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Le nuove frontiere del betting in Italia

20 giugno 2015 - 09:37

Un esperto di betting che ci accompagna dal boom di questo settore dal lontano 2006 e un paio di operatori italiani per capire da che parte sta andando questo prodotto che nel 2014 è cresciuto in controtendenza rispetto ad altri giochi.

Scritto da Cesare Antonini
Le nuove frontiere del betting in Italia

Non vogliamo mai stare fermi. Anzi. Vogliamo capire dove sta andando il mercato. Qualcosa ne è uscito e, anche se la strada è segnata e il gap con il 'dot com' va ancora colmato del tutto, qualche prodotto in grado di fare la differenza potrà uscire fuori da qui a qualche mese.

 

Graham Wood: “Credo nel cash out e nell'incremento del palinsesto complementare”

Lui si chiama Graham Wood ed è un esperto di betting ormai trapiantato in Italia da tanti anni. Il manager inglese ha giocato un ruolo fondamentale per lo sbarco nel nostro Paese dei primi bookmaker anglosassoni che, fino al bando di gara Bersani del 2006, non avevano avuto modo di operare nel mercato italiano.

Partiamo da una 'fissa' che abbiamo, un tema che sicuramente tornerà a far parlare di sé nei prossimi mesi. In Usa stanno spopolando i Fantasy Sport Games, tornei a soldi veri con simulazione di veri campionati come nell'italianissimo Fantacalcio, e con montepremi garantiti con centinaia di migliaia di dollari in palio. Un vero boom: “In Italia arriveranno ma saranno dei prodotti con una potenzialità di mercato assai minore rispetto agli States. Il punto è questo – prosegue Wood – ora che il mercato 'dot it' ha tutti questi prodotti di betting, dal live al palinsesto complementare, lo scommettitore potrà concentrarsi su quello che ama. Il pubblico italiano non ha mai visto un palinsesto così ricco e sarà sufficiente a soddisfare gli appetiti degli scommettirori. In Usa quasi dappertutto è vietato scommettere, è evidente che ci sia un boom dei Fantasy Games”.

Stesso discorso rischia di valere per le scommesse virtuali? “Quando non ci sono eventi da giocare in sala i giochi virtual sono ideali per colmare quei vuoti che, però, una partita vera non lascerà mai”.

Allora se dovessimo pensare ad un prodotto innovativo che potrebbe portare nuova linfa vitale al settore? “Senza dubbio sarà il 'cash out'. Una modalità di scommessa che non vedremo subito in Italia se non cambia la legislazione in merito. Tuttavia la delega fiscale offrirà maggiore flessibilità all’Agenzia delle dogane e dei monopoli e potremmo già vederla in vigore tra pochi mesi. Attualmente solo betfair.it può offrire la possibilità di sospendere le scommesse: ad esempio se ho giocato quattro partite e ne ho già indovinate tre posso chiudere lì la giocata e fare il cash out prima che finiscano i 90 minuti ottenendo ovviamente un importo inferiore a quello giocato. In Inghilterra è ormai una scommessa utilizzata da tutti e offerta da tutti i book”.

Se dovessimo stimare il gap che rimane tra il dot it e il dot com che percentuale fisserebbe Graham Wood? “Se eravamo al 70 percento ora possiamo dire di averlo ridotto quasi al di sotto del 30 percento. C'è ancora da fare ma arrivano sempre nuovi stimoli e nuove tipologie di scommesse su nuove manifestazioni e sport. Ormai siamo sulla strada giusta ed è solo una questione di tempo. Tempo che serve a Sogei per organizzarsi tecnicamente e incrementare nuovi codici e nuove tipologie di gioco”.

Parole che fanno bene al settore. Un settore che nel 2014 è cresciuto ed è ormai entrato in maniera solida nella cultura italiana? “Le scommesse sono molto più radicate adesso nel futuro perché abbiamo rimosso quei blocchi artificiali che impedivano a tutti di crescere. E il betting rimarrà sempre al centro della domanda e quindi dell'offerta. Tornando ai Fantasy Games, sì, saranno un ottimo veicolo per attrarre magari nuova utenza. Ma ricordiamoci che in Usa non si puo' scommettere e, gioco forza, gli utenti spendono su questi giochi dove vanno usate skills simili al betting. Insomma, le scommesse sono il prodotto principale e quando saranno definitivamente competitive il resto sarà contorno”.

