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Scommesse, Cassazione: 'Rettifica tassazione, dimostrare perdite'

09 marzo 2017 - 12:47

La Cassazione dà ragione all'Agenzia delle entrate contro una società specializzata in scommesse che aveva fatto ricorso contro accertamento fiscale.

Scritto da Redazione
Scommesse, Cassazione: 'Rettifica tassazione, dimostrare perdite'

 


"La circostanza che una impresa commerciale dichiari, ai fini dell'imposta sul reddito, per più anni di seguito rilevanti perdite, nonché una ampia divaricazione tra costi e ricavi, costituisce una condotta commerciale anomala, di per sé sufficiente a giustificare da parte dell'erario una rettifica della dichiarazione, ai sensi dell'art. 39 del d.p.r. n. 660 del 1973, a meno che il contribuente non dimostri concretamente la effettiva sussistenza delle perdite dichiarate".


A ribadire il principio è la Corte di Cassazione nell'accogliere il ricorso dell'Agenzia delle entrate contro una società specializzata nella raccolta di scommesse che ha impugnato alla Commissione tributaria provinciale di Roma un avviso d'accertamento con cui fu rettificato il reddito imponibile dichiarato per l'anno 2004, con conseguente recupero a tassazione di maggiori imposte Irap e Iva.

 

Nella fattispecie, sottolineano i giudici, "il contribuente non ha eccepito l'effettiva sussistenza delle
indicate perdite, per cui non può dirsi contestato il carattere antieconomico della condotta del contribuente".

 

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