scommesse deve fare i conti con un altra piaga che mina la sua integrità: cioè quella della raccolta parallela a quella statale. E proprio oggi arriva la notizia della fissazione dell'udienza presso alla Corte di giustizia Ue che potrebbe essere la tappa conclusiva di una diatriba che si protrae da anni. "Non possiamo che attendere il verdetto della Corte - commenta Magistro - certi sicuramente della nostra posizione che è particolarmente chiara e che non è soltanto la nostra ma è quella di tutti gli apparati dello Stato che intervengono sulla materia".

Ma il tema delle scommesse e della raccolta non autorizzata potrebbe risolversi anche attraverso l'attuazione della delega fiscale?

"La delega interviene in un contesto più ampio di un riordino generale del settore all'interno del quale, perché no, si può avere un effetto anche su questa situazione".

 

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