Antonio Ricci: “Lo sport e il live sono al centro, perché non provare il real col virtual?”

“Noi crediamo fortemente che il prodotto live continui e continuerà ad essere la scommessa vincente e che distinguerà il mercato in operatori di serie A e di serie B. L'obiettivo che abbiamo è quello di puntare sulla quantità degli eventi live proposti. E l'altro sogno è quello di avere 8-9mila eventi sia per il web che per il mobile con la speranza di poter trasmettere tutto anche in streaming”. Antonio Ricci, managing director di Betalandshop.it e Ceo di Enjoybet.it ha da sempre le idee chiare nel mercato del betting. Non a caso sta puntando dritto al nuovo bando di riordino del betting del 2016 ed è reduce dalla sanatoria dei centri trasmissione dati del suo network retail lungo tutta la Penisola italiana.

Il book si è già dotato di tutti i sistemi ad hoc per perseguire questi obiettivi: “La piattaforma di betting è quella di iSolution mentre per lo streaming continuiamo a collaborare con Betradar che offre il tv channel sul web e anche nel retail. In realtà Betaland tv channel offre già lo streaming nei 100 shop oggetto del condono”, prosegue Ricci.

Ma non basta tutto questo: “Siamo molto attenti alle diverse esigenze del retail e dello scommettitore web o mobile. C'è chi vuole connettersi al sito e vedere valanghe di statistiche e filtrare classifiche, numeri, eventi. Le esigenze del retailer sono ancora differenti e per questo dobbiamo lavorare sulla customizzazione, mettere più filtri possibili da far utilizzare al cliente”.

Parliamo anche con Antonio Ricci di Fantasy Games: “All'estero il prodotto funziona perché non si puo' scommettere in Usa come noto. Bisogna vedere se il prodotto interesserà agli utenti. Sarà senz'altro utile per fare programmi di acquisizione sfruttando a pieno i canali social. Potrebbe essere attivato in modalità play for fun e poi con ottima comunicazione portare a giocare i players sul sito principale o a soldi veri”.

Siamo anche un popolo di 'fantallenatori': “Ripeto, dagli States riceviamo statistiche impressionanti e di sicuro potrà servire ad acquisire nuovi indirizzi mail nomi, cognomi e dati sensibili”.

Per l'esperto Graham Wood il prodotto centrale sarà il cash out, per Antonio Ricci quale sarà quella modalità di gioco in grado di attivare nuove potenzialità di raccolta nel futuro prossimo? “Il cash out in effetti è una novità che aspettiamo e che potrebbe arrivare molto presto. Tuttavia se posso lanciare un'idea innovativa credo che potremmo essere i primi come mercato a studiare abbinamenti di scommesse reali con quelle virtuali. Sì, mixare il virtuale con il reale”.

A proposito di virtual games: come stanno? “Ovviamente concordo con chi sostiene che il prodotto virtuale non manterrà questo trend di crescita. Mi sembra di rivedere un po' la parabola del poker online anche se più breve. Lo sportsbetting rimarrà sempre centrale per chi fa questo business”, conclude Ricci.

Andrea Fersino: “Dal Fantasy al Multigoal fino allo streaming, l'innovazione per sconfiggere l'illegale”

