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Agenzia delle Entrate: un codice tributo per i Ctd

09 gennaio 2015 - 16:03

Un codice tributo anche per i centri trasmissione dati. E' quanto pubblicato dall'Agenzia delle entrate, alla luce della legge di Stabilità, che prevede una sanatoria per i centri scommesse con concessione estera, che operano in Italia.

Scritto da Sm
Agenzia delle Entrate: un codice tributo per i Ctd

Il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 18 luglio 2003 consente, infatti, la riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie, incluse quelle a titolo di sanzione, di pertinenza dell’ Agenzia delle dogane e dei monopoli, con le modalità stabilite dall’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
L’articolo 1, comma 643, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, ai soggetti attivi alla data del 30 ottobre 2014, che comunque offrono scommesse con vincite in denaro in Italia, per conto proprio ovvero di soggetti terzi, anche esteri, senza essere collegati al totalizzatore nazionale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, è consentito regolarizzare la propria posizione alle condizioni previste dal medesimo comma. In particolare, la lettera a) del citato comma 643, prevede l’invio all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, non oltre il 31 gennaio 2015, di una dichiarazione di impegno alla regolarizzazione fiscale per emersione, con il contestuale versamento mediante modello F24 della somma di euro 10.000, da compensare in sede di versamento anche solo della prima rata di cui alla lettera e) del medesimo comma. Per consentire il versamento, mediante il modello F24 Accise, della somma in parola, si istituisce il seguente codice tributo:
Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti '5381' denominato 'Versamento dovuto ai sensi dell’art. 1, comma 643, lett. a), della legge 23/12/2014, n. 190'.
In sede di compilazione del modello 'F24 Accise', il suddetto codice tributo è esposto nella 'Sezione Accise/Monopoli e altri versamenti non ammessi in compensazione' in corrispondenza delle somme indicate nella colonna 'importi a debito versati', indicando: nel campo 'ente', la lettera 'M'; nel campo 'provincia', la sigla della provincia ove ha il domicilio fiscale il soggetto tenuto al versamento; nel campo “codice identificativo”, il codice concessione (ad esempio 123456 o, nel caso non sia presente, 999999); nel campo 'rateazione', nessun valore; nel campo 'mese', il mese per cui si effettua il pagamento, nel formato 'MM';  nel campo “anno di riferimento”, l’anno per cui si effettua il pagamento, nel formato 'AAAA'; nel campo 'codice ufficio', nessun valore; nel campo 'codice atto', nessun valore.

 

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