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Lega Pro: “Campionato regolare e al lavoro contro scommesse clandestine”

28 marzo 2015 - 08:33

“La Lega Pro e le società professionistiche associate respingono con fermezza ogni presunta illazione in ordine alla regolarità del campionato”. Lo si legge in una nota dopo che nei giorni scorsi il segretario generale di Federbet, Francesco Baranga, aveva affermato che “il campionato di Lega Pro è falsato dalle scommesse”, auspicando anche l’intervento della magistratura.

Scritto da Redazione
Lega Pro: “Campionato regolare e al lavoro contro scommesse clandestine”

“E' proprio per assicurare il regolare svolgimento delle competizioni professionistiche che, ormai da alcune stagioni sportive, la Lega Pro si è dotata di un apposito Integrity Office. Questo, oltre a svolgere una mirata attività di prevenzione, monitora quotidianamente tutte le partite ufficiali tramite Sportradar, la società leader nel panorama internazionale nella lotta alle scommesse clandestine. Grazie a questa preziosa collaborazione sono controllati in tempo reale i flussi delle scommesse e, in caso di anomalie, vengono immediatamente forniti alle Autorità preposte i report ed ogni altra informazione utile a combattere l'attività di quelle bande criminali che cercano di farsi strada nel mondo delle scommesse sportive. Per tale attività la Lega Pro, nel panorama europeo, è stata riconosciuta come una delle Leghe in prima fila nella lotta alle scommesse clandestine: si tratta di un lavoro capillare, paziente e continuo che rende, ab origine, non credibile ogni gratuita e fuorviante illazione in merito alla regolarità dei campionati”.

 

 

LE CONCLUSIONI - La Lega Pro condanna “l'utilizzo dei media per finalità propagandistiche e per tentare vanamente di minare l'affidabilità del sistema: a maggior ragione quando certe considerazioni vengono esternate da coloro che utilizzano a scopo lucrativo (betting) le partite ufficiali della terza serie” e “a tutela del proprio operato, si riserva ogni azione nelle opportune sedi nei confronti di coloro che, in modo inappropriato e non veritiero, hanno diffuso informative inesatte ed infondate”.

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