Andrea Fersino, responsabile della divisione betting per il marchio BetItaly, è un altro 'paladino' dell'innovazione nel betting. Non a caso, non più tardi un paio di mesi fa, aveva presentato la modalità di gioco MultiGoal che proprio in questi ultimi giorni ha regalato somme importanti ad alcuni scommettitori. Di cosa stiamo parlando? “È una tipologia di giocata per cui lo scommettitore dovrà pronosticare il numero di goal compresi in un determinato intervallo. MultiGoal è entrato ufficialmente nel palinsesto BetItaly ed abbiamo dedicato un apposita sezione all’interno della sezione ‘Scommesse Sportive’ del nostro portale”.
Quanti e quali sono gli intervalli previsti per tale tipologia di giocata?
“Abbiamo previsto 16 intervalli tra cui è possibile effettuare la puntata e nel dettaglio sono : 1-2; 1-3; 1-4; 1-5; 1-6; 2-3; 2-4; 2-5; 2-6; 3-4; 3-5; 3-6; 4-5; 4-6; 5-6; 7+”.
Dall’introduzione del palinsesto complementare ad oggi BetItaly ha ampliato notevolmente la propria offerta. È possibile pensare che la differenziazione operata possa in qual modo contrastare l’offerta di gioco illegale nel nostro Paese?
“Negli anni precedenti abbiamo assistito ad un divario sostanzioso fra gli operatori legali e quelli che offrono i propri servizi senza regolare autorizzazione da parte dell’Adm. Oggi questo gap si è ridotto notevolmente rendendo il mercato italiano molto più competitivo e ciò offre ottime opportunità di sviluppo future. Concordo con quanto detto dagli altri intervistati in questo speciale, sì possiamo dire di aver colmato la distanza con i dot com ma siamo ancora lontani un 30 percento rispetto alla rete parallela”.
MultiGoal non rappresenta l’ultima novità in casa BetItaly come anche dimostrato durante Enada. Quali sono le prossime novità che gli utenti dovranno aspettarsi?
“L’introduzione delle giocate Fantasy prima e MultiGoal poi rappresentano solo la punta dell’iceberg di una più ampia strategia di differenziazione. Senza pretesa di esaustività posso dire che nei prossimi mesi saranno introdotte nuove tipologie di giocata e sarà ampliato il numero di campionati su cui è possibile scommettere”.

C'è anche qualche altro aspetto tecnico da limare probabilmente? “Assolutamente sì. Sostengo da tempo che la puntata libera anche da 1 centesimo in Italia continui a mancare e che il limite minimo dei due euro sia, appunto, un grosso limite. Poter frazionare la puntata minima significherebbe migliorare anche l'approccio dei giocatori coi sistemi. È un cambiamento che andrebbe fatto e che migliorerebbe ancora la fruibilità del betting dot it”.

Le scommesse virtuali come stanno? “Durante l'estate si è creato un palinsesto molto importante con lo stop dei campionati. Tuttavia la prossima estate il complementare è aumentato e il boom dei virtual dovrebbe scendere un po' anche se rimane un prodotto ottimo”.

Altri prodotti da inserire? “Concordo anche sul cash out anche se al momento per motivi legislativi non può essere implementato. Penso anche che quello che è stato fatto è stato fatto e che c'è tanta carne al fuoco. Reputiamo fondamentale lo streaming degli eventi perché dare questa possibilità attira i giocatori e aumenta l'interazione dello scommettitore col palinsesto. Nei giorni scorsi abbiamo ripetuto l'esperienza del Biliardo Poker Tour trasmesso in streaming ed è questa la strada su cui proseguire”, conclude Fersino.

Scommesse in crescita nel 2014: più 11 percento!

Secondo i dati diramati verso la fine di maggio da Adm nel Libro Blu, uno dei pochi giochi in crescita nel 2014 è risultato essere il betting.

Le puntate complessive sono state di oltre 4,25 miliardi (+11,19%), al netto delle vincite (3,4 miliardi, +13%) la spesa effettiva è stata di 814 milioni (+4,22%), con una quota erariale di 170 milioni di euro (+4,93%). Al dato delle scommesse sportive c’è da aggiungere il primo anno a regime delle scommesse virtuali – online e in agenzia – che hanno raccolto oltre 1,1 miliardi di euro, con una spesa effettiva da 186 milioni e 37 milioni per l’erario. Circa 205 milioni di euro sono stati movimentati per il betting exchange, lo scambio scommesse in cui i giocatori possono puntare e bancare: raccolta a 205 milioni di euro e spesa effettiva di un milione.

Il settore, facendo il delta tra spesa dei giocatori e la quota erariale, lascia finire nelle casse dei bookmakers la bellezza di 644 milioni di euro

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