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Scommesse, Tar: 'Provare pericolosità richiedente per negare licenza'

25 settembre 2015 - 10:34

Tar Lombardia accoglie il ricorso di un esercente contro il diniego della licenza per la raccolta delle scommesse

Scritto da Fm
Scommesse, Tar: 'Provare pericolosità richiedente per negare licenza'

Il Tar Lombardia ha accolto la domanda cautelare, e, per l'effetto, sospeso il provvedimento con cui era stata respinta l’istanza di un esercente contro l’ordine di cessazione immediata dell’attività di raccolta delle scommesse.

 

LE MOTIVAZIONI - Secondo il tribunale amministrativo, "il provvedimento impugnato pare carente di istruttoria, nella misura in cui non dà atto di un più ponderato esame della pericolosità attuale del ricorrente, posto che l’estinzione dei reati commessi, una volta accertata, implicherebbe il venir meno dell’automaticità della preclusione ad ottenere la richiesta licenza di polizia, pur restando i fatti sulla cui base era intervenuta la sentenza di patteggiamento liberamente valutabili dall’amministrazione. Di conseguenza, una volta acquisita la pronuncia dichiarativa del Giudice penale sull’intervenuta estinzione dei reati commessi, la Questura dovrà riesaminare la posizione del ricorrente, al fine di verificarne i profili di pericolosità che la rendano attualmente inidonea ad ottenere la licenza di polizia richiesta". Inoltre, il ricorrente è esposto, nelle more della trattazione della causa, a perdere l’unica fonte di sostentamento economico, derivante dall’attività di raccolta delle scommesse.

 
IL PROVVEDIMENTO DELLA QUESTURA - L'esercente aveva chiesto l'annullamento - previa sospensione dell'efficacia - del provvedimento reso dal Questore della Provincia di Milano con il quale era stata respinta l'istanza presentata dalla ricorrente per il rilascio della licenza ex art. 88 TULP, per l'esercizio di accettazione e raccolta delle scommesse ed era stata ordinata l'immediata cessazione dell'attività di raccolta scommesse.
I giudici amministrativi hanno fissato per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 6 aprile 2016.

 

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